Telecinesi: spostare gli oggetti con la forza del pensiero

Telecinesi: spostare gli oggetti con la forza del pensiero

La telecinesi è una manifestazione paranormale prodotta da un essere vivente che gli permette di influenzare l’ambiente circostante manipolando gli oggetti inanimati.

Telecinesi e psicocinesi: come manipolare l’ambiente circostante

“Vieni, vieni, vieni”. Sicuramente ricordiamo la scena di Massimo Troisi che nel film “Ricomincio da Tre” (1981) cerca di attrarre a lui un vaso su un piedistallo, senza toccarlo. La sorella gli si avvicina e contesta: “Pensavo si chiamasse solo col pensiero”. E lui: “Io invece lo chiamo anche con le parole. Capace che se sente chiamà se convince di più”.

Una simpatica scena che racconta il fenomeno della telecinesi, la capacità di influenzare l’ambiente circostante tramite una forza invisibile. Chiaramente si tratta di un fenomeno non riconosciuto dalla scienza e che usa tecniche non scientifiche per manipolare gli oggetti inanimati.

Il termine telecinesi venne coniato nel 1890 da Frederic William Henry Myers, fondatore della Society for Psychical Research. 
La parola viene dal greco τῆλε “lontano” e κίνησις “movimento”, quindi “muovere da lontano“, dal significato auto-esplicativo. Spesso quando si parla di psicocinesi ci si riferisce alla capacità di spostare oggetti con il pensiero, mentre questa è la definizione di telecinesi. La psicocinesi coinvolge diversi tipi di manipolazione della materia inanimata. Questa parola lega l’origine del fenomeno alla psiche, l’anima.

Secondo i parapsicologi esisterebbero quindi diverse forme di manifestazione di psicocinesi, raggruppabili in due categorie:

  • Macro-Psicocinesi, che interessa fatti che possono essere verificati ad occhio nudo, come la lievitazione, lo spostamento di un oggetto.
  • Micro-Psicocinesi, che riguarda fenomeni non direttamente osservabili, ma misurabili con degli strumenti tecnici (ad esempio deboli innalzamenti o abbassamenti della temperatura o fenomeni con campi magnetici)

Su macro-scala l’azione è quella di spostare, sollevare, agitare, piegare, deformare, spezzare oggetti (molto comune è l’esempio della forchetta piegata). Ma abbiamo anche manifestazioni che riguardano le materie prime, chiamate idrocinesi, geocinesi, aerocinesi.

Su micro-scala l’azione della telecinesi riguarda l’alterazione delle vibrazioni atomiche e del livello energetico degli atomi. Rientrano in questo gruppo la facoltà di controllare la temperatura, l’elettricità, la luce o i campi magnetici.

Esiste anche la manipolazione di oggetti viventi: si parla di biocinesi quando l’azione dell’uomo agisce sulla materia organica.

Possibili interpretazioni del fenomeno psicocinetico

Esistono tante interpretazioni di questo ipotetico fenomeno, da parte di chi ci crede. Da un punto di vista spiritico, si verificano fenomeni psicocinetici quando un’entità prende possesso di un medium in determinate circostanze, come durante una seduta spiritica. Secondo la parapsicologia, invece, la psicocinesi è una manifestazione delle energie mentali possedute dal medium.

Ad oggi nessun esperimento, svolto in condizioni controllate, ha mai dimostrato l’esistenza della psicocinesi e per questo motivo si tratta di un fenomeno non riconosciuto in termini scientifici. Sono stati condotti studi militari per esplorare il fenomeno e il risultato è che non si tratta né di una facoltà innata né allenabile.

Una possibile interpretazione potrebbe essere quella che le onde cerebrali del nostro cervello producono attività elettriche e, teoricamente, imparando a gestirle e controllarle, sarebbe anche possibile spostare gli oggetti agendo a distanza.

Nel film Matrix (1999) assistiamo ad un altro tipo di spiegazione. Nella scena in cui un bambino insegna a Neo a piegare un cucchiaio con la sua mente, il bambino afferma: “Non cercare di piegare il cucchiaio, è impossibile. Cerca invece di fare l’unica cosa saggia: giungere alla verità! Il cucchiaio non esiste. E allora ti accorgerai che non è il cucchiaio a piegarsi ma sei tu stesso!”. La realtà è solo informazione, come un codice che può essere manipolato. Prima bisogna capire che non esiste alcun cucchiaio, poi che i pensieri possono controllare le informazioni che sono alla base della realtà. E solo dopo possiamo piegare il cucchiaio.

La tecnologia come forma di psicocinesi

In realtà tutti i giorni noi manipoliamo gli oggetti a distanza, ad esempio aprendo un cancello automatico con un telecomando.

Nel 2012, un team ha pubblicato su Nature un lavoro che descrive l’uso riuscito di BCI in individui paralizzati: sue persone sono state in grado di usare la mente per muovere un braccio robotico. Si tratta solo di un esempio di Brain-Computer Interface (BCI) utilizzati per la riabilitazione motoria e cognitiva.

Molto più noto è il recente video in cui Elon Musk ha parlato della presenza di una scimmia nei laboratori di Neuralink che, grazie ad un chip celebrale impiantato nel suo cervello, può giocare a ping pong con la mente.

Per azionare dei meccanismi solo con la forza del pensiero dobbiamo aspettare ancora qualche anno. Intanto, possiamo interpretare come fenomeno di telecinesi le azioni che la tecnologia – non la magia – rende possibili nella vita dell’uomo, azioni di routine che ci sembrano del tutto normali ma che ci abilitano a manipolare gli oggetti inanimati tramite sensori o anche cliccando un pulsante.

Curiosità: Tra i personaggi famosi che si sono interessati di psicocinesi e telecinesi ricordiamo l’alchimista italiano Raimondo di Sangro.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Federica Grimaldi

Ventenne appassionata di arte e letteratura. Entra a far parte del team di Eroica per dedicarsi alla stimolante attività della scrittura.

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