Videogiochi basati su serie tv: i 4 peggiori adattamenti della storia

Videogiochi basati su serie tv: i 4 peggiori adattamenti della storia

I peggiori videogiochi basati su serie TV: quando il successo televisivo non è garanzia di qualità

Se c’è una cosa che questi anni ci hanno insegnato è che trasporre serie tv di successo in videogiochi è molto spesso una cosa sbagliatissima. Soprattutto per quanto riguarda quelle opere che basano il loro successo sulla trama, sui rapporti interpersonali e i fatti quotidiani e non su azioni particolari e adatte a essere trasposte in un videogame. Ciò che rende un videogioco intrattenente è l’emozione che esso ci suscita, la possibilità di essere qualcosa che non possiamo essere tutti i giorni, regalare delle situazioni intriganti. Difficilmente può risultare interessante un gioco in cui dobbiamo starcene a casa a fare le civettuole virtuali con le proprie vicine, oppure in cui dobbiamo sbrigare delle noiosissime pratiche, per quello c’è già la vita vera. Senza tener conto di altri piccolissimi dettagli che rendono un videogame interessante. Avete mai sentito parlare di comparti grafici, sonori, doppiaggio, gameplay e quant’altro? Probabilmente nemmeno chi ha sviluppato questi titoli.

Facciamoci due risate prendendo in esame alcuni videogiochi basati su serie tv di successo che per quanto sono brutti non hanno nessun motivo di esistere, ma purtroppo o per fortuna esistono lo stesso. Almeno ci hanno regalato un po’ di trash gratis da commentare!

Videogiochi basati su serie tv: la nostra classifica dei peggiori

Grey’s Anatomy: The Video Game (2009) – PC, Wii, Nintendo DS

Sviluppato da Longtail Studios e pubblicato da Ubisoft, Grey’s Anatomy: The Video Game è un gioco che non riesce a catturare lo spirito della serie. Ora ditemi che il sogno di qualsiasi bambino non sia quello di combattere un’epidemia di difterite all’interno di un ospedale. E se questo non bastasse all’interno del gioco ci sono anche delle sottotrame alternative estremamente avvincenti, come la possibilità di aiutare Cristina a trovare una borsa di studio, farsi gli affari del Dottor Stranamore e Meredith e addirittura fare da spalla ad Alex che è indeciso se scegliere Lexis o Ava. Scherzi a parte, il gioco non è un granché, se lo ricevete gratis forse è utile per perdere mezz’ora mentre aspettate il pullman, ma nulla più. Gli interventi sui pazienti, sebbene ripetitivi, non sono la parte peggiore del gioco.

Camera Cafè (2007) – PC

Sviluppato da Virtual Studio, Camera Cafè – Il videogioco è una sorta di The Sims aziendale in cui lo scopo non è sopravvivere, ma riuscire a portare a termine gli obiettivi assegnatici dalla nostra azienda. In pratica, bisogna fare qualche fotocopia, qualche telefonata, prendersi qualche partaccia dal capo, terminare tutte le mansioni quotidiane e parlare ogni tanto con qualche collega, solo per cercare di appioppargli i propri compiti. Potevano anche chiamarlo “simulatore di un futuro terribile in cui avrai 35 anni, una carriera misera e un lavoro noiosissimo”. Non c’è neanche bisogno di chiedersi perché tra i videogiochi basati su serie tv sia uno dei peggiori di sempre.

Il Mondo di Patty: Il Gioco Più Bello (2010) – Nintendo DS

Sviluppato da Dancing Dots e pubblicato da Leader ইতালি in Italia, Il Mondo di Patty: Il Gioco Più Bello è un titolo che, a dispetto del nome, ha ben poco di bello. Senza commentare la megalomania di chi si è autoassegnato il titolo di “gioco più bello”, questo videogioco è un esempio di gioco invecchiato male. Forse ricordato con affetto da chi ha amato la serie e durante la propria infanzia sognava di essere una divina o una popolare, ma a essere sinceri anche questo adattamento è abbastanza inutile e noioso. Una grafica terribile, che a tratti non permette nemmeno di distinguere i protagonisti della serie, caricamenti infiniti, un ritmo lentissimo e delle interazioni con gli altri personaggi ai limiti dell’imbarazzante. Il prodotto si salva forse solo per quanto riguarda le musiche che sono le stesse della serie e di buona qualità, ma per quelle c’è già YouTube.

Desperate Housewives: The Game (2006) – PC

Sviluppato da Liquid Entertainment e pubblicato da Buena Vista Games, Desperate Housewives: The Game è forse l’apice dell’indicibile tra i videogiochi basati su serie tv. Se il vostro sogno è sempre stato quello di trasformarvi in una frivola bisbetica svampita e con gravissimi problemi di alcool, questo gioco fa per voi. In un gioco che è il trionfo degli stereotipi di genere più triti e ritriti, potrete cimentarvi nel giardinaggio, in sessioni estreme di pettegolezzi, pulizie di casa e faccende domestiche. Potrete persino scegliere con chi fare amicizia e chi tradire. Ovviamente dovrete anche difendere il vostro matrimonio e il vostro consorte dalle grinfie delle ochette del quartiere intenzionate a rubarvelo.

Perché è difficile adattare una serie TV in un videogioco?

Questi sono solo alcuni esempi di come un adattamento videoludico di una serie TV possa rivelarsi un fallimento. Ma perché è così difficile realizzare un buon videogioco basato su una serie TV? I motivi sono molteplici. Innanzitutto, le serie TV di successo si basano spesso su una trama complessa e su personaggi ben caratterizzati, elementi difficili da trasporre in un videogioco senza snaturarne l’essenza. Inoltre, il gameplay di un videogioco deve essere coinvolgente e stimolante, cosa non facile da ottenere quando si parte da una storia pensata per un medium passivo come la televisione. Infine, spesso questi progetti sono realizzati con budget limitati e tempi di sviluppo ristretti, per sfruttare l’onda del successo della serie TV, a discapito della qualità del prodotto finale.

Conclusione: meglio guardare la serie TV

In conclusione, se siete fan di una serie TV e vi imbattete in un videogioco ad essa ispirato, pensateci due volte prima di acquistarlo. Nella maggior parte dei casi, è meglio riguardarsi la serie TV piuttosto che avventurarsi in un videogioco mediocre che rischia di rovinare il ricordo di un’opera che si è amata. E ricordate: la furbizia, come diceva Roberto Gervaso, è una scorciatoia che presenta molte insidie, anche nel mondo dei videogiochi!

Fonte Immagine di Copertina: Wikipedia

Didascalia: Immagine di pubblico dominio raffigurante il logo di Grey’s Anatomy: The Video Game

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A proposito di Giuseppe Musella

Laureato in mediazione linguistica e culturale presso l'Orientale di Napoli. Amo tutto ciò che riguarda la letteratura. Appassionato di musica, anime, serie tv e storia. Visceralmente legato a Napoli.

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