Genderless fashion: la moda senza genere

Genderless fashion

 

Il genderless fashion è una tendenza sempre più in voga negli ultimi anni, ma cosa vuol dire? Letteralmente, moda senza genere. Si tratta di una moda (anche conosciuta con i termini “moda fluida” e/o “gender fluid style”) che propone capi fluidi, adatti a ogni corpo e soprattutto ogni genere, senza distinzioni, etichette o pregiudizi. Con il gender fluid style non esistono più capi maschili o femminili, eognuno è libero di indossare ciò che vuole: è una tendenza che scappa dagli stereotipi. Mentre in passato la moda poggiava sul principio della distinzione binaria tra uomini e donne, ad oggi è sempre più frequente vedere uomini indossare capi di abbigliamento tradizionalmente femminili e donne indossare capi di abbigliamento tradizionalmente maschili.

Quando nasce la moda senza genere? Sebbene la domanda di capi di abbigliamento senza genere sia cresciuta negli ultimi anni, soprattutto grazie alla spinta della Gen Z, non si deve pensare che il genderless fashion si sia sviluppato solo ora. Al contrario, alcuni studi dimostrano che già negli anni ‘60 si faceva riferimento a questa tendenza con il termine “unisex”, divenuta popolare negli anni ‘70 e via crescendo. Grande punto di svolta è visibile durante gli anni ’80, quando lo stilista francese Jean-Paul Gautier realizzò una sfilata in cui gli uomini indossavano le gonne. Da quel momento, il genderless fashion è diventato un fenomeno mondiale in continua diffusione e affermazione.

Quali sono i principali brand a sostegno di questa tendenza? Emblematico è il caso Gucci, che con il direttore creativo italiano Alessandro Michele fino a poco fa, ha dato luogo alle prime sfilate di moda in cui tutti i capi di abbigliamento sono stati esposti al pubblico senza alcuna differenza di genere. Ma non è tutto, infatti Gucci, come altri brand, ha introdotto l’uso della borsa anche per gli uomini, che fino a poco tempo fa era considerata un accessorio estremamente e unicamente “femminile”, generando così un vero e proprio cambiamento sociale e culturale. Allo stesso modo, Yves Saint Laurent introdusse negli anni ’60 lo smoking da donna e Coco Chanel già negli anni ’20 aveva previsto l’uso dei pantaloni anche per le donne. Tutto ciò, chiaramente si riflette anche sui marchi del fast fashion come Zara, H&M e Bershka (solo per citarne alcuni).

Moda senza genere e VIP

Negli ultimi anni, capita sempre più spesso di notare, sui social media o in televisione, figure importanti come cantanti o attori, che durante gli eventi di visibilità mondiale, come i red carpet, si fanno promotori di una nuova moda, innovativa, fluida e libera, che trova sempre più spazio nella società.

Pensiamo a Harry Styles, attore e cantante britannico che in più occasioni ha indossato gonne e trasparenze, diventando anche il primo uomo a cui Vogue US abbia dedicato una copertina in cui il cantante sfoggia un abito di pizzo firmato Gucci e una giacca da smoking, alla fine del 2020. Oppure, pensiamo al cantante Damiano dei Maneskin che più volte si è presentato sul palco sfoggiando maglie trasparenti e gonne ampie lunghe; oppure all’attore Robert Pattinson che, in occasione della sfilata del brand francese Dior durante la Fashion Week per la collezione autunno/inverno 2023/2024, appare vestito con una gonna in tweed abbinata a una giacca in pelliccia, attirando l’attenzione di tutti e contribuendo ad offrire una spinta ancora più forte all’affermazione della genderless fashion.

Quali sono i capi fluidi per eccellenza? Tra i capi must che rientrano nel genderless fashion, si evidenziano: mocassini, camicia over, giacca over, pantaloni a sigaretta e borsa.

In definitiva, con il genderless fashion non si parla più di eccentricità o di trasgressione, ma di un modo di rappresentare ciò che è bello offrendo una possibilità stilistica aperta a tutti, indipendentemente dal genere.

Fonte immagine: Depositphoto

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