Storie da bere da ScottoJonno di Luca Iannuzzi | Intervista

Storie da bere da ScottoJonno di Luca Iannuzzi | Intervista

Il 30 ottobre, dalle ore 19:30, è partita la serie di appuntamenti di Storie da Bere: tra Arte, Miti e Sapori napoletani presso il cocktail bar ScottoJonno, sito nell’ottocentesca e iconica Galleria Principe di Napoli. Un’esperienza a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare grazie all’invito dell’ufficio stampa di Maria Consiglia Izzo e Grazia Guarino, che ringraziamo.

Il primo appuntamento: le storie nascoste della galleria

La serata di giovedì scorso da ScottoJonno ha dato il via a una serie di iniziative pensate per scoprire e indagare gli aspetti più intriganti della metropoli. Attorno alla presentazione della nuova carta menu dello storico locale, sono state esposte e spiegate al pubblico le Storie nascoste della Galleria, aneddoti avvincenti che si annidano tra le pareti dello spazio, dove la storia del passato e i racconti del presente si intrecciano in una narrazione ininterrotta.

Le figure dello chef procidano Marco Ambrosino, dell’imprenditore Luca Iannuzzi e del bar manager Mirko Lamagna si sono avvicendate per spiegare ai presenti le origini del locale e l’affascinante storia della galleria, inevitabilmente connessa a quella partenopea.

Il tutto è stato arricchito da sorprese culinarie del nuovo menù bistrot e da degustazioni dalla recente drink list.

Dopo la risposta entusiasta del primo appuntamento, la rassegna proseguirà il 27 novembre con il tema Le leggende nere di Napoli.

Il bartender Mirko Lamagna

Il bartender gourmet, Mirko Lamagna (ufficio stampa)

ScottoJonno: la storia del locale

Scottojonno, nato nel 2023 da un’idea di Luca Iannuzzi, è stato concepito come un luogo nel quale l’eleganza degli arredi si unisce a un’atmosfera incantevole e a un’offerta di qualità elevata, diventando un crocevia importante per intellettuali, artisti e amanti del buon cibo.

L'imprenditore Luca Iannuzzi all'interno di Scottojonno

L’imprenditore e ideatore di Scottojonno, Luca Iannuzzi (ufficio stampa)

La nuova carta: un viaggio tra sapori e leggende

Il nuovo menù firmato dallo chef Marco Ambrosino è un percorso tra i sapori nascosti di Napoli, suddiviso in tre sezioni:

  • I varchi infuocati: piatti centrati sul pane tostato, come ‘O Giardino d’e Vergini o Il Sorriso della Bella ‘Mbriana.
  • I sentieri nascosti: panini elaborati che raccontano storie, come Il viaggio del Masaniello o O’ cuore ‘e Pulcinella.
  • Le storie svelate: piatti complessi che evocano luoghi e miti, come Il velo del Cristo (carpaccio di tonno) o Il sigillo di San Lorenzo (carn salada).

La nuova drink list del bartender gourmet Mirko Lamagna è un omaggio alla cultura napoletana, dove ogni cocktail diventa un “incantesimo”. Tra le creazioni più evocative:

  • Il canto della Janara (Whisky, Sherry, Noce, Pera): avvolgente e misterioso.
  • La maschera di Colapesce (Tequila, Mezcal, Mango, Pasta di Nocciola): un vivace contrasto tra mare e fiamme.
  • L’eco delle anime pezzentelle (Rum, Olio di Sakè, Ananas): leggero e profondo.

Ingresso del locale Scottojonno nella Galleria Principe di Napoli

Ingresso di Scottojonno. (ufficio stampa)

L’intervista a Luca Iannuzzi, ideatore del format

Qual è la particolarità nell’offerta enogastronomica proposta da ScottoJonno rispetto alla concorrenza e al folklore partenopeo?

La principale particolarità risiede nel fondere due aspetti chiave. ScottoJonno non è solo un ristorante o un bar, ma una sintesi dei due con un’anima da caffè letterario. L’offerta si distacca dal semplice “mangiare e bere” per diventare un viaggio narrativo e sensoriale. Ogni elemento è un racconto della memoria e delle leggende di Napoli. La cucina di Marco Ambrosino è tecnica e poetica, una sofisticata interpretazione dei sapori “nascosti”. Il bartender gourmet Mirko Lamagna ha creato una drink list dove i cocktail sono “incantesimi da bere”. Mentre il folklore si concentra su aspetti più immediati, noi scegliamo una strada diversa, esplorando un lato di Napoli più enigmatico, colto e profondo, che richiede una fruizione più meditata.

Qual è stato il feedback del pubblico napoletano?

