La Spagna è un paese ricco di attrazioni e monumenti, non meno importanti sono le fontane. La tradizione risale all’influenza araba, infatti, non sono solo elementi artistici, poiché insieme ai giardini, erano considerate un simbolo del paradiso. In particolare, Barcellona è una delle città spagnole che ne conta il maggior numero, e racchiudono storia e leggende. Vediamo insieme 4 fontane storiche di Barcellona da non perdere.
Font de Santa Anna è la più antica tra le fontane storiche

Non tutti la conosceranno, ma questa è la fontana più antica di tutta Barcellona. È situata nel barrio gotico e risale al 1356. Questo è l’anno in cui in Spagna era arrivata l’acqua potabile nelle città, ma al principio fu costruita solo per i cavalli, ma dopo anni anche i cittadini che passavano di lì potevano usufruirne. È stata ristrutturata varie volte, ma quella più significativa fu nel 1918, poiché decorata e abbellita con delle piastrelle, ad oggi conservate benissimo, e che rappresentano i motivi tipici del modernismo catalano. La font de Santa Anna è divenuta simbolo dell’evoluzione, visto la sua trasformazione da una semplice fontana potabile ad un monumento artistico.
Font de Sant Just è la seconda più antica tra le fontane storiche di Barcellona

È situata di fronte la Basilica di Sant Just i Pastor, in Plaza de Sant Just ed è una delle più importanti. Tra le fontane storiche di Barcellona questa è l’unica a non aver ricevuto nessuna ristrutturazione, quindi, è stata costruita nel XIV secolo, ed è rimasta intatta. Mantiene ancora il suo stile gotico, infatti raffigura tre maschere, realizzate in pietra Montjuïc e un falco, dedicato a Joan Fiveller e alla sua passione per la caccia. Joan fu colui che per la prima volta, vide una fonte in un bosco e pensò di portarla in città, poiché poteva essere utile ai cittadini.
Font portaferrissa

La font portaferrissa fu costruita durante la metà del XII secolo, e si trova alla fine della Rambla, precisamente a Carrer de la Portaferissa. Nel 1604 era situata di fianco al Col·egi de Betlem, ma anni dopo, il rettore della scuola, chiese di trasferirla, dato che i gesuiti volevano costruire una cappella al suo posto, e così la spostarono nella zona attuale. La storia racconta che lì era situata una delle porte principali di ingresso alla città, e il nome deriva proprio dal fatto che possedeva delle sbarre di ferro, che servivano come protezione. Le torri, che denominavano l’entrata, furono demolite e man mano la porta scomparve, ma la fontana rimase lì. Il disegno attuale, invece, risale alla ristrutturazione del 1959, da un artista di nome Joan Baptista Guivernau, e sopra vi è la rappresentazione di com’era la porta ai tempi.
Font de canaletes

Font de canaletes è una delle più particolari, dato che si tratta di una fontana-lampione. In realtà, però quella che vediamo adesso non è l’originale, in quanto quella andò perduta dopo la demolizione delle mura di Barcellona, ma fu sostituita con quella attuale. Doveva essere un progetto commissionato a Pere Falqué, e consisteva nel costruirne altre 4 sparse per la città, ma in un secondo momento sono passate ad esserne 14. Si può notare su una placca d’oro la scritta in catalano: “Si beveu aigua de la Font de Canaletes sempre mes sereu uns enamorats de Barcelona. I per llunt que us n’aneu, tornareu sempre” questo poiché la leggenda vuole che, se si beve l’acqua della fontana, si rimarrà per sempre innamorati, e sarete destinati a ritornare a Barcellona.
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