Rappresentazione LGBTQ+ in Heartstopper: perché è ben riuscita?

Rappresentazione LGBTQ+ in Heartstopper: perché è ben riuscita?

Negli ultimi decenni si è assistito a un notevole aumento delle rappresentazioni queer all’interno dei media, complice la necessità di normalizzare l’esistenza di orientamenti sessuali e identità di genere che ricadono al di fuori dell’eterocisnormatività. Tra queste, Heartstopper, graphic novel di Alice Oseman poi divenuta una serie tv targata Netflix, si è distinta agli occhi del pubblico grazie alla sua rappresentazione autentica, delicata e soprattutto lontana anni luce dai classici stereotipi spesso riservati ai personaggi queer nei media. Ma cos’è che permette di considerare la rappresentazione LGBTQ+ in Heartstopper ben riuscita?

Una rappresentazione realistica della quotidianità

Sebbene molte rappresentazioni facciano un lavoro abbastanza buono nel mettere in scena situazioni che le persone queer si trovano a vivere quotidianamente, poche sono in grado di fare un passo in più e creare delle narrative che vadano oltre il dolore e la difficoltà. Sia chiaro, mostrare i problemi a cui una persona queer va incontro durante la propria vita è sicuramente necessario per insegnare l’empatia, la comprensione e il rispetto, specialmente a quella fetta di pubblico che non vive tali esperienze sulla propria pelle. Tuttavia, è ugualmente importante e necessario creare delle rappresentazioni in grado di mostrare che essere queer non significa solo soffrire, non riuscire ad accettarsi ed essere soli. La comunità LGBTQ+ ha bisogno anche di rappresentazioni positive che mostrino quanto sia bello e naturale essere fieri della propria identità e vivere autenticamente la vita. La rappresentazione LGBTQ+ in Heartstopper riesce a mostrare proprio questo: i personaggi vivono le loro esperienze adolescenziali come qualunque altro ragazzo della loro età, senza alcun tipo di eccessiva drammatizzazione legata alla loro identità queer. Nonostante si parli anche delle difficoltà legate al bullismo e all’accettazione di sé, la tematica è sempre affrontata in maniera delicata e senza mai fare in modo che questa diventi l’unico tratto distintivo dei personaggi.

Diversità delle identità LGBTQ+ in Heartstopper

Un altro punto di forza in Heartstopper è la capacità di rappresentare un’ampia varietà di identità appartenenti allo spettro LGBTQ+ e di farlo senza cadere in stereotipi e cliché. Ciò è molto importante per due motivi: innanzitutto evidenzia come l’esperienza queer può essere diversa da persona a persona, sfuggendo, come dicevamo prima, alla sola narrativa del dolore e dando speranza agli spettatori; in secondo luogo, non è da sottovalutare la capacità che ciò ha di dare visibilità alle persone queer, in un panorama televisivo in cui spesso la rappresentazione LGBTQ+ è ridotta alla sola presenza di uomini cisgender omosessuali. Il protagonista di Heartstopper non è solo Charlie, con la sua tenera storia d’amore adolescenziale e le difficoltà personali, ma è l’intero gruppo di amici di cui fa parte: un gruppo che si consolida sempre più, stagione dopo stagione, creando un safe space in cui non solo i personaggi, ma anche il pubblico queer possa sentirsi amato, visto e rappresentato. Si respira un clima di affetto e accettazione, in cui riaffermare la propria identità queer non diventa qualcosa di spaventoso, bensì un motivo di orgoglio e autenticità.

Considerazioni finali

Heartstopper dimostra che è possibile creare delle rappresentazioni LGBTQ+ realistiche mantenendo un clima di positività, e sottolinea come lo scopo di un prodotto a tematica queer non debba essere esclusivamente quello di educare il pubblico meno esposto a tali tematiche, ma anche quello di creare delle rappresentazioni in grado di donare visibilità e speranza alle persone queer che ne hanno bisogno, giovani o adulte che siano. Con la sua innocenza e autenticità, Heartstopper racconta una storia di cui si sente profondamente bisogno in un clima globale in cui la lotta per i diritti sembra essere entrata in una fase di stallo.

Fonte immagine: canale YouTube ufficiale di Netflix

Altri articoli da non perdere
Caracas di Marco D’Amore: un viaggio da Napoli al mondo intero
Caracas Marco D'Amore

Caracas è la consacrazione di Marco D'Amore nel doppio ruolo di attore e regista. Caracas è un pugno nello stomaco Scopri di più

K-drama con Wi Ha-joon: 3 da non perdere
k-drama di Wi Ha-joon

L'attore sudcoreano Wi Ha-joon è noto in tutto il mondo per aver interpretato il poliziotto  sotto copertura Hwang Jun-ho nella Scopri di più

Chi è Courteney Cox: il successo dopo la sitcom Friends
Chi è Courteney Cox: il successo dopo la sitcom Friends

Nata a Birmingham, in Alabama, il 15 giugno 1964, Courteney Cox cresce in una famiglia benestante e studia interior design Scopri di più

Napoli – New York | Recensione del film di Salvatores
Napoli - New York

Napoli – New York è un film drammatico del 2024, disponibile nelle sale italiane dal 21 novembre, distribuito da 01 Scopri di più

Il coraggio della verità – The Hate U Give, un film di George Tillman Jr
Il coraggio della verità – The Hate U Give, un film di George Tillman Jr

In programmazione nei nostri cinema, Il coraggio della verità – The Hate U Give, è l’ultimo film diretto dal produttore, Scopri di più

Le 10 migliori interpretazioni nei biopic, quali sono?
Le 10 migliori interpretazioni nei biopic

Le interpretazioni nei biopic sono per natura estremamente complesse perché prevedono la totale immedesimazione psicofisica di una persona realmente esistita. Scopri di più

A proposito di Esposito Vittorio

Vedi tutti gli articoli di Esposito Vittorio

Commenta