Tom à la ferme al Teatro Galleria Toledo | Recensione

Tom à la ferme

Al Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo di Napoli è stato rappresentato, il 30 e 31 gennaio, Tom à la ferme, un’opera teatrale scritta dal drammaturgo canadese Michel Marc Bouchard, prodotto da Giuseppe Bucci in collaborazione con Gaycs (assistente di produzione Roberto Bermudez)

Due attori e due attrici prestano corpo e voce ad una storia tanto delicata e intima quanto rabbiosa e irruente. Salvatore Langella interpreta in modo denso ed energico il protagonista di Tom à la ferme: un giovane pubblicista che si reca in uno sperduto paesino di campagna per assistere al funerale del proprio compagno, Guillaume, deceduto alla giovane età di venticinque anni a causa di un disastroso incidente stradale. La regia firmata da Giuseppe Bucci (co l’assistenza di Anna Bocchino) è strutturata in modo che l’intera azione si svolga all’interno della fattoria dove vivono e lavorano la madre, Agathe (con la solida recitazione di Marina Remi) e il fratello maggiore del defunto, Francis (interpretato da Lorenzo Balducci, con un imprevedibile utilizzo del corpo). Gli ambienti  sono rappresentati sul palcoscenico da piccoli ma indispensabili elementi: un tavolo per la cucina, un letto per la camera ed infine un secchio per la stalla, che grazie al variegato utilizzo delle luci di Giuseppe Bucci,  permettere allo spettatre di avere la sensazione di stare davanti a uno schermo. Le foto di scena di Manuela Giusto restituiscono al meglio questa sensazione.

Lo spettacolo si apre con Agathe che accoglie Tom confessandogli l’inaspettata sorpresa nello scoprire che egli sia stata l’unica persona, all’infuori della famiglia, ad essersi presentato al funerale. Questa particolare osservazione è solo un primo passo verso la rivelazione di una situazione assai più inquietante. In Tom à la ferme, tramite un suggestivo utilizzo della narrazione per flusso di coscienza, che verrà abbandonato solo in brevi momenti nel corso della rappresentazione (durante i dialoghi), Tom ci rende partecipi del suo sgomento nel rendersi conto che Guillaume non ha mai riferito nulla alla madre della propria relazione amorosa con lui, tantomeno della propria omosessualità.

Il truculento fratello maggiore Francis, non solo è l’unico a sapere dell’omosessualità di Guillaume, ma è anche al corrente del ruolo di Tom nella sua vita. Per questo egli è nervosamente violento nei suoi confronti, sia fisicamente che verbalmente perché vede nel protagonista una terribile minaccia per l’integrità della madre, già vacillante nel dolore per la perdita di un figlio. In più, Tom à la ferme è una storia che mette in luce una particolare e controversa relazione: non solo Francis sviluppa per Tom una inquieta gelosia nel corso della sua permanenza nella fattoria,  ma Tom non senza matura anche, dal canto suo, una strana attrazione. Sulla scena, il loro rapporto è senz’altro enfatizzato dalle musiche di Pericle Odierna ma è principalmente rappresentato da risse, danze e battute brevi e incisive, che sono lo strumento portante del tema rappresentativo di quest’opera: la violenza sulle persone omosessuali. L’esito della storia conferirà un senso ai comportamenti di tutti tramite una terribile verità che affonda le radici nel passato, incarnata dal personaggio interpretato vivacemente dalla giovane Marina Lomurno.

Con la consulenza di Mariano Lamberti, lo spettacolo Tom à la ferme indaga non solo la difficoltà di superare un lutto, nella speranza che l’abbandono non sia stato preceduto esso stesso da sofferenza, ma anche di quanto (ieri come oggi), sia ancora facile sentire di violenze di questo genere, spesso scatenate “semplicemente” da un sentimento di inadeguatezza generalizzato dell’aggressore, come in tutti i tipi di violenzaQualora si volesse recuperare questo capolavoro, è disponibile una variante cinematografica del 2013 diretta e interpretata da Xavier Dolan nel ruolo del protagonista Tom.

Tom à la ferme: di Michel Marc Bouchard; con Salvatore Langella, Lorenzo Balducci, Marina Remi, Maria Lomurno; musiche di Pericle Odierna, foto di scena Manuela Giusto, assistente di produzione Roberto Bermudez, aiuto regia Anna Bocchino, consulenza Mariano Lamberti, luci, regia e produzione Giuseppe Bucci in collaborazione con Gaycs.

Fonte dell’immagine in evidenza per Tom à la ferme alla Galleria Toledo | Recensione: ufficio stampa

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