La famiglia Manson: storia della setta e l’omicidio di Sharon Tate

La famiglia Manson, conosciuta in inglese come Manson Family, è stata una setta hippy formatasi negli anni ’60, sotto la guida di Charles Manson, da cui proviene l’appellativo. La famiglia si componeva di circa 100 persone, che potremmo definire i suoi sottoposti, i quali vivevano tutti insieme in un ranch a San Fernando Valley. Gli adepti di Manson seguivano i “valori” imposti dal loro leader, considerato come il Messia inviato per diffondere il messaggio di una guerra razziale imminente, definita “Helter Skelter” (come l’omonima canzone dei Beatles). Il loro piano prevedeva di mettere in atto una serie di brutali omicidi. Lo stile di vita della comunità seguiva quello hippy del tempo, tra l’uso quotidiano di allucinogeni e l’autostop per spostarsi. Tuttavia, il loro messaggio era l’opposto del noto slogan peace and love; al contrario, la Manson Family era una vera e propria banda criminale, macchiatasi di molteplici crimini efferati, tra cui l’omicidio dell’attrice statunitense Sharon Tate. Per approfondire il caso, è possibile consultare i documenti ufficiali dell’FBI.

Chi era Charles Manson?

Manson nacque il 12 novembre 1934 a Cincinnati, Ohio. Sua madre, che si sostiene fosse una prostituta, conduceva una vita sregolata che rappresentò un punto di avvio per la carriera criminale del giovane Manson. La sua vita delinquenziale ebbe inizio già nell’adolescenza: furti, rapine e il primo reato federale all’età di sedici anni. Manson entrava e usciva dal riformatorio e poi dal carcere. Terminato il suo periodo più lungo di detenzione, nel 1967, formò la famiglia Manson. Cominciò ad attirare gruppi di giovani attorno a sé, in particolare donne, grazie alle sue capacità oratorie e al suo charme da musicista. Queste qualità gli conferirono un’autorità intoccabile, un’aura di solennità che fu impossibile sradicare in quelle giovani menti, che trovarono in lui un pastore da seguire. Di seguito, un breve estratto in cui un intervistatore gli domanda: “Chi sei?” e la sua risposta è a tratti raggelante.

L’omicidio di Sharon Tate

L’omicidio Tate è tristemente noto anche con l’indirizzo 10050 Cielo Drive, la casa in cui Sharon Tate abitava insieme a Roman Polanski. Sharon Tate (1943-1969) è stata un’attrice e modella americana, considerata uno dei nomi più promettenti di Hollywood e vittima di uno dei fatti più sanguinosi della storia americana. La sera dell’8 agosto 1969, Sharon era rincasata da un ristorante insieme agli amici Jay Sebring, Wojciech Frykowski e Abigail Folger. I quattro si trovavano in casa Polanski-Tate (il regista era a Londra per lavoro) e furono brutalmente uccisi da tre membri della famiglia Manson: Tex Watson, Susan Atkins e Patricia Krenwinkel, mentre Linda Kasabian assistette senza partecipare materialmente. Tate, incinta di otto mesi, fu accoltellata per 16 volte, dopo aver implorato di risparmiare la vita del suo bambino. I corpi furono rinvenuti il giorno dopo dalla governante. Il mandante dell’omicidio fu lo stesso Charles Manson, che aveva ordinato ai suoi seguaci di recarsi nella villa, in cui precedentemente aveva abitato un produttore musicale che lo aveva rifiutato, e di uccidere chiunque vi fosse presente.

Foto segnaletiche di Atkins, Watson e Krenwinkel
Foto segnaletiche di Susan Atkins, Charles “Tex” Watson e Patricia Krenwinkel

La condanna

Inizialmente, si pensò che l’omicidio in casa Tate fosse legato a un fatto di droga. Successivamente, si trovò il collegamento con un altro massacro (omicidio LaBianca), e per questo furono avanzati i primi sospetti. Il 1° settembre 1969, fu trovata la pistola calibro .22 utilizzata da Watson. Il 25 gennaio 1971, la giuria emise un verdetto di colpevolezza nei confronti dei quattro imputati per ognuno dei 27 capi di cui furono accusati. Durante il processo, Manson si rasò i capelli a zero, rendendo ben visibile sulla sua fronte il simbolo della svastica nazista; egli sosteneva di essere il diavolo.

Nella cultura di massa

In ambito musicale, il nome d’arte del cantante Marilyn Manson fa riferimento a Charles Manson.

Nella cultura cinematografica, l’ultimo film di Quentin Tarantino, C’era una volta a… Hollywood, con Margot Robbie nei panni di Sharon Tate, è dedicato proprio alla tragica vicenda del massacro di Cielo Drive, chiaramente alterata dagli standard del visionario regista americano.

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