Revolutionary Girl Utena (少女革命ウテナ) è un insieme di format (manga, anime, film e videogioco) che raccontano la storia di Utena, ma questa varia in base al tipo di media adoperato. Nell’arco di tre anni, dal 1996 al 1999, i creatori del progetto hanno sviluppato contemporaneamente storie leggermente diverse tra loro, ma con una coesione generale da permettere di comprenderne le vicende sia nel singolo che nel complesso.
C’era una volta Utena
Utena Tenjo è una giovane studentessa dell’Accademia Otori, è molto popolare e amata dalle sue compagne di classe. Spesso ripresa dagli insegnati perché si veste e svolge attività tipicamente maschili, riuscendo tra l’altro a eccellere e surclassare i ragazzi.
Quando la ragazza era piccola perse entrambi i genitori, fu allora che arrivò un principe misterioso a confortarla, donandole un anello con una rosa e promettendole che un giorno sarebbe tornato da lei. Utena fu così colpita da quella figura così affascinante da prendere una decisione: ella stessa sarebbe diventata un principe.
Un giorno Utena assiste al maltrattamento di una sua compagna di classe, Anthy, da parte del vicepresidente del Consiglio Studentesco Saionji. Data la natura altruista del maschiaccio, si intromette per difendere Anthy ma, inaspettatamente, viene sfidata a duello da Saionji per risolvere la questione: si scopre infatti che Anthy è la Sposa della Rosa ed è promessa in matrimonio a chiunque tra gli sfidanti riesca a vincere il combattimento. Dunque, senza volerlo, Utena si ritrova coinvolta in un affare più grande di lei, un programma portato avanti dai membri del Consiglio Studentesco che hanno intenzione di Rivoluzionare il Mondo.
Una piccola curiosità: il motto del Consiglio, ripetuto in ogni episodio, è tratto dal romanzo di Hermann Hesse intitolato Demian e recita «Se il guscio dell’uovo non si spezza, il pulcino morirà senza essere nato. Il mondo è l’uovo di cui noi siamo i pulcini, se non spezziamo il guscio del mondo moriremo senza essere nati. Spezziamo dunque questo guscio per poter rivoluzionare il mondo».
Femminilità, omosessualità e abuso
Sin dalla premessa è ben chiaro un fondamento: Revolutionary Girl Utena mira a sovvertire i ruoli di genere in maniera netta, in un mondo di principi e principesse Utena non sogna di diventare la dama che attende il ritorno del suo paladino ma, al contrario, di essere lei il cavaliere senza macchia e senza paura; quindi è importante sottolineare che Utena non vuole diventare un principe perché si sente più a suo agio negli abiti maschili, ma per quello che rappresenta: coraggio, forza e compassione e per questo lotta continuamente per essere presa sul serio dal mondo circostante. Ciò è accentuato anche dal fatto che Anthy diventa la promessa sposa di Utena, dopo aver sconfitto Saionji nel primo episodio, quindi ribaltando il convenzionale rapporto tra principe e principessa. Alla fine, infatti, Utena comprende che non ha bisogno di diventare un principe per Rivoluzionare il Mondo, deve semplicemente essere se stessa.
La femminilità nella serie viene presentata, dunque, sotto un’ottica innovativa che smonta completamente gli archetipi tradizionali del genere shojo.
Altro elemento fondamentale è la componente omosessuale: il rapporto tra Anthy e Utena viene trattato dignitosamente non come fanservice, bensì come parte integrante per la crescita personale di entrambe le protagoniste; l’amore tra le due ragazze non diventa qualcosa di controverso e anzi è il motore che permette di rompere con i ruoli assegnati dalla società e portare alla Rivoluzione del Mondo.
RGU mostra anche le difficoltà che le persone queer riscontrano rispetto ai pregiudizi: il personaggio di Juri Arisugawa, un altro membro del Consiglio che inizialmente combatte contro Utena per il possesso della Sposa della Rosa, è l’esempio di questo travaglio; inizialmente lo spettatore è portato a credere che Juri abbia una cotta per un suo compagno di scherma, ma nel corso della serie risulta evidente che sia innamorata di Shiori, la sua migliore amica. Shiori soffre di un complesso di inferiorità, frustrata dalla perfezione di Juri, e convinta che l’amica sia infatuata per Ruka si fidanzata con quest’ultimo, facendo soffrire intenzionalmente la ragazza; ma quando capisce i sentimenti di Juri, piuttosto che affrontare l’amica, decide di respingerla in ogni modo perché non riesce ad accettare la natura dei suoi stessi sentimenti.
Ecco che, quindi, la serie presenta la tematica dell’eterosessualità che diventa compulsiva, ovvero ci si autoconvince di essere etero per paura del proprio orientamento sessuale, socialmente non accettato; e a pagarne le conseguenze sono solo Juri e Shiori, incapaci di instaurare una relazione sana e amorevole.
Ultima tematica essenziale è la perpetuazione degli abusi e la complicità della società. Tutti i protagonisti di Revolutionary Girl Utena subiscono dei traumi che li portano ad affrontare determinate scelte e percorsi di vita, ma l’esempio rampante è sicuramente Anthy.
Anthy, in quanto Sposa della Rosa, è un oggetto che passa dalla proprietà di un duellante all’altro, senza avere alcun potere decisionale in merito ai suoi desideri, pensieri. Saionji abusa di lei fisicamente, alzando le mani e lo stesso avviene con Nanami, una compagna di classe che si diverte a umiliare Anthy, talvolta anche lei menandola. E ancora l’abuso sessuale e psicologico da parte di uno dei personaggi più immorali e infimi della serie. Di fronte a questi soprusi, la ragazza non reagisce o meglio, non può reagire, in quanto questo significherebbe sfidare lo status quo e ciò sarebbe sacrilego; e la perpetuazione di queste sopraffazioni è accettata e normalizzata da buona parte dei personaggi, ecco perché Utena rappresenta la vera rivoluzione: è l’unica che si oppone al sistema e lotta per la dissoluzione del patriarcato e della misoginia interiorizzata.
Un pilastro shojo
Tralasciando il grandissimo simbolismo presente nella serie, Revolutionary Girl Utena è un pilastro degli anime shojo, al pari di Sailor Moon e di Lady Oscar. RGU porta sulla scena un mondo fantastico ma immerso nel realismo, un mondo in cui il femminile non è ridotto a stereotipi ma che, al contrario, dimostra di essere capace di trainare la storia con lo stesso vigore e forza della controparte maschile; offre per questo un’introspezione su cosa voglia dire essere donna, portando avanti una visione che rompe con gli schemi tradizionali e stimolando le giovani spettatrici a non cristallizzarsi nei dogmi sociali, ma ribellarsi per potere cambiare, rivoluzionare, il mondo.
Fonte immagine: Screenshot di Giorgia Manzo tratto dall’anime “Revolutionary Girl Utena”. © Be-Papas / J.C.Staff / Chiho Saitō.