9 febbraio, giornata mondiale della lingua greca

9 febbraio 2020: giornata mondiale della Lingua greca e della Cultura Ellenica 

Corfù, 9 febbraio 1857. La Grecia dà l’estremo saluto a Dionysios Solomòs, poeta di Zante, autore dei celebri versi dell’Inno alla libertà, inno nazionale della Grecia e di Cipro dal 1865 (in greco moderno Ύμνος εις την Ελευθερίαν). Composto nel 1823, nei primi anni della rivoluzione greca, consacra Solomòs poeta nazionale greco.

Ti riconosco dal taglio / Terribile della tua spada / Ti riconosco dal tuo volto / Che con foga definisce la terra / Risollevata dalle ossa / Sacre dei Greci / E valorosa come prima / Ave, o ave, libertà.

Grecia, 2014. La Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche d’Italia propone al governo greco di istituire una Giornata mondiale della lingua greca. Quale data proporre se non il 9 febbraio? Così, dal 2016, ogni anno, il 9 febbraio si festeggia la giornata mondiale di quel meraviglioso universo che si racchiude nella lingua e nella cultura greca. 

L’invito a partecipare alla celebrazione di questa giornata è aperto a tutti, particolarmente accolto dalle scuole, dagli studenti dei licei classici che, tra le pagine del Rocci e una versione di Tucidide, considerano il greco croce e delizia. Tante le iniziative per festeggiare una lingua, una cultura che è alla base di tutto ciò che è bello e non soltanto in nome di quell’amore per la classicità di cui possono essere impregnati gli appassionati di Greco e Latino. 

C’è chi ha definito il greco una lingua geniale. Andrea Marcolongo, scrittrice per La Stampa, D – la Repubblica e Il Messaggero, nella prefazione del suo libro d’esordio, La lingua geniale – 9 ragioni per amare il greco, scrive: “Ciascuno di voi, nel corso della sua vita, si deve essere imbattuto nel greco e nei Greci. Chi con le gambe strette sotto i banchi del liceo, chi a teatro davanti a una tragedia o a una commedia, chi nei pallidi corridoi dei tanti musei archeologici che affollano l’Italia – in tutti i casi, il senso dell’essere greco non sembra mai essere più appassionante e vivo di una statua di marmo. A tutti, ma proprio a tutti, prima o poi deve essere stato detto, oppure nemmeno è stato detto, perché da più di due millenni la voce che circola è sempre la stessa, tale da essere ormai sotto la pelle e dentro la testa di ogni europeo: Tutto ciò che di bello e di insuperabile è stato detto o fatto al mondo, l’hanno detto o fatto per la prima volta gli antichi Greci”. 

Insomma un inno alla bellezza, un giorno da ricordare: 9 febbraio, giornata della Lingua e della cultura Ellenica. Save the date!

Immagine in evidenza: https://www.athenanova.it/blog/didattica-greco-latino/tradurre-il-greco-antico-non-significa-capirlo/

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A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

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