Cosa visitare a Valencia e dintorni: 4 posti consigliati

Cosa vedere a Valencia e dintorni: immagine del Museo de las Ciencias

Valencia è la terza città più popolosa del Regno di Spagna, contando quasi un milione di abitanti, ed è il capoluogo della provincia autonoma valenciana e della Comunità Autonoma Valenciana. Fondata nel II secolo a.C. dai Romani, la sua storia è variegata e caratterizzata dal passaggio e dalla conquista da parte di vari popoli: dopo la fondazione romana, venne conquistata dai Visigoti e dagli Arabi, per poi essere incorporata del nuovo Regno di Valencia da Giacomo I di Aragona, la cui figura è parte integrante della cultura della regione. In questo articolo vedremo, oltre alle principali attrazioni che la città ha da offrire, delle perle all’interno della provincia valenciana, raggiungibili in treno o in bus in meno di un’ora; ecco quindi cosa visitare a Valencia e dintorni:

Cosa visitare a Valencia

In un paio di giorni è possibile visitare le attrazioni principali della città, come il sito UNESCO della Loggia della Seta, il Museo de las Ciencias, la Plaça de l’Ajuntament e la Cattedrale della città. Estremamente consigliata una visita al Bioparco situato a nord-ovest del centro, raggiungibile in metro alla fermata Nou d’Octubre e proseguendo a piedi. È diviso in più zone ed è possibile ammirare scimmie, gorilla, babbuini, fenicotteri, giraffe e tigri.
Obbligatorio assaggiare l’horchata de chufa (orxata de xufa in valenciano), una dolce bevanda a base di zucchero e babbagigi, servita col classico fartón, un dolce glassato a forma di bastoncino allungato, che si inzuppa nell’horchata. Imprescindibile poi la paella valenciana, l’originale, fatta con pollo e coniglio (non con i frutti di mare!).

Castellón de la Plana

Castellón de la Plana si trova a circa 60km a nord della città di Valencia ed è raggiungibile in treno in circa un’ora. Capoluogo dell’omonima provincia, conta quasi duecentomila abitanti e affaccia sul mare, risorsa sfruttata dal porto e dalle spiagge della zona chiamata El Grau.
Castellón è così chiamata per il castello arabo situato nel Desierto de las Palmas vicino la città. Il re aragonese Giacomo I ha avuto un ruolo importante nella sua storia, donandole lo status di città e la capacità di autogovernarsi; l’università di Castellón è infatti intitolata a lui, ovvero Universidad Jaume I (detta anche Uji).
Tra le attrazioni principali vi sono il Parco Ribalta (dedicato al pittore Francisco Ribalta), la Concatedral de Santa Maria ed il suo campanile El Fadrí situati in Plaça Major ed il Museo de Bellas Artes.

Peñíscola

Peñíscola è un comune distante 70 km da Castellón e conta circa settemila abitanti, famoso per il Castello Templare e per il suo stupendo lungomare. Il Castello è considerato tra i meglio conservati di tutto l’Occidente; costruito dai Templari alla fine del XIV secolo, è stato la dimora di due papi: Benedetto XIII e Clemente VII. Luogo simbolo dello Scisma d’Occidente, oggi meta turistica principale della città e completamente visitabile, dalle stanze papali al parco dell’artiglieria. Oltre alla zona del castello è estremamente consigliato passare almeno una mezza giornata sulle spiagge della città e fare un bagno nelle sue acque cristalline; prima del bagno, obbligatorio provare uno dei piatti tipici valenciani, lo all i pebre, uno stufato a base di anguilla o polpo.

Benicàssim

Anche Benicàssim si trova a nord di Castellón, più vicino rispetto a Peñíscola, ed è raggiungibile in treno o bus in circa un quarto d’ora. Qui è possibile rilassarsi godendo delle stupende spiagge di sabbia bianca, tutte di proprietà pubblica e libere, magari fermandosi vicino la Torre San Vicente. Da visitare anche le rovine del Castillo de Montornés, una costruzione romana del X secolo eretta come difesa contro i Mori. Altamente consigliato l’affitto di una bici per percorrere la Via Verde del Mar, un percorso pedonale/ciclabile che va da Benicàssim ad Oropesa, attraversando la Sierra de Oropesa.

Queste sono state le nostre scelte riguardo cosa visitare a Valencia e dintorni, vi abbiamo convinto?

Fonte immagine: Freepik

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