Il termine subliminale è composto dalle parole latine sub, che significa sotto, e limen, che ha il significato di soglia. Se associato al termine messaggio, messaggio subliminale, che fa riferimento a quella serie di informazioni che vengono assorbite, il più delle volte inconsciamente, dal cervello, sia mentre guardiamo un film o uno spot pubblicitario, oppure quando ascoltiamo una canzone. Questo tipo di messaggi sono generalmente occulti ed occupano un ruolo molto importante, ad esempio, nelle pubblicità: il logo di Amazon, ha una freccia che collega la A con la Z, come a dire che sul sito si può trovare di tutto, dalla A alla Z; il logo della Toyota, una marca giapponese di auto, al suo interno, presenta tutte le lettere che compongono il nome Toyota; la F del logo di Facebook, secondo molti, rappresenterebbe una persona con la testa piegata ad osservare il cellulare. Insomma, questo tipo di messaggi subliminali sono delle vere e proprie trovate pubblicitarie, in genere realizzate per catturare l’attenzione dei consumatori verso un prodotto, o semplicemente poiché permettono alle aziende di far parlare di sé. I messaggi subliminali nelle canzoni, invece, spesso veicolano determinati tipi di messaggi bizzarri, inquietanti ed alcune volte anche incomprensibili. In questo articolo parleremo di alcuni artisti e dell’uso che hanno fatto dei messaggi subliminali nelle loro canzoni.
Eminem
Il rapper Eminem, soprannominato Slim Shady, ha fatto spesso uso dei messaggi subliminali nelle canzoni da lui scritte. In una delle sue canzoni più celebri, My Name Is del 1999, il ritornello recita: «Hi, my name is, what? My name is, who? My name is, chka-chka, Slim Shady Hi, my name is, huh? My name is, what? My name is, chka-chka, Slim Shady». Sostanzialmente, quello che il rapper sta chiedendo all’ascoltatore é «Come mi chiamo? Qual è il mio nome?…» e, se riproduciamo la canzone al contrario, sarà lui stesso a dare la risposta: «It is Slim, It’s Eminem…». Inoltre, nella stessa canzone, prima del terzo ritornello, egli pronuncia una parola incomprensibile che, se ascoltata al contrario, diventa Asshole, cioè stronzo.
Queen
Anche i Queen sono stati accusati di utilizzare messaggi subliminali nelle canzoni che hanno scritto. La celebre canzone dei Queen, Another One Bites the Dust, è stata oggetto di una controversie legate ai messaggi subliminali che la canzone conterrebbe: nello specifico, il ritornello ripete per diverse volte la frase «Another one bites the dust» e, se ascoltato al contrario, Freddie Mercury pronuncerebbe la frase «It’s fun to smoke marijuana», cioè «è divertente fumare marijuana». In questo caso, molti pensano sia solo una coincidenza: la pronuncia, infatti, non è così limpida e pulita come nel caso della canzone precedente di Eminem.
Beatles
I messaggi subliminali nella canzoni dei Beatles abbondano: il gruppo è stato molte volte accusato di satanismo e necrofilia. Il disco numero 9, Revolution9 inizia con la ripetizione della stessa frase, «Number Nine», per ben 9 volte, e, a primo impatto, può sembrare tranquillamente un riferimento al numero del disco. Anche in questo caso, molti curiosi hanno riprodotto quella stessa frase ascoltata per nove volte al contrario, e la presunta trascrizione che ne verrebbe fuori, sembra inneggiare alla necrofilia, ossia la parafilia per i morti: «turn me on, dead man», tradotto «eccitami, uomo morto».
Tiziano Ferro
È anche possibile trovare messaggi subliminali nelle canzoni italiane. Nella canzone di Tiziano Ferro chiamata Indietro, sembra esserci un riferimento alla figura di Satana: se riprodotta al contrario, la strofa che recita «…non mi è possibile, no, non rivederti più, se lontana non sei stata mai…», sarebbe «… ah, grazie Satana, lui mi tiene libero». In questo caso, più che un’azione voluta, la riproduzione di quei suoni sembra essere molto casuale. Anche se, per ironia della sorte, il titolo della canzone è parecchio controverso se teniamo conto di questa storia. La canzone di Tiziano Ferro a cui abbiamo fato riferimento, ha probabilmente poco a che fare con temi come il satanismo: quei suoni che ascoltiamo sono sicuramente frutto di una casualità o di una coincidenza.
