Il toyotismo (o Toyota Production System) è un sistema di produzione che, riducendo gli sprechi, mira a garantire una maggiore qualità. Questo metodo, come suggerisce il nome, nacque presso la casa automobilistica Toyota negli anni del dopoguerra, sviluppato in modo particolare dall’ingegnere Taiichi Ōno.
Indice dei contenuti
Il contesto: dal fordismo alla crisi petrolifera
Il sistema del toyotismo può essere compreso in antitesi al fordismo, termine coniato per descrivere il metodo dell’industria automobilistica di Henry Ford. Elemento fondante del fordismo era la catena di montaggio, che permetteva una produttività standardizzata e massiva, spesso al costo di una maggiore alienazione dei lavoratori. Questo sistema presuppone una domanda illimitata e funziona in un’economia fiorente. Per il Giappone del dopoguerra, con alti costi di produzione e un mercato interno ridotto, quel modello non era sostenibile. La necessità di un approccio più flessibile divenne ancora più evidente con la crisi petrolifera del 1973. L’embargo del greggio da parte dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) colpì duramente il Giappone, causando inflazione e crisi. La risposta fu una politica industriale più sostenibile, contesto ideale per l’affermazione della filosofia del toyotismo.
Fordismo e toyotismo a confronto
La differenza fondamentale tra i due sistemi non riguarda solo la produzione, ma l’intera filosofia aziendale. Se il fordismo puntava alla quantità, il toyotismo, come definito dall’enciclopedia Treccani, si concentra sull’efficienza e sulla qualità.
Parametro | Modello di produzione |
---|---|
Obiettivo | Fordismo: produrre il più possibile (produzione di massa). Toyotismo: produrre solo il necessario (produzione snella). |
Scorte | Fordismo: grandi magazzini e scorte elevate. Toyotismo: magazzino ridotto al minimo (zero scorte). |
Ruolo dell’operaio | Fordismo: esecutore di un singolo compito ripetitivo. Toyotismo: parte di un team, responsabile della qualità. |
Flessibilità | Fordismo: bassa, produzione standardizzata. Toyotismo: alta, maggiore personalizzazione del prodotto. |
I pilastri del toyotismo: just in time e jidoka
Il successo del Toyota Production System si basa su due concetti principali, come descritto anche dalla stessa Toyota. Il primo è il sistema “Just in Time” (JIT), secondo cui l’ideale non è più produrre il più possibile, ma solo ciò che richiede il mercato, nel momento in cui lo richiede. Questo consente un minor spreco di risorse e permette una maggiore personalizzazione. Il secondo pilastro è il Jidoka, traducibile come “automazione con un tocco umano”. A differenza del modello americano, i macchinari sono progettati per fermarsi automaticamente in caso di anomalia, permettendo all’operatore di intervenire subito per risolvere il problema alla radice. Questo approccio, unito al principio del Kaizen (miglioramento continuo), valorizza il lavoro di squadra e la responsabilità individuale nella creazione di un ambiente lavorativo sano e orientato alla qualità.
L’eredità del toyotismo oggi
Grazie a questa filosofia, Toyota è oggi tra le case automobilistiche più proficue al mondo e ha creato un modello applicato in diversi ambiti. I principi del toyotismo, infatti, sono stati adottati anche dai famosi konbini (da “convenience store”), i punti vendita giapponesi sempre aperti, che basano il loro successo sullo studio continuo delle abitudini dei consumatori per fornire esattamente ciò di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno.
Articolo aggiornato il: 14/09/2025