Donald di Stefano Massini al Teatro Bellini | Recensione

Donald

DONALD. Storia molto più che leggendaria di un Golden Man, di e con Stefano Massini, in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 21 al 26 ottobre, racconta l’ascesa di Donald J. Trump fino alla sua prima elezione alla Casa Bianca.

La genesi di un leader 

New York, 14 giugno 1946. Da una famiglia di origini tedesche, in un vialetto curato, in una tranquilla casa del Queens viene al mondo un golden baby. È lui, Donald J. Trump, che sarebbe diventato un golden boy prima, un golden man poi. Con una maestria di pochi, Stefano Massini, come un moderno aedo, racconta le gesta di uno dei personaggi più discutibili della nostra epoca. E lo fa partendo dalle origini, l’infanzia, la scuola, il preside, inanellando aneddoti che lasciano presagire i tratti anti-eroici del protagonista della sua narrazione. 

Donald, che già da bambino aveva tendenze megalomani, che da adolescente invitava tutte le ragazze del suo corso al ballo per non sentirsi dire “no”, arriva, da adulto, a riscriversi addosso le regole dell’economia, della finanza, della politica e perfino della civiltà, accecato dal sogno della ricchezza e del dominio assoluto. In un crescendo di delirio e ambizione, diventano sempre più nitidi i contorni di una personalità spietata, di un monarca assoluto pronto a tutto, in nome del potere. 

Stefano Massini, un gigante del teatro

Stefano Massini, mescolando abilmente storia, leggenda e parodia ci riporta indietro nel tempo, a bordo della Cadillac di uomo che crede, sempre più, di essere un dio. E lo fa meravigliosamente, con quel suo talento che lo ha portato alla vittoria del Tony Award con la Trilogia Lehman. Con l’arte della parola e una verve unica, che lo vede non risparmiare un solo centimetro del suo corpo sulle tavole del teatro, consegna al pubblico un ritratto grottesco di un personaggio tristemente iconico: Donald J. Trump. Lo vediamo parlare, ballare, saltare, in una scenografia strabiliante, fatta di insegne dorate, luci, neon,  tutto all’insegna dell’eccesso, come il protagonista della storia che racconta. Ad accompagnarlo in scena le musiche Enrico Fink, eseguite da Valerio MazzoniSergio Aloisio RizzoJacopo RugiadiGabriele Stoppa.

Donald, la fotografia di un’epoca

Sedotti dalla vicenda iperbolica di Donald, un extra-uomo, miliardario, americano, capiamo a poco a poco che Massini raccontando la storia di Trump, smaschera un sistema perverso che ha reso possibile che tutto ciò accadesse. Come si legge nelle note di regia:  «Si scopre allora che Donald è in fondo la personificazione del nostro tempo, di cui esprime perfettamente il caos fra realtà e reality, fra fake e fiction, fra persona e personaggio. Ne nasce un racconto rivelatorio e per molti aspetti raggelante, che conferma il teatro nella sua missione antichissima di occhio critico sulla contemporaneità, di cui può cogliere ombre e abissi con la semplicità disarmante di una narrazione necessaria.»

DONALD
Storia molto più che leggendaria di un Golden Man

di e con Stefano Massini

scene Paolo Di Benedetto
disegno luci Manuel Frenda
costumi Elena Bianchini
musiche Enrico Fink
eseguite da Valerio Mazzoni, Sergio Aloisio Rizzo, Jacopo Rugiadi, Gabriele Stoppa

produzione Fondazione Teatro Della Toscana

Fonte immagine di copertina: Teatro Bellini

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A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

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