Il sistema degli esami imperiali: come funzionava?

Il sistema degli esami imperiali: come funzionava?

Il sistema degli esami imperiali (in cinese 科举, Kējǔ) è stato il pilastro dell’ordine socio-politico cinese per oltre 1300 anni. Istituito ufficialmente nel 595 d.C. durante la dinastia Sui, questo complesso sistema di selezione dei funzionari ha attraversato tutte le dinastie imperiali fino alla sua abolizione nel 1905. Pur rappresentando una forma di mobilità sociale basata sul merito, è stato anche una piaga per generazioni di giovani, a causa della sua estrema difficoltà e delle condizioni spesso disumane in cui si svolgevano le prove.

Livello d’esame Titolo ottenuto e tasso di successo
Preliminari (Distretto, Prefettura, Qualificazione) Shengyuan (Studente): primo gradino per entrare nella gentry locale.
Provinciale Juren (Uomo raccomandato): tenuto ogni 3 anni, passava circa l’1% dei candidati.
Metropolitano Gongshi (Studioso presentato): tenuto nella capitale, circa 200 promossi per sessione.
Di Palazzo Jinshi (Studioso introdotto): il titolo più prestigioso, conferito alla presenza dell’imperatore.

Cosa si doveva studiare?

La preparazione iniziava all’età di 3 anni e richiedeva una vita di studio. I contenuti si concentravano quasi esclusivamente sui classici del pensiero cinese. Con il consolidamento del sistema, in particolare dall’epoca Song in poi, il canone si standardizzò sui testi del neoconfucianesimo. I candidati dovevano memorizzare, commentare e scrivere saggi sui Quattro Libri selezionati da Zhu Xi e sui Cinque Classici confuciani. In totale, si trattava di oltre 400.000 caratteri da imparare a memoria, a cui si aggiungevano secoli di commentari.

  • I Quattro Libri: Il Grande Studio (大学), Il Giusto Mezzo (中庸), I Dialoghi (论语), Il Mencio (孟子).
  • I Cinque Classici: Il Classico dei Mutamenti (易经), delle Odi (诗经), dei Documenti (书经), dei Riti (礼记), e gli Annali delle Primavere e degli Autunni (麟经).

Chi poteva partecipare agli esami?

Teoricamente, il sistema era aperto a tutti gli uomini, ma esistevano delle eccezioni:

  • Erano esclusi coloro che, fino a tre generazioni prima, appartenevano al “popolo impuro”, ovvero chi svolgeva professioni considerate di basso livello come attori o musicisti.
  • Non potevano partecipare le persone in lutto stretto, in particolare per i genitori, per rispetto del principio confuciano della pietà filiale.

Non c’era un limite di età. L’ostacolo principale era economico: dedicare una vita allo studio, senza contribuire al lavoro familiare, era un lusso che pochi potevano permettersi. A volte, un intero villaggio finanziava l’educazione di un giovane particolarmente dotato, nella speranza che il suo successo portasse prestigio e benefici all’intera comunità.

I livelli degli esami: una scalata estenuante

Il sistema era una piramide di prove sempre più selettive. Si partiva dai livelli preliminari (distretto, prefettura, qualificazione) che, se superati, conferivano il titolo di “studente” e alcuni privilegi sociali. Il passo successivo era l’esame provinciale, tenuto ogni tre anni nel capoluogo. Qui i candidati venivano rinchiusi per tre giorni e due notti in minuscole celle individuali all’interno di un “quartiere degli esami” sigillato. Scrivevano, mangiavano e dormivano in questo spazio angusto, sotto un controllo rigidissimo. Superare questo livello e diventare un “Juren” significava entrare a far parte dell’élite. I migliori potevano poi accedere all’esame metropolitano e, infine, al prestigiosissimo esame di Palazzo, tenuto alla presenza dell’imperatore, che conferiva il titolo di “Jinshi”, l’apice della carriera burocratica.

L’abolizione e l’eredità moderna: il Gāokǎo

Il sistema degli esami fu abolito nel 1905. Le crescenti irregolarità, il nepotismo e la percezione che il curriculum confuciano fosse inadeguato a formare una classe dirigente capace di affrontare le sfide del mondo moderno portarono alla sua fine. L’abolizione di quella che era l’ossatura culturale e istituzionale dell’impero contribuì in modo significativo al suo collasso, avvenuto solo sei anni dopo, nel 1911. Oggi, l’eredità di questa pressione competitiva sopravvive nel 高考 (Gāokǎo), il temutissimo esame di ammissione universitaria. Come gli antichi esami imperiali, il Gāokǎo è visto come un evento che può decidere il destino di un individuo, rappresentando la principale via per la scalata sociale nella Cina contemporanea.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

Articolo aggiornato il: 10/09/2025

Articolo di Flavia Dandrea e Anna Paola Ranieri

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