Tekken Tag Tournament | Recensione

Tekken Tag Tournament

Tekken Tag Tournament è, oggi, un piccolo capolavoro vintage che rimane iconico rispetto a giochi più recenti e ha ancora molto da offrire.

Correva l’anno 2000 quando Tekken Tag Tournament uscì per PlayStation 2. Il gioco rappresenta un lavoro di raccoglimento di tutti quei personaggi che, durante gli anni, avevano fatto parte della storia del celebre picchiaduro giapponese. Nato inizialmente come videogioco Arcade, tipico del brand, l’uscita della console apre le porte di un nuovo mercato per la Bandai Namco, che si apre in questo modo una piccola breccia nel mercato della PlayStation 2. Il gioco non è canonico e dunque, a differenza dei titoli precedenti e successivi, non possiede una trama. Infatti, l’obiettivo era unicamente quello di creare il picchiaduro con il maggior numero di personaggi mai esistito fino a quel punto. E la casa produttrice è riuscita, sotto questo punto di vista, a creare un bel gioiello.

Tekken Tag Tournament: non si combatte più da soli

Se dal punto di vista della trama il titolo non apporta nulla alla saga, il titolo porta con sé una rivoluzione sostanziale del sistema di combattimento fino ad allora conosciuto e che ha segnato le meccaniche dei giochi futuri. Infatti, viene introdotto per la prima volta il tag combat: i personaggi combatteranno infatti in coppia, aprendo il gioco a una vasta, e per il tempo sorprendente, gamma di combo combinate parecchio complesse che vedevano l’intervento di entrambi gli avatar controllati dal giocatore.

Il gioco ha una marcia in più e si nota subito. I combattimenti sono gradevoli ed il comparto grafico, grazie all’avvento della nuova console, è nettamente superiore rispetto ai titoli precedenti, rendendo il titolo un’avanguardia.
Non mancano, come in ogni Tekken, episodi per ogni personaggio sbloccabile, che con la nuova grafica risultano particolarmente apprezzabili. L’unico filmato in grafica realistica presente nel titolo oltre a quelli introduttivi è quello di Unknown, personaggio divenuto simbolo del titolo tag e che è presente anche nel sequel diretto del gioco.

La varietà di personaggi

Considerato il momento storico, Tekken Tag Tournament rappresenta un unicum. I personaggi presenti erano circa 39, di cui due segreti. Il titolo non riesce ad annoiare: se anche solo si giocasse un paio di partite con ogni personaggio del gioco, non si risentirebbe del peso della ripetitività. D’altronde, l’obiettivo del gioco è chiaro: collezionare tutti i personaggi.
Le combinazioni sono praticamente infinite, garantendo combo possibili per ogni differente stile di gioco.
Bisogna inoltre considerare anche l’impegno estetico di fondo: al di là dei campi di battaglia, molto più vivi e sviluppati che mai, ogni personaggio godeva di almeno due diversi outfit da poter sfoggiare, rendendo la varietà ancora maggiore. Il gioco era pensato per non stancare e ci riesce alla perfezione.
Oltre alla varietà di personaggi, si riscontra anche la varietà delle possibili modalità: dal semplice Arcade, passando alla modalità sopravvivenza per garantire un’esperienza maggiormente difficile, finendo con il celeberrimo ed iconico Tekken Bowl.

Nella suddetta modalità i personaggi competono sempre tra di loro, giocando a bowling ed adoperando, in alcuni casi, i propri poteri per migliorare le proprie prestazioni di tiro. La modalità è semplice, divertente, spassosa come i titoli Tekken sono sempre stati unendo la natura picchiaduro a un’ironia a volte inappropriata.

Fonte immagine: Amazon.com

Altri articoli da non perdere
Pentiment, il videogioco: trama e caratteristiche
Pentiment, il videogioco: trama e caratteristiche

Pentiment è un videogame di ruolo e di avventura in 2D, realizzato dallo stesso autore di titoli di successo come Fallout: Scopri di più

Da flop a successo: 5 videogiochi che si sono riscattati
Da flop a successo: 5 videogiochi che si sono riscattati

Il mondo dei videogiochi è pieno di sorprese. Alcuni titoli nascono già leggendari, altri falliscono al lancio, schiacciati, spesso, da Scopri di più

Videogiochi di Bethesda: i 3 consigliati
videogiochi di Bethesda

Bethesda Softworks, fondata nel 1985 da Christopher Weaver, è una delle più grandi aziende statunitensi di sviluppo dei videogiochi. Negli Scopri di più

Ars Goetia in Genshin Impact: la demonologia all’interno del gioco
Ars Goetia in Genshin Impact

Genshin Impact è un videogioco open world di fama mondiale sviluppato dalla compagnia cinese HoYoverse, debuttato sulle piattaforme online il Scopri di più

Capcom Beat ‘Em Up: una raccolta storica
Capcom Beat 'Em Up: una raccolta storica

Ad oggi esiste una grande fetta di videogiocatori interessata al retrogaming e al mondo arcade. Scavando tra i vari generi Scopri di più

Gamescom Opening Night Live 2024: 13 titoli da scoprire
Gamescom Opening Night Live 2024: 13 titoli da scoprire

Dopo il Summer Game Fest, l’estate videoludica prosegue con un’attesissima fiera dedicata proprio al mondo dei videogiochi: in quest’articolo scopriremo Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Simone Naclerio

Vedi tutti gli articoli di Simone Naclerio

Commenta