Il 13 Novembre 2022, alle ore 11:58 del mattino, arriva una chiamata al 911 dal 1122 King’s Road, una casa studentesca nei pressi dell’Università dell’Idaho, a Moscow. Al cellulare è una delle residenti proprio di quella abitazione, Dylan Mortensen; una delle due coinquiline sopravvissute quella notte, insieme a Bethany Funke. Dylan fa fatica a parlare, è provata, quasi delirante. Afferma di aver visto, quella notte, un uomo girovagare nella loro abitazione, lo descriverà poi come alto, dal fisico asciutto ma muscoloso, dalle sopracciglia folte, con indosso abiti neri ed un passamontagna. La ragazza spiega che dopo averlo visto, quella notte, si chiude in camera scioccata e tenta di contattare telefonicamente i suoi coinquilini ma senza ricevere alcuna risposta.
Il tragico ritrovamento e le vittime

Non sa cosa sia successo in casa, ha paura di essere esagerata, così chiama due suoi amici, colleghi universitari, per verificare la situazione: Hunter Johnson; e la sua fidanzata, Emily Alandt. Sarà proprio Hunter a scoprire quanto successo. Si reca al primo piano della casa, dove trova due, delle quattro vittime: Xana Kernodle, 20 anni; e il suo fidanzato, Ethan Chapin, 20 anni. Non dirà, però, alle altre cosa sta succedendo.
Arriva così, un’altra chiamata al 911, da parte di Hunter, che racconterà di aver trovato i due ragazzi, Xana ed Ethan, svenuti. Nel frattempo, però, mancano altre due coinquiline: Madison Mogen, 21 anni, e Kaylee Goncalves, 21 anni. Sarà poi la polizia a recarsi sul posto per verificare la situazione e ad attestare ben 4 omicidi presso l’abitazione di 1122 King’s Road, avvenuti quella notte tra le 4 e le 4:30 del mattino.
Emergerà, successivamente, che Kaylee Goncalves non era più residente in quell’abitazione da qualche mese, ma quella notte si trovava lì per prendere le sue ultime cose e per mostrare alla sua migliore amica, Madison, la sua nuova auto. Anche Ethan non era residente in quell’abitazione, ma decise di trascorrere la notte con la sua fidanzata Xana. Quanto a Xana, emergerà in seguito, che quella notte era sveglia ed ha ordinato, verso le 4 di mattina un pasto tramite DoorDash.
L’ondata mediatica e le teorie online
La vicenda, una volta diffusasi online, solleverà un polverone mediatico, che vedrà coinvolte tutte le persone vicine alle vittime. Tanti utenti online inizieranno a mettere in dubbio persino le due coinquiline sopravvissute, Dylan e Bethany, accusandole di essere complici.
La notizia diventerà virale soprattutto sulla piattaforma online TikTok, dove vari utenti iniziarono ad improvvisarsi criminologi, studiando l’interno della casa per ricostruire la vicenda e l’ordine degli omicidi; altri, invece, si chiedevano come mai, quella mattina del 13 Novembre 2022, la prima chiamata al 911 fosse arrivata così tardi.
Diversi amici delle vittime furono coinvolti nel mirino, diventando vittime di insulti online e di teorie improvvisate che li ritraevano colpevoli; per questo, la polizia decise temporaneamente di rilasciare sempre meno informazioni pubbliche possibili.
L’arresto di Bryan Kohberger

Il 30 dicembre 2022, viene fermato un colpevole, il cui nome è Bryan Kohberger, 28 anni, residente a Pullman, Washington; a circa 15 minuti d’auto dalla cittadina universitaria in Idaho; è uno studente di criminologia presso la Washington State University; viene arrestato a casa dei suoi genitori, ad Albrightsville.
Furono diversi gli elementi che condussero al suo arresto: la notte del 13 novembre 2022, un’auto bianca si aggirò più volte nei pressi dell’abitazione, tra le 3 e le 4 del mattino, che risulterà essere una Hyundai Elantra bianca, posseduta proprio da Kohberger; allo stesso tempo, quella notte, il telefono di Kohberger risulterà spento proprio durante l’ora degli omicidi; inoltre, il suo cellulare è già risultato, in passato, agganciato nei pressi di 1122 King’s Road, permettendo di presumere, quindi, che tenesse già le coinquiline d’occhio.
Inoltre, è stato trovato, accanto al letto di due vittime, Kaylee Goncalves e Maddie Mogen, il fodero del coltello utilizzato per gli omicidi, un coltello Ka-Bar, acquistato da Kohberger online, sulla piattaforma Amazon. Sul bottone di chiusura del fodero è stato trovato un profilo di DNA maschile, che è poi stato collegato, tramite un confronto genealogico, a Kohberger. Anche se l’arma del delitto, fino ad oggi, non è mai stata rinvenuta.
La casa studentesca di 1122 King’s Road, a Moscow, in Idaho, è stata abbattuta il 28 dicembre 2023 in segno di rispetto per le vittime, con l’intento di porre fine al turismo macabro e aiutare la comunità a guarire da un evento tanto traumatico. Tuttavia, secondo le famiglie delle vittime e diversi utenti online, la demolizione, avvenuta prima dell’inizio del processo contro Bryan Kohberger, è stata una scelta azzardata sia dal punto di vista giudiziario che simbolico.
La condanna di Bryan Kohberger e il continuo delle teorie online
Bryan Kohberger ha accettato un patteggiamento, evitando così il processo della giuria e una possibile pena di morte, ancora in vigore nello stato dell’Idaho.
Il 23 luglio 2025, Kohberger è stato condannato a quattro ergastoli, senza possibilità di libertà condizionale, più dieci anni per il reato di furto, ed è detenuto presso la Latah County Jail, a Moscow, nello stato dell’Idaho.
Anche dopo l’arresto del colpevole e la sua condanna, il web ha continuato a scatenarsi con continue teorie, e stavolta, anche con la creazione di gruppi online che sostenevano, in modo disturbante, l’innocenza di Kohberger.
Fonte immagine: Wikipedia

