Con il nome di Zagreo, o in greco antico Zagreus, si identifica una divinità ctonia legata anche alla sfera agreste, fondamentale nel culto misterico dell’Orfismo. Sulla sua storia e identità esistono fonti frammentarie che hanno dato vita a diverse interpretazioni, donando alla sua figura un’aura di mistero degna dei riti orfici e dionisiaci ai quali viene associato.
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Le due versioni del mito di Zagreus
Le fonti antiche presentano due principali narrazioni sulla figura di Zagreus, che lo collocano in contesti divini differenti.
1. Zagreus come divinità dell’oltretomba
Le prime attestazioni letterarie, come il poema perduto Alcmeonide, descrivono Zagreus come una divinità di primaria importanza, al pari di Gea. In questo contesto, è associato al dio Ade e al suo dominio sull’oltretomba. Il tragediografo Eschilo lo identifica prima con il re degli Inferi e poi, in un’altra opera, come il figlio di Ade e Persefone, facendone una potente entità divina del mondo sotterraneo.
2. Zagreus come prima incarnazione di Dioniso
Il mito più complesso e diffuso, centrale nell’Orfismo e narrato da Nonno di Panopoli, vede Zagreus come figlio di Zeus e Persefone. Designato da Zeus come suo erede, il piccolo Zagreus scatena la gelosia di Era, che incarica i Titani di ucciderlo. Essi lo attirano con dei giocattoli, lo smembrano e divorano le sue carni. Zeus, infuriato, fulmina i Titani riducendoli in cenere. Dalle loro ceneri, impregnate del divino Zagreus, nasce l’umanità, con un corpo mortale (titanico) e un’anima divina (dionisiaca). L’unica parte salvata di Zagreus è il suo cuore, che Zeus ingoia per poi generare una seconda volta il dio, che rinasce come Dioniso.
Tabella comparativa del mito
Versione del Mito | Genitori e ruolo |
---|---|
Divinità Ctonia (Fonti arcaiche) | Figlio di Ade e Persefone. Signore dell’oltretomba. |
Primo Dioniso (Mito Orfico) | Figlio di Zeus e Persefone. Ucciso dai Titani, rinasce come Dioniso. Origine dell’umanità. |
L’analisi del legame tra Zagreus e Dioniso
Studiosi come Timothy Gantz ipotizzano che le due identità si siano fuse nel tempo, creando una figura complessa. Lo studioso Károly Kerényi collega il nome Zagreus (cacciatore che cattura prede vive) alla pratica dello sparagmos nei riti dionisiaci, in cui gli animali venivano smembrati. Questo parallelo con l’uccisione di Zagreus da parte dei Titani mostra la dualità del dio come custode sia della vita che della morte, un concetto centrale nel culto di Dioniso.
Zagreus nella cultura moderna: il videogioco Hades
Negli ultimi anni, la notorietà di Zagreus è cresciuta esponenzialmente grazie al pluripremiato videogioco Hades. Nel gioco, Zagreus è il protagonista, figlio di Ade, e la trama segue i suoi tentativi di fuggire dall’oltretomba per raggiungere la madre Persefone. Il gioco omaggia la complessità del mito: in un dialogo, Zagreus e Dioniso scherzano proprio sul fatto di essere, secondo alcuni, la stessa entità. Questa citazione ha spinto molti giocatori ad approfondire la storia di questa affascinante e misteriosa divinità greca.
Immagine di copertina: Pixabay
Articolo aggiornato il: 29/08/2025
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