L’amore rende ciechi?
Molto spesso nel corso della nostra vita abbiamo sentito espressioni associate all’esperienza amorosa come avere le farfalle nello stomaco, è stato un colpo di fulmine, o l’amore rende ciechi. Tutte invenzioni poetiche? Assolutamente no, hanno tutte un riscontro scientifico. Infatti, le emozioni e i sintomi fisiologici legati all‘innamoramento sono innescati da meccanismi cerebrali.
La chimica dell’amore
L’amore rende davvero ciechi? L’innamoramento porta con se molte emozioni complesse che vanno dall’euforia allo sconvolgimento psicologico, oltre che innumerevoli effetti sul nostro corpo. Responsabili del sentimento di euforia sono la dopamina e la noradrenalina, ovvero sostanze chimiche prodotte dal nostro cervello quando viviamo un’esperienza di gratificazione. Queste molecole sono neurotrasmettitori e vengono rilasciate non solo nella sfera romantica, ma anche in altri contesti. Un esempio è quando consumiamo cibi gustosi o quando beviamo un drink alcolico. Un’altra sostanza associata a sentimenti di felicità è la feniletilammina, un neurormone che provoca euforia ed è causa dello stomaco chiuso dell’innamorato. La sostanza è presente in piccole quantità nel cioccolato e viene rilasciata dal cervello anche dopo un’attività motoria.
L’altra faccia dell’amore
L’amore di Petrarca per Laura è stato un primo giovenile errore, un periglioso viaggio e ancora oggi l’amore è causa di dolore, addirittura di ansia e stress. Quindi come l’amore rende ciechi? Colpevole di queste emozioni spiacevoli è il cortisolo, definito anche ormone dello stress. Il cortisolo interviene in situazioni di emergenza che richiedono un’azione immediata dell’organismo per sopravvivere. È difficile fissare i motivi evolutivi che hanno portato ad associare lo stress alle prime fasi dell’amore; secondo alcuni esperti del settore scientifico sembrerebbe sia collegato alla paura di perdere il rapporto. Indubbiamente, questo pensiero genera stress.
Farfalle nello stomaco
Altra sostanza importante è la seratonina che genera effetti come insonnia, irritabilità e mancanza di appetito. La riduzione di seratonina porta l’innamorato a concentrarsi in maniera totalizzante sulla persona amata. É proprio questo mix di sostanze eccitanti che portano la felicità e che, con altre sostanze collegate a sensazioni di stress, provocano quell’effetto unico dell’innamoramento noto come farfalle nello stomaco.
L’amore rende ciechi!
Ha sempre rappresentato una sfida per la scienza riuscire a cogliere quelle zone del cervello che si attivano durante l’innamoramento per la produzione di sostanze chimiche. Gli studi dell’antropologa americana Helen Fisher hanno dato un importante impulso in questo campo: effettuando delle risonanze magnetiche ai cervelli di ragazzi ai quali veniva mostrata l’immagine della persona che amavano. Mappando gli impulsi cerebrali, si è scoperto che l’innamoramento è innescato nell’ipotalamo. Oltre all’ipotalamo, sono coinvolte altre due aree cerebrali: il nucleo caudato e l’area tegmentale ventrale.
Durante la fase dell’innamoramento, altre zone del cervello hanno registrato un calo dell’attività. Un esempio è la corteccia frontale, responsabile del giudizio critico che si applica per giudicare altre persone, contesti o situazioni. Questo abbassamento della funzione di valutazione razionale è alla base di comportamenti amorosi spesso definiti irrazionali.
L’amore rende ciechi: uno sguardo sulla psicologia
In psicologia, l’effetto alone è il comportamento tipico dell’innamorato: nel momento in cui si nota una caratteristica importante nella persona amata come la simpatia, si estende il giudizio anche ad altri parametri come la bellezza. Dunque, c’è un fondamento scientifico nel detto l’amore è cieco.
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