Storia e funzioni del Parlamento – l’istituzione bicamerale italiana

Storia e funzioni del Parlamento - l’istituzione bicamerale italiana

Conoscere la storia e le funzioni del Parlamento italiano, l’istituzione costituzionale a cui è attribuito l’esercizio della funzione legislativa del nostro Paese, è importante. L’articolo 55 della Costituzione dispone che il Parlamento italiano si compone di due organi: la Camera dei deputati, costituita da 400 membri, ed il Senato della Repubblica, costituito da 200 membri, ai quali la Costituzione assegna identici poteri, in virtù del principio del bicameralismo paritario, che prevede l’esercizio del potere legislativo esercitato dalle due camere rappresentative legislative. Ai 600 parlamentari totali devono, poi, essere aggiunti i 5 senatori a vita nominati per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Deputati e senatori vengono eletti a suffragio universale dai cittadini maggiorenni mentre i senatori a vita sono nominati direttamente dal Presidente della Repubblica. L’incarico attribuito alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica ha una durata di cinque anni, a meno che il Presidente della Repubblica non decida di procedere allo scioglimento anticipato, potere conferitogli dalla Costituzione, per entrambi o anche per uno solo dei due organi. Quando sono chiamati a riunirsi in seduta comune, le riunioni di deputati e senatori hanno luogo a Palazzo Montecitorio

Storia del Parlamento italiano

Prima di procedere all’indagine delle sue funzioni principali, esaminiamo innanzitutto la storia del Parlamento italiano. Nel 1861, anno in cui fu sancita l’unificazione d’Italia, il primo Parlamento nazionale era quello disciplinato dalle regole fissate Statuto Albertino istituito nel 1848, il quale venne esteso a tutto il Paese. Il Parlamento del Regno d’Italia era formato anch’esso da due Camere, la Camera dei Deputati e il Senato; tuttavia, mentre la Camera era eletta a suffragio ristretto, il Senato era un organo nominato dal Re. Tra alti e bassi, l’architettura istituzionale del Regno d’Italia si mantenne fino a quando la Camera dei deputati fu sostituita dalla Camera dei fasci e delle corporazioni durante il periodo fascista. Nel periodo della transizione costituzionale, immediatamente successivo al secondo dopoguerra, la funzione legislativa fu attribuita ad un’assemblea non elettiva, la Consulta nazionale, che rimase in carica dal settembre del 1945 al giugno del 1946. Questa si riunì per la prima volta in seduta plenaria il 25 settembre 1945 e concluse i suoi lavori alla vigilia delle elezioni attraverso cui si sarebbero dovuti nominare i membri dell’Assemblea Costituente e attraverso cui si sarebbe dovuto decidere che forma di governo conferire alla nazione dopo gli orrori vissuti durante la guerra. Nel referendum in cui gli italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica, a sputarla sarà proprio la forma di governo repubblicana, la cui vittoria determinerà l’entrata in vigore della Costituzione attualmente in atto nel nostro Paese e delle nuove Camere del parlamento repubblicano.

Funzioni dell’istituzione costituzionale

Il Parlamento, ovvero l’organo che rappresenta l’espressione più significativa della sovranità popolare, è svolge tre funzioni essenziali:

  • rappresenta la volontà sovrana del popolo, espressa in libere elezioni;
  • esercita il potere legislativo mediante il dibattito e l’autorizzazione della promulgazione di leggi ordinarie e di leggi costituzionali e di revisione costituzionale;
  • controlla in modo continuativo l’operato del governo attraverso gli strumenti dell’interrogazione parlamentare e dell’interpellanza parlamentare: le prime sono domande che i parlamentari rivolgono ai rappresentati di Governo per ottenere informazioni inerenti a fatti specifici, i secondi sono quesiti che attraverso cui deputati e senatori sollecitano chiarimenti sui motivi che hanno spinto il Governo ad agire in una determinata maniera.

La Costituzione prevede inoltre che le Camere si riuniscano congiuntamente in seduta comune, presieduta dal Presidente della Camera dei deputati, per esercitare specifiche funzioni:

  • l’elezione del Presidente della Repubblica, alla quale partecipano anche i delegati regionali, secondo quanto stabilito dall’articolo 83 della Costituzione;
  • la messa in stato d’accusa dello stesso Presidente per i reati di alto tradimento o di attentato alla Costituzione (art. 90);
  • la ricezione del giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione da parte del Capo dello Stato, condizione indispensabile affinché questi possa assumere le sue funzioni (art. 91);
  • l’elezione di un terzo dei giudici costituzionali (art. 135), nonché di un terzo dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura (art. 104).

Storia e funzioni del Parlamento, in conclusione

Il Parlamento, dunque, rappresenta uno degli organi più importanti dei sistemi politici democratici, in quanto dà alla comunità, di cui si fa portavoce, la possibilità di esprimere la propria volontà in termini politici e sociali.

Fonte immagine: Wikipedia

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