Per turismo sessuale si intendono tutti quei viaggi che hanno come scopo quello di ricevere prestazioni sessuali in luoghi “esotici”. I principali protagonisti di questi viaggi sono generalmente abitanti dei paesi del nord del mondo, mentre i paesi del sud del mondo sono le mete più ambite. Si tratta di un fenomeno che si colloca a metà tra turismo e prostituzione, e il modo in cui viene gestito e le sue conseguenze sociali cambiano in base al paese in cui viene praticato. Anche diversi paesi europei attraggono il turismo sessuale, dove il fenomeno è ampiamente regolamentato.
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Le origini del fenomeno: dalla guerra del Vietnam al turismo di massa
È difficile tracciare un’origine precisa del turismo sessuale. Se lo consideriamo in maniera estesa, soprattutto in ambito di guerra, si potrebbe pensare che sia sempre esistito. Negli anni ‘50, durante la guerra in Vietnam, i soldati americani pagavano prostitute per prestazioni sessuali durante il loro tempo di riposo, soprattutto sulle coste della Tailandia. Successivamente, il boom economico e la globalizzazione hanno favorito la crescita del turismo di massa, insieme a fattori come il calo del costo dei biglietti aerei. In questo modo, è aumentato lo sviluppo del turismo sessuale proprio come un tipo di turismo di massa, soprattutto a partire dagli anni ‘80.
Le mete del turismo sessuale nel mondo
Le destinazioni del turismo sessuale predilette dagli uomini sono generalmente paesi del sud-est asiatico, come Tailandia, Filippine e Cambogia. Anche il turismo sessuale femminile ha visto un incremento, con mete principali in Africa come il Kenya e il Senegal. Altri luoghi che attraggono turisti di entrambi i sessi sono i paesi sudamericani, come il Brasile, Cuba e la Repubblica Dominicana. In Europa, il fenomeno è presente nei paesi dell’est e in nazioni come Spagna, Germania e Paesi Bassi, con i famosi quartieri a luci rosse di Amsterdam, dove la prostituzione è considerata una professione legale.
Area geografica | Paesi principali |
---|---|
Sud-est asiatico (target maschile) | Tailandia, Filippine, Cambogia. |
America Latina (target maschile) | Brasile, Cuba, Repubblica Dominicana. |
Africa (target femminile) | Kenya, Senegal, Gambia. |
Europa | Paesi dell’Est, Cechia. Paesi Bassi, Germania e Spagna (dove la prostituzione è regolamentata). |
Le problematiche etiche e sociali: sfruttamento e abusi
Uno dei problemi legati al turismo sessuale è la questione etica. Spesso si tratta di paesi in cui il benessere economico è molto inferiore rispetto alla realtà occidentale. In molti di questi luoghi non esistono leggi che regolamentano queste attività; al contrario, si finanzia un sistema illegale. La persona che si prostituisce è frequentemente spinta da necessità economiche, non da un desiderio. Questo è dovuto in parte al mondo occidentale, che ha permesso la formazione di questo sistema e continua a finanziarlo.
Turismo sessuale minorile: una piaga da combattere
Un’altra grande problematica è il turismo sessuale infantile, un sistema nel quale i bambini vengono sfruttati o venduti dalle famiglie. In questo ambito la pedofilia e lo sfruttamento diventano un grave problema sociale. È importante sottolineare che, a differenza della prostituzione tra adulti (legale in alcuni paesi), lo sfruttamento sessuale di minori è un crimine perseguito a livello internazionale.
Come contrastare il turismo sessuale: consapevolezza e turismo responsabile
Il turismo sessuale è un fenomeno complesso che solleva importanti questioni etiche. È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza, informando i viaggiatori sui rischi e sulle conseguenze delle loro scelte. Allo stesso tempo, è necessario rafforzare la cooperazione internazionale per contrastare lo sfruttamento sessuale, in particolare quello minorile, e per garantire il rispetto dei diritti umani. Infine, è importante promuovere un turismo responsabile, che rispetti le culture e le comunità locali e che contribuisca al loro sviluppo sostenibile.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 29/08/2025