Il giardino dalle mille voci, il nuovo romanzo di Ewald Arenz

Ewald Arenz

Recensione de Il giardino dalle mille voci, il nuovo romanzo dello scrittore tedesco Ewald Arenz pubblicato da Garzanti editore.

Sally è una diciasettenne in perenne conflitto con il mondo. Un giorno fugge di casa e si ritrova nei pressi di una fattoria, dove viene accolta da Liss. Lei, molto più grande, accoglie Sally nella sua fattoria sperando che l’aiuti nei lavori agricoli, ma la ragazza si rifiuta. Tutto cambia quando Liss le mostra un giardino nascosto nella sua tenuta, dove coltiva rigogliosi alberi da frutto. Lì Sally imparerà a ritrovare sé stessa.

Il giardino dalle mille voci, recensione del libro di Ewald Arenz

Il giardino dalle mille voci, pubblicato in Italia da Garzanti, è il nuovo romanzo dello scrittore Ewald Arenz. Nato a Norimberga nel 1965 è laureato in Letteratura Inglese e Americana e insegna a Fürth, dove abita assieme alla famiglia. È autore di oltre 20 libri e tra tutti questi solo Il Profumo del cioccolato (2006) è stato tradotto in italiano.

Per quanto riguarda il romanzo protagonista di questa recensione Ewald Arenz scrive una storia di formazione, una delle tante in giro. Tutti noi siamo stati adolescenti e tutti noi abbiamo vissuto crisi esistenziali che soltanto quell’età di incertezze e di paura verso il mondo riesce a portare con sé. Difficilmente quindi ci saranno persone che non si identificheranno in Sally, una ragazza segnata nel profondo da cicatrici indelebili e che vorrebbe soltanto iniziare una nuova vita lontano da tutto ciò che la fa stare male.

A fare da contraltare, almeno all’inizio, c’è Liss: una donna adulta, misteriosa e che ha vissuto gran parte della sua vita sotto lo sguardo severo del padre e dei fratelli maschi. Tra le due c’è un rapporto fatto di silenzi che poi si scioglie quando capiranno che entrambe hanno bisogno l’una dell’altra.

Ma ne Il giardino delle mille voci c’è anche un terzo protagonista, che è quello che dà anche il titolo al romanzo: è, per l’appunto, l’immenso giardino che Liss tiene nascosto nella sua tenuta lontano da occhi indiscreti. Solo a Sally concede il lusso di potervi accedere e lì la ragazza si lascia catturare dai profumi di tutti i frutti che si trovano appesi agli enormi alberi. In questo scenario bucolico Sally sembra ritrovare la sua pace interiore, ma diventa anche l’occasione per Liss di aprire di più il suo cuore e di entrare in contatto con la sua amica.

La scrittura di Ewald Arenz è fluida e limpida, come ci si aspetterebbe da un romanzo come questo. Sono evocative le scene agricole che descrive, al punto che anche noi lettori riusciamo a sentire il profumo delle pere, dei fichi e di tutti i fiori che vengono descritti. Da notare anche come lo scrittore riesca a trattare con delicatezza argomenti molto difficili e dolorosi attraverso l’uso della tecnica introspettiva. Forse proprio questo punto potrebbe far desistere dal leggerlo a chi cerca una lettura più attiva e coinvolgente, ma piacerà sicuramente a chi cerca una storia in cui identificarsi e grazie alla quale, inevitabilmente, commuoversi.

Immagine in evidenza: Garzanti editore

Altri articoli da non perdere
Isola di Jacobsen, viaggio al Nord della Iperborea editore
Isola di Jacobsen, viaggio al Nord della Iperborea editore

Riappropriarsi dei ricordi della terra d’origine, dare un nome e una storia a tutto ciò che appartiene ad essa. È Scopri di più

Poker di donne di Edmondo Cipolli: quattro donne difficili da dimenticare
poker di donne

"Poker di donne. Storie di donne straordinarie e difficili da dimenticare" (edito da GmPress, luglio 2020) è il libro d'esordio Scopri di più

CriXion: intervista all’autore Antonio Perrone
criXion

Il romanzo breve criXion (Robin Edizioni, 2024, già recensito per Eroica Fenice) di Antonio Perrone è un libriccino composito, la Scopri di più

I titoli di coda di una vita insieme di Diego de Silva, la recensione
I titoli di coda di una vita insieme

I titoli di coda di una vita insieme dello scrittore Diego de Silva è un romanzo edito da Einaudi, uscito Scopri di più

Dove sei mondo bello? di Sally Rooney | Recensione
Dove sei, mondo bello? di Sally Rooney | Recensione

Dove sei, mondo bello? di Sally Rooney La scrittrice Sally Rooney, nata nel 1991 a Castlebar (Irlanda), con i suoi Scopri di più

La voglia di Elfriede Jelinek | Recensione
La voglia di Elfriede Jelinek | Recensione

La voglia di Elfriede Jelinek è un romanzo\racconto che lacera chiunque gli si approcci. Pubblicato nel 1989, la scrittrice austriaca, Scopri di più

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

Vedi tutti gli articoli di Ciro Gianluigi Barbato

Commenta