Canzoni dei Low Roar: 3 da ascoltare

Canzoni dei Low Roar: 3 da ascoltare

Low Roar è un progetto musicale fondato dal polistrumentista americano Ryan Karazija, inizialmente solista, poi allargato a tre membri; la band non è più in attività a causa della prematura morte del fondatore. Inquadrare i Low Roar in uno specifico genere non è cosa semplice: sicuramente possono rientrare nelle etichette dell’indie, alternative rock, o post rock (genere che utilizza gli strumenti caratteristici del rock in modo atipico per creare delle atmosfere sonore complesse, esplorando strade diverse da quelle del rock più tradizionale). Ad aver fatto breccia nei cuori degli ascoltatori sono le composizioni evocative ed emozionanti, sinfonie che, seppur spesso malinconiche, riescono a trasmettere tranquillità e pace. La band ha conosciuto una discreta popolarità grazie alla collaborazione con Hideo Kojima e il suo videogioco Death Stranding, titolo in cui un postino dovrà consegnare pacchi ai pochi superstiti rimasti in vita in un mondo post-apocalittico, vagando in quel che resta di un territorio ispirato ai bellissimi panorami islandesi. L’impattante e toccante musica dei Low Roar è perfetta per accompagnare queste lunghe traversate e contribuisce a creare un’atmosfera emozionante ed unica. Dopo una doverosa introduzione sul gruppo, ecco 3 canzoni da ascoltare dei Low Roar:

1. I’ll Keep Coming

I’ll Keep Coming è una delle tracce più popolari del gruppo, ed appartiene al loro secondo album “0” (2014). Il testo fa pensare ad una promessa fatta a qualcuno, una promessa da mantenere nonostante le circostanze più avverse, come la morte. Come spiegato in introduzione però, la specialità della casa è quella di creare sinfonie memorabili, ed è ciò che accade qui: nella seconda parte la voce passa in secondo piano lasciando spazio ad una sezione strumentale mozzafiato che ha come protagonisti batteria, violino, due chitarre ed elementi elettronici.

«Soon I’ll come around

Lost and never found

Waiting for my words

Seen but never heard

Buried underground

But I’ll keep coming»

2. Anything You Need

Sempre del disco “0”, Anything You Need ha una massiccia presenza di elementi elettronici, a scapito della pienezza musicale del pezzo precedente. Anche il testo è ridotto all’osso, nonostante ciò è la musica a parlare e ad immergere l’ascoltatore in un’atmosfera sognante, che va sempre più distorcendosi ed incupendosi.

 «Come in, come in, come in

Take anything you need

Anything you need»

3. Gosia

Gosia fa parte di “Once in a Long, Long While…” (2017), terzo album rilasciato dalla band, ed è una canzone totalmente diversa dalle due presentate precedentemente. La scena qui è tutta della malinconica e toccante voce di Karazija, che racconta di un amore perduto e del disperato tentativo di superarlo. Protagonisti del brano sono voce e chitarra acustica, senza i virtuosismi musicali tipici delle canzoni dei Low Roar.

«I can breathe

But I forget sometimes

I’m alive but I’m paralyzed»

Nonostante la chiusura del progetto, è stato annunciato che verrà pubblicato un sesto ed ultimo disco postumo, in lavorazione da prima della morte di Karazija, i fan avranno così un’ultima occasione per immergersi nelle suggestive atmosfere della band islandese.

Fonte immagine articolo “Canzoni dei Low Roar: 3 da ascoltare” – Wikimedia Commons

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