DanTe-danze di terra: quando la danza incontra la storia

DanTe-danze di terra

Quando la danza va a ritmo con la storia:  DanTe-danze di terra  alla Camera dei Deputati, un’emozione che si balla tra Roma e Sardegna

Il progetto “DanTe–danze di Terra”, promosso dal Centro Regionale Danza Lazio (CRDL), porta una ventata di novità nel panorama culturale italiano. L’idea è quella di mettere in dialogo la danza contemporanea con il patrimonio storico del Bel Paese, creando un viaggio in grado di fondere tempo e spazio, atto a ricreare – senza restrizioni di sorta – il peregrinare dantesco del sommo poeta nella sua Divina CommediaAlla Camera dei Deputati, il 16 maggio del 2025, è stato presentato questo progetto che punta a valorizzare luoghi importanti del Lazio e della Sardegna attraverso la danza, offrendo esperienze artistiche degne di nota e dando spazio a giovani talenti in cerca di rivalsa.

DanTe, un viaggio, due strade

“DanTe–danze di Terra” si articola in due percorsi: il Festival Internazionale “Dancing Histor(y)ies” e la produzione originale “Pellegrinaggi: passi nella fede”. Entrambi partono dal presupposto di dare nuovo spolvero a un’arte che non sempre riceve lo spazio che merita all’interno del territorio nazionale e che invece meriterebbe maggiori celebrazioni, vista anche l’importanza ricoperta nel mondo dalla danza nostrana. L’amore per la danza, ma ancor prima per le arti in generale, è ciò che ha mosso la realizzazione di entrambi i progetti, pur con le dovute sfumature di differenze tra gli stessi. Volendo andare più nello specifico, potrebbe essere opportuno fornire una sorta di teaser trailer scritto di quello che vedremo nelle prossime settimane, cercando di delineare – se pur in modo sommario – cosa propongono di fare più in concreto questi due progetti.

DanTe-danze di terra: “Dancing Histor(y)ies”

Immaginate la danza come una sorta di archeologia dell’anima, che si avventura tra le pieghe del passato per trovare le proprie radici. Ecco, “Dancing Histor(y)ies” è un po’ questo: un festival che usa il linguaggio del corpo per far dialogare il passato con il presente. Non si tratta solo di mettere in scena spettacoli in luoghi dal forte impatto evocativo, quanto di creare un vero e proprio scambio tra culture, coinvolgendo artisti, istituzioni e le stesse persone che vivono quei luoghi. Compagnie provenienti da Polonia, Bulgaria, Svezia e Repubblica Ceca porteranno la loro visione contemporanea a Castel Sant’Angelo a Roma e nelle Aree Archeologiche di Nora e Barumini in Sardegna, in un mix di stili e suggestioni.. Il Festival Internazionale “Dancing Histor(y)ies” nasce dall’esperienza di una rete di istituzioni europee e mette in contatto artisti e comunità locali per valorizzare i siti del patrimonio culturale attraverso spettacoli dal vivo. Compagnie da tutta Europa, come il Polish Dance Theatre (Polonia), il Derida Dance Center (Bulgaria), ilDance (Svezia) e 420PEOPLE (Repubblica Ceca), si esibiranno a Castel Sant’Angelo a Roma (il 20 e 21 maggio) e nelle Aree Archeologiche di Nora e Barumini in Sardegna (dal 3 al 17 agosto).

DanTe-danze di terra: “Pellegrinaggi: passi nella fede”

“Pellegrinaggi: passi nella fede”, dal canto suo, è un viaggio più intimo, atto a scandagliare il proprio paesaggio interiore attraverso il movimento dei corpi. Come se il corpo stesso diventasse uno strumento per dare forma alle domande più profonde dell’esistenza: la speranza che ci anima nell’andare avanti, la fede che ci guida, il desiderio di pace che ci unisce come esseri umani. “Pellegrinaggi: passi nella fede”, celebra la speranza e la riconciliazione attraverso la danza. Nato per il Giubileo, è diventato, nel frattempo, un omaggio a Papa Francesco e un’occasione per riflettere su temi come il dialogo interreligioso, la pace e la solidarietà, oltre che per accogliere il nuovo Papa, Leone XIV. A Castel Sant’Angelo (il 17 maggio per la Notte dei Musei), Piazza del Popolo di Pula (il 9 agosto) e nell’Area Archeologica di Nora (il 10 agosto) si esibiranno artisti come il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, il Balletto di Roma e Mvula Sungani Physical Dance, insieme al CRDL Lab e altre compagnie.

DanTe, danzare per vivere

Per concludere, ciò che trasuda dalla conferenza appena andata in scena alla Camera dei Deputati, per presentare DanTe-danze di terra, è l’amore incondizionato per la danza, un amore mai vano o privo di significato, per chi crede fermamente che una serie di movimenti apparentemente relegati soltanto a una dimensione meramente umana abbiano molto più a che fare con qualcosa tutt’altro che terrena.
 
 

Fonte immagine in evidenza: foto estratta dalla cartella stampa data in concessione ai giornalisti presenti alla conferenza stampa

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