Hell is other people (k-drama) | Recensione

Hell is other people

Hell is other people (타인은 지옥이다), anche detto Strangers from hell, è un k-drama dal genere horror-thriller andato in onda per la prima volta nel 2019. È la trasposizione cinematografica dell’omonimo webtoon scritto da Kim Yong-Ki, ed il titolo prende ispirazione dall’opera A porte chiuse di Jean Paul Sartre.

Trama

La storia si articola intorno al personaggio di Yoon Jong Woo (Im Si Wan), un giovane ventenne che si trasferisce a Seoul perché ottiene uno stage in un’azienda. Stanco della vita di campagna, il giovane è convinto che, nonostante non abbia soldi per sostentarsi, in una capitale grande come Seoul possa trovare un posto dove stare, contando anche sull’aiuto della sua ragazza che vive lì.
Durante il primo giorno, Jong Woo cerca vari appartamenti che possano essere alla sua portata, ma se inizialmente il suo badget è basso, a seguito della rottura del suo computer durante il viaggio i soldi iniziano ad essere sempre meno.
Iniziando a perdere le speranze, alla fine della giornata Jong Woo incappa nell’annuncio di questo ostello, l’Eden Goshiwon, che promette vitto e alloggio a meno di 200 euro mensili. Nonostante l’aspetto putrido e sporco, Jong Woo accetta di restare, spinto dalle parole della padrona di casa che continua a ripetergli che un’offerta del genere non la troverà da nessun’altra parte.
Quello che Jong Woo però non sa, è che quello in cui si è cacciato è un posto inquietante, dove vivono persone inusuali e problematiche, un vero e proprio inferno in cui gli sembrerà di impazzire sin dal primo giorno, soprattutto dopo l’incontro con Soo Moon Jo (Lee Dong Wook), dentista locale dall’aria misteriosa.

Recensione

Hell is other people è un’opera particolare, dai colori grigi e tenui, che porta lo spettatore a volerne sapere di più sin dal primo episodio. Nonostante l’inizio lento, contornato dalla continua incertezza del protagonista, il drama inizia a prendere un ritmo più veloce dal momento in cui Jong Woon inizia a vivere all’interno dell’ostello. Tutta la vicenda è ripresa attraverso il corridoio del posto, dove la prospettiva fa sì che lo spettatore si senta continuamente osservato proprio come il protagonista.
Durante tutta la visione, possiamo notare la crescita del rapporto tra il protagonista e un altro residente dell’ostello, Soon Moon Jo, e questo legame diventa un’ossessione profonda sia dal punto di vista fisico che mentale di entrambi. Il modo in cui lo osserva, lo segue, fa sentire Jong Woo minacciato ma allo stesso tempo intrigato.
Nonostante sia un horror thriller, che a tratti può ricordare Hannibal, la storia è dinamica e lascia continuamente in bilico chi lo guarda; il cast stellare è solo la ciliegina sulla torta.
Quest’opera è eccellente, sia dal punto di vista cinematografico sia dal punto di vista emotivo. 

Vi auguriamo una buona visione!

Fonte immagine in evidenza: Prime Video

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