Led Zeppelin
Vi sono delle canzoni create, ad esempio, dal celebre gruppo chiamato Led Zeppelin, che sono veramente enigmatiche. Anche loro farebbero ampio utilizzo dei messaggi subliminali nelle canzoni che hanno pubblicato.
Il primo dei due casi che analizziamo, riguarda Over the hills and far away, in cui gli artisti sembrano inneggiare a Satana. Riproducendo al contrario le seguenti frasi della canzone, avremo un elogio a quelli che loro definiscono il vero signore: «…Many is a word that only leaves you guessing about a thing you really ought to know, oh, oh, oh..,» diventa « …we’re not really rich, It’s all for Satan, Satan’s really lord, yes we will always stay in him…», «noi non siamo veramente ricchi, è tutto per Satana, Satana è il vero signore, sì, noi saremo per sempre con lui…». Nonostante Jimmy Page, uno dei maggiori leader del gruppo, abbia ammesso pubblicamente di essere affascinato dalle idee di Aleister Crowley, l’inventore del satanismo moderno, ha sempre negato qualsiasi accusa proveniente dalla stampa.
Quando parliamo di messaggi subliminali nelle canzoni, non possiamo non tener conto di Stairway to Heaven che è, personalmente, la migliore canzone rock di tutti i tempi. Essa è stata oggetto della stessa controversia, forse quella più famosa ma anche più evidente di tutte quelle che abbiamo appena citato. La canzone, il cui titolo può essere tradotto come “Scalinata verso il Paradiso”, è particolarmente mistica, non si riesce bene a capire di cosa tratti realmente: alcune parti sembrano parlare di mondi mistici, utilizzando termini come piper, il pifferaio, «…the piper’s calling you to join him…», «…il pifferaio ti sta chiamando per unirti a lui…» ; altre sembrano essere no sense, «There’s a lady who’s sure, all that glitters is gold and she’s buying a stairway to heaven», « c’è una ragazza sicura del fatto che tutto ciò che luccica è oro, e acquista una scala verso il paradiso»; oppure frasi occulte del tipo «And as we wind on down the road, our shadows [are] taller then our souls», «E nel momento in cui ci precipitiamo in strada, le nostre ombre [diventano] più lunghe delle nostre anime». Insomma, la canzone non è sempre chiara e pienamente comprensibile; non si capisce bene di cosa parli ed è molto enigmatica.
C’è una parte che, però, è quella più controversa, oggetto di dibattito tra coloro che la definiscono tutta una casualità, ed altri che sostengono che, per la lunghezza delle frasi prese in analisi, per la chiarezza delle parole pronunciate e per le questioni extra musicali che hanno coinvolto la band, fanno pensare a tutto tranne che a delle coincidenze. Nella penultima strofa prima dell’assolo di chitarra, vi è una parte del testo che recita: «If there’s a bustle in your hedgerow, don’t be alarmed now it’s just a spring clean for the May Queen. Yes, there are two paths you can go by, but in the long run there still time to change the road you’re on». Pensando al titolo, possiamo immaginare il significato di questa parte della canzone se riprodotta al contrario: «Oh here’s my sweet Satan, the one little path won’t make me sad, whose power is saint… he’ll give growth giving you six-six-six… a little tool shed he’ll make us suffer sadly», «Oh ecco il mio dolce Satana, [la cui] unica piccola via non mi renderà triste, il cui potere è sacro… egli [ti] darà forza dandoti il 666… [in] una piccola baracca di attrezzi ci farà soffrire tristemente».
Ascoltando questa parte in reverse, non possiamo far altro che ripensare a quella specifica strofa nel testo, in cui viene detto che «sometimes words have two meanings», «a volte le parole hanno un doppio siginificato». Nonostante il fatto che Page, ed in generale l’intero gruppo, abbia preso le distanze dal satanismo, ci risulta molto difficile pensare che ciò che abbiamo elencato sia frutto di una mera causalità.
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