5 manga giapponesi da leggere assolutamente

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Molte sono le serie animate conosciute e viste, ma non tutti sanno che altrettanti sono i manga giapponesi da leggere legati a queste ultime e quasi sempre ad esse precedenti. Con il termine “manga“, s’intende un fumetto di origine giapponese, non legato ad un genere in particolare. Gli ideogrammi che rappresentano la parola sono traducibili con la perifrasi “immagini in movimento”. Tratto tipico è infatti la preponderanza di immagini rispetto alle parole, a differenza dei fumetti occidentali. Nel manga, infatti, a contare è l’impatto visivo; l’immagine ha il ruolo di descrivere le scene ancor più delle parole stesse.

Manga giapponesi: una tradizione

I disegnatori dei manga giapponesi, infatti, godono di una grande importanza in Giappone, tendente alla venerazione. Un’ ulteriore differenza coi fumetti a noi più vicini è che questi… si leggono al contrario (rispetto al nostro punto di vista!). La rilegatura è infatti alla destra del lettore, e le pagine si sfogliano da quella che per noi rappresenterebbe l’ultima. I generi sono svariati, per tutti i gusti. Ciò che forse non tutti sanno è che molti dei cartoni animati che sempre più di rado troviamo oggi in tv, ma che hanno segnato intere generazioni (degli anni ’80 e ’90 in particolare) che attendevano con ansia (e talvolta per giorni) le trasformazioni dei protagonisti di Dragon Ball o dei Pokemon, sono state ispirate da precedenti manga.

Le trame, talvolta apparentemente infantili, e stemperate nei cartoni rivolti ai bambini, sono molto impegnate, come i temi trattati. Il lavoro e l’educazione scolastica sono onnipresenti, come a voler rimarcarne la loro importanza nella cultura giapponese, nonché la morte, come a volerla esorcizzare.

Di seguito vi proponiamo una breve rassegna di manga giapponesi da leggere, appartenenti a vari generi.

Manga giapponesi consigliati

Il giocattolo dei bambini – Rossana

Meglio noto per la serie televisiva che ne è stata tratta, il manga è stato creato da Miho Obana alla fine degli anni ’90. La protagonista è una vivace ragazzina, Sana Kurata (Rossana, nella serie animata) che frequenta la sesta elementare e lavora come attrice. Inizialmente ad opporsi a Sana vi è Akito Hayama (l’Eric della serie), suo antagonista in un clima scolastico difficile.

I sentimenti dei due protagonisti andranno mutando nel corso del manga, con non pochi ostacoli da affrontare. Il titolo è inoltre legato al significato nascosto del manga: i bambini, i protagonisti del fumetto, gestiscono le situazioni talvolta in maniera più risoluta degli adulti. Sana e Akito arriveranno infatti a superare insieme le vicendevoli difficoltà familiari, facendosi forza l’uno con l’altra, ma il reciproco sentimento sarà sempre latente e nascosto. I colpi di scena e le problematiche, tutt’altro che infantili, caratterizzeranno l’intero manga. L’importanza dei temi trattati, a scapito del titolo e dell’aspetto dei personaggi, è via via più evidente nella lettura, e l’apparente gaiezza e spontaneità iniziale della protagonista diverranno man mano sinonimo di qualcosa di nascosto oltre la leggerezza, che non andrebbe comunque mai persa, neanche con l’avanzare degli anni.

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Manga da leggere assolutamente!

Dragon Ball

Come non citare il manga dal quale hanno preso vita i personaggi della serie televisiva che ha appassionato tutti (nessuno escluso) gli adulti di oggi, nonché le nuove generazioni. Il manga, creato da Akira Toriyama, esce negli anni ’80. Narra delle avventure di Goku, bambino straordinario, con un’incredibile forza. Avendo ben presto perso i genitori, vive da sempre col nonno. Dopo la sua morte, il protagonista custodisce gelosamente l’ultimo ricordo del nonno, una sfera con quattro stelle. Sarà l’incontro con Bulma a cambiare il suo destino: la ragazza gli svelerà che solo raccogliendo le sette sfere del drago, una delle quali è quella in suo possesso, potranno risvegliare un drago che permetterà loro di realizzare qualsiasi desiderio.

Iniziano così le straordinarie avventure di Goku e i suoi incontri e combattimenti con personaggi inimmaginabili, che, una volta animati, hanno tenuto con il fiato sospeso milioni di bambini, incantati. Genere fantasy, d’azione e d’avventura, è adatto a bambini ma anche agli adulti che non hanno dimenticato quelle emozioni e che vogliano riviverle attraverso i disegni di Akira Toriyama.

Steins;Gate

Passiamo ora a un manga più recente (2009-2013), più impegnato dei precedenti, di genere fantasy, d’azione, d’avventura, drammatico, creato da Yomi Sarachi.

Un gruppo di amici, il cui leader Rintaro Okabe è uno scienziato, in seguito a vari esperimenti, riescono a creare un apparecchio che invia messaggi nel passato. Un’associazione segreta, il SERN, rintraccia però le loro sperimentazioni e tenta in ogni modo di bloccarli.

Le relazioni tra i membri del laboratorio si intensificheranno e il protagonista starà costretto a prendere decisioni non poco dolorose per salvarli, anche a costo di manipolare il normale fluire del tempo, nonché la sua stessa esistenza, per arrivare a comprendere che ogni scelta comporta una perdita in qualche modo. Un manga che coinvolge, suscitando emozioni contrastanti e interrogativi di non poco conto. Dal manga è stata tratta l’omonima serie, nonché un film.

L’attacco dei giganti

Ci spostiamo lievemente verso un genere, oltre che fantasy e drammatico,  horror splatter. Il manga, di Hajime Isayama, è del 2009. Ci troviamo in una realtà nella quale l’umanità è stata quasi sterminata dai giganti, omoni senza sentimenti, che distruggono e uccidono per il semplice gusto di farlo. Un piccolo gruppo di uomini, però, riesce a salvarsi. Tra questi vi è Eren, un adolescente che non ha mai visto un gigante ma che diventerà presto il paladino della sua specie. Anche da questo avvincente manga è stata tratta una serie di successo.

Nana

Concludiamo la rassegna con un manga del 2000, di Ai Yazawa, dai toni più sentimentali. Si tratta della storia di Nana, ma quale Nana? La protagonista si sdoppia in un duplice personaggio dallo stesso nome. Le due ragazze, entrambe ventenni, non sono accomunate solo dall’omonimia, bensì anche dalla scelta di trasferirsi a Tokyo. L’incontro avviene infatti nel viaggio verso la medesima meta: affittano lo stesso appartamento. Da quel momento divideranno la propria vita, anche se divise da differenti passioni. Un manga più leggero rispetto ai precedenti, ma ugualmente meritevole.

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Foto di Annalise Batista da Pixabay

A proposito di Carmen Alfano

Studio Filologia Moderna all'università degli studi di Napoli "Federico II". Scrivo per immergermi totalmente nella realtà, e leggo per vederci chiaro.

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