Relato de un náufrago di G. Márquez | Recensione

Relato de un náufrago

Relato de un náufrago (o meglio conosciuto in Italia come Racconto di un naufrago) è un romanzo di Gabriel García Márquez, prima pubblicato a puntate sul giornale El Espectador di Bogotà, nel 1955, e poi in un unico volume, nel 1970. 

Gabriel García Márquez (6 marzo 1927, Colombia) è stato uno dei principali scrittori della storia della letteratura dell’America Latina, nome a cui si attribuisce il boom letterario di tale continente. I suoi scritti, tra cui possiamo menzionare svariati romanzi, racconti, articoli giornalistici, reportage, non solo sono noti al pubblico internazionale, ma si sono convertiti in veri e propri best-sellers. 

Relato de un náufrago, il cui titolo intero è Racconto di un naufrago che andò per dieci giorni alla deriva di una zattera senza mangiare né bere, che fu proclamato eroe della patria, baciato dalle reginette di bellezza e reso ricco dalla pubblicità, poi aborrito dal governo e dimenticato per sempre apparentemente ha la forma di un romanzo breve, ma in realtà si tratta di un reportage giornalistico dato il tema e la modalità di trattare il tema. Relato de un náufrago tratta la storia di Luis Alejandro Velasco in un certo punto della sua vita: egli era un marinaio del cacciatorpediniere A.C.R Caldas, ma il 28 febbraio 1955, in seguito ad un terribile incidente, tutti i marinai caddero in acqua, tranne Luis, unico superstite dell’accaduto, che sopravvisse in mare, senza né bere né mangiare per ben dieci giorni e solo dopo dieci giorni riuscì a vedere la terra e a farsi aiutare. Intanto, le autorità colombiane diedero tutti i marinai per dispersi e diedero una propria versione dei fatti: il cacciatorpediniere A.C.R Caldas era naufragato a causa di uno spaventoso temporale nel Mar dei Caraibi. Tuttavia, la verità era un’altra: l’imbarcazione, a causa di un trasporto illegale di merce (principalmente elettrodomestici) per conto del governo colombiano, non resse il vento e il mare agitato. La denuncia di Luis Alejandro Velasco è stata veicolata solo in un secondo momento grazie a Gabriel García Márquez; i due hanno lavorato insieme molto intensamente al progetto, al fine di restituire la verità e la realtà dei fatti alla comunità, poiché il Governo aveva preferito salvaguardare i propri interessi e i propri commerci e tutto ciò procurò al marinaio la rovina e l’oblio, invece, causò l’esilio allo scrittore.

Relato de un náufrago, soprattutto nella versione del 1970, ha la forma di un romanzo breve, non solo per l’estensione ed il formato, ma anche perché ricalca il romanzo autobiografico poiché la voce narrante è in prima persona, che rievoca ricordi e memorie, e che di tanto in tanto, con stile evocativo e drammatico, si abbandona alle terribili vicende affrontate, si abbandona al racconto delle sue allucinazioni, della sua disperazione e della sua paura; tuttavia, Relato de un náufrago è un vero e proprio reportage giornalistico poiché la penna dell’autore, nonostante alcune incursioni sentimentali, resta sempre ferma, dettagliata, precisa e in più l’autore, tramite proprio Luis Alejandro Velasco, raccoglie informazioni non solo circa il naufragio stesso, ma anche sulle modalità di trasporto di prodotti illegali e circa la dittatura di Gustavo Rojas Pinilla

Fonte immagine: Wikipedia

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