Segnali della violenza psicologica: i 5 da non sottovalutare

Segnali della violenza psicologica: 5 da non sottovalutare

I segnali della violenza psicologica non sono sempre semplici da captare. La violenza, generalmente parlando, ha a che fare con qualsiasi tipo di  abuso che si possa attuare nei confronti di altre persone.  Spesso siamo erroneamente abituati a considerare l’aggressione fisica come la più grave forma di violenza, e quella psicologica meno importante o meno degna di attenzioni: proprio perché i segnali della violenza psicologica sono spesso meno chiari ed evidenti rispetto a quella fisica, però, è necessario innanzitutto diffonderne consapevolezza.

È stato più volte dimostrato che anche nel caso della violenza psicologica le vittime possono subire danni profondamente gravi, e spesso la via d’uscita risulta un percorso difficile e controverso. La violenza psicologica può verificarsi in condizioni ed ambiti differenti, ma in ognuno di essi c’è sempre una vittima ed un carnefice: essa può, infatti, verificarsi in una coppia di fidanzati, di amici, in un rapporto lavorativo, familiare o anche scolastico. Tuttavia, la luce in fondo al tunnel non è impossibile da raggiungere ma, prima di capire come riconoscere una condizione di violenza psicologica e potersene finalmente liberare, bisogna analizzare le possibili cause che determinano tali situazioni.

Nella maggior parte dei casi il carnefice è una persona che presenta dinamiche problematiche alle spalle, un accentuato bisogno di approvazione, o una condizione di rabbia repressa che lo spinge a cercare una valvola di sfogo per potersene liberare. In ogni caso, però, presenta sicuramente un carattere forte e dispotico, attraverso il quale riesce a fare leva e ad esercitare una profonda attività manipolatoria sulla sua vittima. Dall’altra parte, infatti, quest’ultima non riesce a sottrarsi alla relazione innanzitutto perché spesso non si accorge del proprio malessere e inoltre perché, trovandosi sotto manipolazione, è portata a credere che tutto ciò che riguarda l’altra persona sia giusto. Le conseguenze di tutto questo sono una graduale e costante perdita di senso di sé, di dignità, di autostima e di valore personale. Tuttavia la differenza tra violenza fisica e psicologica è che spesso la seconda non si palesa in maniera diretta, e le forme in cui si presenta sono spesso invisibili.

In quest’articolo parleremo di 5 segnali della violenza psicologica che non dovrebbero essere sottovalutati:

1) Ti sottovaluta e ti sminuisce 

Il primo tra i segnali della violenza psicologica è che la persona in questione ti fa sentire costantemente sbagliato/a in ogni tua azione, sminuisce i tuoi interessi, i tuoi traguardi, il tuo lavoro e ti fa credere di essere sempre un gradino più in basso rispetto a lui/lei. Spesso, in questi casi, si inizia con semplici commenti negativi fino ad arrivare a vere e proprie offese, esposte in maniera sarcastica o anche diretta. Inizialmente, in genere, si riesce ad essere lucidi e a non darci troppo peso ma, con il passare del tempo, la ripetizione costante di una tale dinamica porta la vittima a credere realmente a quelle parole taglienti, fino ad arrivare a perdere autostima e, di conseguenza, voglia di fare e di rendere.

2) Ti tiene d’occhio costantemente 

Il secondo tra i segnali della violenza psicologica è che la persona in questione ti controlla sotto ogni punto di vista: dai messaggi e le chiamate ai tuoi spostamenti, dalle persone che frequenti ai luoghi in cui ti rechi. Controlla il tuo stile di vita, come mangi, cosa indossi, chi frequenti, dove vai e quando ci vai. Il controllo, però, può manifestarsi anche in maniera meno esplicita: a momenti di rabbia incontrollata passa a momenti di dolcezza infinita, portando così la vittima a sentirsi disorientata e confusa e a credere che, in fondo, lo fa solo per il suo bene. In questo modo, in realtà, si assicura che mai ti renderai conto di quanto, invece ti stia facendo del male.

3) Ti isola da tutto e tutti

Il terzo tra i segnali della violenza psicologica è che la persona in questione elimina qualsiasi cosa che hai di bello nella tua vita: ti allontana dai tuoi amici, dai tuoi parenti, dalle tue passioni e dalle persone che ti vogliono bene. Ti manipola facendoti credere che chi hai intorno è nocivo per te, e che l’unico/a che può davvero renderti felice è lui/lei. Ad un tratto ti rendi conto che la tua vita gira in torno a lui/lei, alle sue amicizie, alle sue abitudini e al suo stile di vita generando così, dentro di te, paura di perderlo/a, ora che non hai più nessuno tranne che lui/lei.

4) Ti farà pensare di essere il/la colpevole

Il quarto tra i segnali della violenza psicologica è che la persona in questione ti fa credere di essere pazzo/a. Nelle discussioni, soprattutto se è lui/lei ad aver sbagliato, negherà ogni fatto, anche evidente, ed attribuirà a te la colpa attraverso la sua tecnica manipolatoria. Penserai, così, di aver reagito in modo esagerato, e ti costringerà a scusarti con lui/lei.

5) Ti fa sentire incompreso/a

L’ultimo, ma non per importanza, tra i segnali della violenza psicologica, è che la persona in questione utilizza la tattica del silenzio nelle discussioni: attraverso questa strategia ogni tuo tentativo di dialogo risulta vano. Ti senti solo/a soprattutto quando provi a dare sfogo alle tue sofferenze ma ricevi indifferenza dall’altra parte, perché il tuo malessere viene giudicato come insensato o come un segno di vittimismo.

Se ti rivedi in questi cinque segnali di violenza psicologica non isolarti ma chiedi aiuto, possibilmente ad un professionista. Anche se la strada può risultare lunga, anche alla violenza psicologica è possibile trovare una soluzione. Inizia dedicando del tempo a te stesso/a, a ritrovare la voglia di riprendere in mano la tua vita e ad apprezzarti in ogni cosa che fai e, soprattutto, ricorda che la salute mentale è importante tanto quanto quella fisica.

Fonte immagine in evidenza: Freepik 

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