Samuel L Jackson: attore afroamericano tra pulp e fury

Samuel L Jackson

Samuel L Jackson (all’anagrafe Samuel Leroy Jackson) è un attore, produttore cinematografico e televisivo afroamericano. Dopo essere stato coinvolto nel movimento per i diritti civili, si dedicò alla recitazione teatrale al Morehouse College e successivamente al cinema. Ebbe diversi piccoli ruoli prima di incontrare i suoi mentori: Morgan Freeman e il regista Spike Lee.

L’esordio:

Nel 1991, dopo aver ottenuto elogi dalla critica per il suo ruolo in Jungle Fever di Spike Lee, Samuel L Jackson iniziò ad apparire in piccoli ruoli, ma la sua ascesa al successo cominciò nel 1994 quando l’attore afroamericano fu scelto da Quentin Tarantino per interpretare Jules Winnfield in Pulp Fiction, per la cui performance ha ricevuto numerose nomination e elogi dalla critica.

Le origini:

Samuel L Jackson è nato a Washington, D.C., nel 1948. Crebbe come figlio unico a Chattanooga, Tennessee, con sua madre, Elizabeth Jackson (che era operaia in una fabbrica e successivamente acquirente di forniture) e con i suoi nonni materni e famiglia allargata. Suo padre viveva lontano dalla famiglia, a Kansas City, Missouri e in seguito morì per alcolismo; Jackson aveva incontrato suo padre solo due volte durante la sua vita. Samuel L Jackson ha frequentato diverse scuole segregate e si è diplomato alla Riverside High School a Chattanooga. Quando Jackson scoprì l’interesse per la recitazione cambiò la sua materia di studi. Prima di laurearsi nel 1972, contribuì alla fondazione del “Just Us Theatre”.

L’attivismo politico:

Dopo l’assassinio di Martin Luther King Jr. nel 1968, a vent’anni, partecipò al funerale ad Atlanta come uno degli inservienti. Jackson si recò poi a Memphis per unirsi a una marcia di protesta per i diritti civili. Nel 1969, Jackson e diversi altri studenti tennero in ostaggio alcuni membri del consiglio di amministrazione del Morehouse College, chiedendo alcune riforme nel curriculum e nella ‘governance’ della scuola. Il college alla fine accettò di cambiare la sua politica, ma Jackson fu accusato e condannato per detenzione illegale di armi, un reato di secondo grado, venendo quindi sospeso per due anni dal college a causa del suo precedente penale.

Il successo

Da quel momento in poi, Samuel L Jackson è apparso in oltre 100 film, tra cui Die Hard with a Vengeance, The 51st State, Unbreakable, Gli Incredibili e Black Snake Moan, oltre ad essere apparso nella trilogia prequel di Star Wars nel ruolo del maestro Jedi “Mace Windu”. Ha interpretato Nick Fury in Iron Man e Iron Man 2, ruolo che lo ha tenuto impegnato per ben nove film per il franchise del Marvel Cinematic Universe, insieme ad un’altra parte che l’ha visto protagonista nella serie Secret Invasion (2023). I suoi numerosi ruoli lo hanno reso uno degli attori più redditizi al botteghino; inoltre, egli ha vinto numerosi premi durante la sua carriera ed è stato ritratto in varie forme di media, tra cui film, serie televisive e canzoni. Nel 1980, Jackson ha sposato LaTanya Richardson, con cui ha avuto una figlia, Zoe.

Migliori performance di Samuel L Jackson

Le performance migliori di Samuel L Jackson sono indubbiamente quelle nei film di Tarantino, nel già citato Pulp Fiction (1994), Jackie Brown (1997), nel ruolo di Ordell Robbie, un trafficante di armi, Kill Bill: Volume 2 (2004), nel quale l’attore afroamericano appare in un breve ruolo non accreditato; ha anche recitato in Django Unchained (2012) nel ruolo del capo degli schiavi della piantagione di Calvin Candie (Leonardo Di Caprio). Indimenticabile è stata anche la sua performance in The Hateful Eight (2015), in cui l’attore interpreta il ruolo di Major Marquis Warren, un cacciatore di taglie afroamericano. È stato anche la voce narrante nel film Bastardi Senza Gloria (2009).
Altra grande interpretazione di Samuel L Jackson è sicuramente quella in Coach Carter (2005), film ispirato alla vera vita del coach di basket Ken Carter. In questa pellicola, Jackson abbraccia una dimensione più intima e profonda del suo talento recitativo, attraverso un personaggio quotidiano spinto da giusti principi, con cui è più facile immedesimarsi. Quello del coach Carter è un personaggio che sembra quasi stonare nella sua carriera, costellata di ruoli da antagonisti, personaggi scurrili, o comunque molto scuri e misteriosi.

Considerazioni

Samuel L Jackson non parla mai della sua abilità recitativa in termini esuberanti, quanto piuttosto in termini di uno strumento che lui mette in uso per riuscire ad intrattenere gli spettatori quanto più possibile e “mantenerli incollati alle sedie”. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, con la sua schiettezza ed espressività, egli dimostra un talento magistrale.

Fonte immagine: Wikipedia 

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