Steve Jobs, il famoso fondatore di Apple, è stato e continua ad essere una figura tanto iconica quanto controversa: alcuni lo vedono come un incredibile genio, altri lo ritengono una specie di tiranno alla continua ricerca di una perfezione inarrivabile. Analizziamo la sua figura, dalla fondazione di Apple ai presunti atteggiamenti assolutistici.
Indice dei contenuti
Steve Jobs: genio e tiranno a confronto
| Il genio visionario | L’uomo controverso |
|---|---|
| Capacità di anticipare le esigenze dei consumatori e creare nuovi mercati. | Perfezionismo spietato, con licenziamenti impulsivi e umiliazioni pubbliche dei dipendenti. |
| Ossessione per il design, unendo alta tecnologia a un’estetica minimalista e funzionale. | Tendenza ad appropriarsi dei meriti altrui e a non riconoscere i contributi dei collaboratori. |
| Abilità di marketing unica, creando narrazioni potenti attorno ai prodotti (es. “think different”). | Mancanza di empatia, sia nella vita privata (negando per anni la paternità della figlia Lisa) sia in quella professionale. |
| Filosofia ispiratrice basata sulla passione e sull’unione di tecnologia e arti liberali. | Disinteresse per le condizioni di lavoro nelle fabbriche dei fornitori, come quelle cinesi. |
Biografia: dall’adozione al ritorno in Apple
Steven Paul Jobs, come riporta anche la sua biografia sull’enciclopedia Treccani, è nato il 24 febbraio 1955 a San Francisco. Dato in adozione, crebbe a Mountain View con i genitori adottivi Paul e Clara Jobs. Dopo aver abbandonò il college dopo un semestre, nel 1976 fondò la Apple Computer nel garage di casa insieme a Steve Wozniak. Dopo i primi successi con l’Apple I e l’Apple II, la sua leadership intransigente lo portò a uno scontro con il consiglio di amministrazione, che culminò con il suo allontanamento dall’azienda nel 1985. Durante il suo esilio, fondò NeXT e acquisì la Pixar. Nel 1997, con Apple in grave crisi, Jobs fu richiamato, segnando l’inizio di una delle più grandi rinascite aziendali della storia.
Il genio che ha cambiato il mondo
È indiscutibile che Steve Jobs sia stato un visionario. Ha intuito il potenziale dell’interfaccia grafica dopo una visita a Xerox PARC, trasformando un’idea per pochi in un prodotto per le masse con il Macintosh. Ha contribuito a plasmare l’evoluzione tecnologica contemporanea, introducendo iPhone, iPad e MacBook, strumenti che hanno rivoluzionato il modo in cui viviamo e lavoriamo. La sua filosofia è riassunta magistralmente nel celebre discorso ai neolaureati di Stanford del 2005, un invito a “unire i puntini”, a fidarsi del proprio intuito e a vivere con passione, concluso con il famoso motto: “Stay hungry, stay foolish”. Jobs era in grado di combinare l’alta tecnologia con design piacevoli e aveva l’invidiabile capacità di comprendere le esigenze dei futuri consumatori.
Le ombre di un leader controverso
Egli è senza ombra di dubbio un gigante della tecnologia, ma la sua fama negativa precede quella positiva. Dopo la sua morte, molti ex dipendenti, come raccontato nella biografia di Walter Isaacson, hanno descritto il suo stile di leadership come tirannico. Essendo un maniaco della perfezione, non si fidava di nessuno e qualora uno dei suoi dipendenti avesse un’idea brillante, Jobs a volte si prendeva meriti che non gli spettavano. Era inoltre accusato di essere disinteressato alle condizioni di lavoro disumane a cui erano sottoposti gli operai cinesi. Nel 2010 alcuni lavoratori si tolsero la vita per via dello stress, ma Steve Jobs non parve essere troppo toccato dalla vicenda. Nella vita privata, il rapporto con la sua prima figlia, Lisa, fu tormentato al punto da negarne la paternità per anni, e lei stessa lo descrisse come un padre difficile. Egli era noto per boicottare i suoi stessi prodotti in casa: ai suoi figli proibiva l’uso degli iPad perché li considerava fonte di dipendenza, mentre in pubblico li osannava. Il modello di leadership di Steve Jobs, nonostante sia stato imitato, oggi è considerato inaccettabile. Un mostro sacro della tecnologia, ma umanamente un mostro, certamente non sacro.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 21/09/2025

