Dominio Pubblico Youth Fest 2025: protagonisti i giovani artisti

Al via lo Youth Fest di Dominio Pubblico: “Se la pioggia è arte, non portare l’ombrello”. 

Questo lo slogan di “Temporale” di Dominio Pubblico che travolge il Teatro India. 

Il primo giorno della XII edizione al Teatro India dà il via a una settimana ricca di emozioni e  creatività. Da martedì 24 giugno a domenica 29 giugno, il festival si trasforma in un evento multidisciplinare dove si intrecciano arte e giovani talenti.

Opening party del Youth Fest di Dominio Pubblico 

Ad aprire le danze nell’arena esterna, la cerimonia inaugurale del Youth Fest di Dominio Pubblico,  accompagnata  dalla mostra di arti visive e dalla presentazione del libro “Funamboli sul filo della tempesta”, realizzato in collaborazione con ARF! Festival e arricchito dai contributi di giovani artisti.

La programmazione

A seguire, la performance di ATTRACTIO, di Paula Sánchez e Matilde Casini, e il progetto Linee Continue, promosso dall’associazione NINA: un laboratorio di danza contemporanea aperto anche a persone con disabilità, che include la performance “Sulla nostra pelle” di Davide Valrosso.

In prima serata, sale sul palco lo spettacolo teatrale MOLLY della compagnia Cubo Teatro, seguito dal live del progetto musicale SMO. Un debutto emozionante che lascia intuire che questo “Temporale” sarà molto più di una semplice tempesta d’estate.

Intervista al direttore artistico Tiziano Panici

A raccontarci gli intenti e lo spirito del festival è il direttore artistico di Dominio Pubblico, Tiziano Panici, che ha guidato un team di giovani under 25 nel dare forma a un festival così innovativo.

Cosa significa per lei essere il direttore artistico di Dominio Pubblico e qual è la visione che guida il suo lavoro?
Essere direttore artistico di Dominio Pubblico significa non essere mai da solo. Questo progetto nasce con l’intento di creare una comunità di giovani artisti e di rappresentare una nuova generazione creativa, fondata sulla condivisione e sulla collaborazione.

Quanto incide la scelta del Teatro India sull’identità del festival?
Roma è una città complessa e ricca di stimoli, ma è difficile emergere e conquistare spazi importanti come il Teatro India. Avere come casa questo teatro, punto di riferimento per il contemporaneo nella capitale, è stato un grande traguardo e un approdo fondamentale, soprattutto per i nostri artisti. Inoltre, il festival è supportato da un team di professionisti che lavora in diversi ambiti come il  teatro, la danza, la musica, le arti visive e il fumetto, creando una fitta rete di collaborazioni e networking.

In un festival fortemente partecipato da giovani artisti e curatori – con 130 artisti coinvolti, 6 giorni di programmazione e oltre 30 eventi – come viene coinvolta la nuova generazione nel processo organizzativo e creativo?
Il ruolo dei giovani è centrale. Dominio Pubblico non è solo un festival, ma anche un progetto di formazione che permette al gruppo di crescere, di essere guidato da figure esperte che aiutano a sviluppare una sensibilità sia critica sia tecnica. Essere giovani significa avere accesso diretto a una formazione artistica e soprattutto gratuita, come nel nostro caso,che rende il mondo dell’arte più accessibile e vicino.

Quali sono le novità dell’edizione 2025?
Ogni anno ci sono novità, ma l’ingrediente segreto di questa edizione è il fumetto. Il tema è stato rappresentato dall’immagine creata dal fumettista Giacomo Keison Bevilacqua,  autore di “A Panda piace…”. Questo risultato è stato possibile grazie alla collaborazione con ARF! Festival del fumetto e al suo direttore Stefano Piccoli, che con grande attenzione alle nuove generazioni ci ha permesso di produrre, stampare e presentare al pubblico un fumetto inedito realizzato a otto mani da diversi autori e autrici.

Quale sarà l’evoluzione di Dominio Pubblico nei prossimi anni? E perché chi non ha ancora partecipato dovrebbe esserci quest’anno?
Dominio Pubblico è un universo in espansione: si arricchisce, si trasforma e mantiene viva la sua energia nonostante il passare degli anni. La direzione artistica è partecipata e cambia ogni anno, ma è fondamentale che l’eredità di questo progetto si trasmetta di generazione in generazione, non come qualcosa di statico, ma come un percorso dinamico e in continua evoluzione.

Non resta che lasciarsi sorprendere da questa “tempesta” di emozioni, arti e storie, partecipando alle giornate successive per scoprire cosa il futuro della scena contemporanea romana ha da offrire.

Teatro India – Teatro di Roma – Lungotevere Vittorio Gassman, 1
Per info https://dominio-pubblico-teatro.it/ [email protected]

Altri articoli da non perdere
Shahed: proiezione in anteprima alla Casa delle Donne
Shahed: proiezione in anteprima alla Casa delle Donne

Nelle sale italiane dal 31 Ottobre, il lungometraggio Shahed – La testimone è stato presentato in anteprima alla Casa delle Scopri di più

Italian Horror Fantasy Fest: il cinema dell’orrore abbraccia il fantasy
Italian Horror Fantasy Fest

Tante novità presentate durante la conferenza stampa in Campidoglio dell'edizione 2024 dell'Italian Horror Fantasy Fest, che si svolgerà dal 13 Scopri di più

Quartieri di Roma: 3 sottovalutati da scoprire
Quartieri di Roma: 3 sottovalutati da scoprire

Roma è colma di meraviglie da visitare, parchi nei quali perdersi, musei e chiese da scoprire… con ben 288 quartieri Scopri di più

Microtrame di vita, la sfilata di beneficenza dell’istituto Alberti di Roma

L'Istituto Leon Battista Alberti di Roma ha presentato una sfilata di beneficenza che ha avuto luogo il 10 aprile, alle Scopri di più

Il quartiere Coppedè: lo spazio rubato di Roma Nord
Il quartiere Coppedè: lo spazio rubato di Roma Nord

Costruito negli anni Venti dello scorso secolo dall'architetto di cui porta il nome, il quartiere Coppedè è uno degli angoli Scopri di più

Roma Codex: Albert Watson a Palazzo Esposizioni
Roma Codex: Albert Watson a Palazzo Esposizioni

In mostra a Palazzo Esposizioni fino al 3 agosto, Roma Codex è il racconto sincero e spontaneo che il fotografo Scopri di più

A proposito di Silvia Forconi

Vedi tutti gli articoli di Silvia Forconi

Commenta