Devo ammettere che il pubblico napoletano ha accolto ScottoJonno con enfasi ed entusiasmo. Per loro era incredibile, probabilmente, assistere alla realizzazione di una struttura così curata in un’area un tempo degradata come la Galleria Principe di Napoli. All’inizio, e ancora oggi, le persone entrano per fare foto prima ancora di capire cosa sia, se una biblioteca o una caffetteria. Questo accade perché l’architettura e gli arredi sono così imponenti che le persone restano affascinate e allo stesso tempo destabilizzate nella loro percezione di questo spazio.

Fonte immagine: ufficio stampa

Altri articoli da non perdere
Ostaria Pignatelli di Napoli: a tavola con la tradizione
Ostaria Pignatelli di Napoli / archivio personale

A pochi passi da uno dei lungomari più suggestivi del mondo, nella città che celebra il buon cibo, c’è Ostaria Scopri di più

L’Albero dei Visconti: il menù Estate 2023
albero dei visconti

Lo chef Luigi D’Antonio firma il menù Estate 2023 per l'Albero dei Visconti tra impasti alternativi e pizze della tradizione! Scopri di più

Trattoria I Gerolomini: la cucina napoletana diventa pop

Dalla volontà di quattro giovani napoletani - Alessandro Cerrone, Nino Di Costanzo, Valerio Begonja e Francesco Frascione –  Napoli diventa pop Scopri di più

Orto Conviviale partner di Pizz’Amore e Fantasia
orto conviviale

Pizz'Amore & Fantasia  è una pizzeria tradizionale napoletana che cambia i prodotti in base alla stagione. Salvatore Palma, proprietario e Scopri di più

Ristorante Riserva Rooftop, il Giro d’Italia continua
Ristorante Riserva Rooftop

Ristorante Riserva Rooftop, siamo tornati e... Sogno o son desto? Entrare nel Ristorante Riserva Rooftop durante il periodo natalizio regala Scopri di più

Trattoria Nennella, la fine o l’inizio di una nuova era?
Trattoria Nennella, la fine o l'inizio di una nuova era?

Lo storico volo dell’angelo, i piatti scaraventati a terra, le battute irriverenti, ma soprattutto la leggendaria pasta, patate e provola Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Clelia Moscariello

Clelia Moscariello nasce il 13 aprile nel 1981 a Napoli. Nel 1999 consegue la maturità presso il Liceo Classico Vittorio Emanuele II della stessa città e nel 2008 ottiene la Laurea in Scienze della Comunicazione con il massimo dei voti: 110/110 con lode. Appassionata di musica, cinema, moda, estetica e scrittura creativa, nel 2008 ottiene il diploma di consulente letterario e redattrice di case editrici da qui lavorerà fino a diventare giornalista pubblicista e collabora con le testate Periodico italiano magazine (www.periodicoitalianomagazine.it), Laici (Laici.it), “Il Giornale del ricordo” (www.ilgiornaledelricordo.it), “Il quotidiano nazionale indipendente L’Italiano news” ( https://www.litalianonews.it/), “Pink magazine Italia”, (https://pinkmagazineitalia.it/), "Eroica Fenice" (https://www.eroicafenice.com/)“Leggere: tutti”" (https://leggeretutti.eu/) ed il blog “Border Liber” (https://www.borderliber.it/) . Nel 2010 pubblica con Davide Zedda La Riflessione la prima silloge di poesie e racconti intitolata “L’ultima notte da falena”. Nel 2017 esce la sua seconda raccolta di poesie intitolata “Questa primavera” per Irda Edizioni. A luglio 2018 esce la raccolta di ballate, “Battiti”, per le Mezzelane Casa Editrice. A novembre 2021 esce la sua nuova raccolta di ballate e racconti, intitolata “Io non amo le rose”, pubblicata dalla “Pav Edizioni”. Attualmente, oltre al suo lavoro di giornalista, Clelia Moscariello collabora con diverse agenzie pubblicitarie ed editoriali come copywriter, tra le quali la DotGhost. Dal 2018 si dedica come autrice, blogger e come social manager alla sua pagina social “Psico Baci” riguardante le citazioni letterarie e la fotografia d’autore e al blog ad essa collegato: https://frasifamose.online/. È recente il suo esordio come conduttrice radiofonica presso diverse web radio, tra le quali “Radioattiva” ed “Extraradio”. Di recente, infine, ha conseguito una certificazione di recente in web marketing ed in social media marketing presso la scuola di Milano Digital Coach e collabora con il progetto “Amori.4.0” nel team di professionisti come giornalista e scrittrice, specializzata nelle tematiche di consapevolezza ed empowerment femminile, di mainstreaming di genere, di abbattimento degli stereotipi riguardanti l’educazione e di sensibilizzazione culturale relativa all’essere donna.

Vedi tutti gli articoli di Clelia Moscariello

Commenta