Smart agili felici di Chiara Bisconti | Recensione

Smart agili felici di Chiara Bisconti

Chiara Bisconti è nata a Novara nel 1966. Ha frequentato prima le scuole sperimentali milanesi, poi il Collegio delle Fanciulle scegliendo l’indirizzo liceale linguistico, infine l’Università Bocconi. Post laurea, comincia a lavorare per la Nestlé, multinazionale svizzera in cui si occupa per circa otto anni di trade marketing e di vendita. In seguito, intraprende il ruolo di consulente per le risorse umane e quello di assessora per il benessere e la qualità della vita presso il Comune di Milano. Madre di tre figli, ha iniziato a sperimentare il lavoro agile sin dagli anni Duemila. Dalla sua esperienza e passione e dalla convinzione che questa modalità di lavoro sia il futuro, è nato Smart agili felici.

Smart agili felici di Chiara Bisconti è un saggio in cui l’autrice racconta al lettore le proprie esperienze nel mondo del lavoro.  Costretta da due figli piccoli, un divorzio improvviso e due lutti importanti avvenuti nello stesso anno a lasciare l’azienda in cui lavorava, comincia a riflettere sul significato del tempo nella sua vita.

“È stato lo scontro violento del mio tempo privato con il tempo unico, rigido e assoluto dell’azienda a rendere evidente ai miei occhi che la soluzione andava cercata proprio in quel contrasto. Che l’elemento chiave su cui provare a ragionare in modo diverso era il tempo”. […]

L’autrice sostiene appunto che la sua storia personale le ha insegnato che il lavoro agile è un viaggio. Un viaggio che parte dai bisogni dei singoli, attraversa le organizzazioni, si riversa sulle comunità, sulla condizione delle donne, sulle città e infine sull’intero paese.

“Mettendo in discussione il rapporto tra lavoro, tempo, spazio, ci accorgiamo che stiamo facendo un viaggio dentro noi stessi. Dentro i meccanismi più profondi delle nostre relazioni umane”. […]

Smart agili felici di Chiara Bisconti

Smart working è il corrispettivo inglese di lavoro agile ed il significato è lo stesso e sottintende, per questo, lavorare in maniera diversa rispetto al metodo tradizionale di concepire il lavoro, quel metodo che vede il singolo individuo in ufficio tutti i giorni dalle 9 alle 18. Lo smart working, per l’autrice, è la modalità di lavoro del futuro, poiché mette al centro libertà individuale, libera il nostro tempo e dunque ci rende felici. In questo modo, lavorando felicemente, è possibile rendere le organizzazioni più profittevoli, creare benefici per la comunità, migliorare le città e il paese.

“Crediamo che la felicità debba essere messa al centro dei nostri pensieri, della comparire nei programmi politici così come nei documenti strategici delle aziende. Debba essere messa in agenda. La ricerca della felicità muove le persone e solo se le persone si muovono, le cose cambiano ed evolvono”. […]

Lettura interessante, intensa, piacevole, scorrevole. Molteplici nozioni da assimilare, svariati suggerimenti da cui prendere spunto nella quotidianità. Alla base della vita c’è la felicità e se la felicità può viaggiare di pari passo con il lavoro che si svolge si può aspirare al raggiungimento di una collettività maggiormente operativa, soddisfatta, felice, poiché la felicità individuale e la felicità collettiva sono due facce della stessa medaglia.

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