Weapons: recensione del thriller psicologico di Zach Cregger

Weapons, il nuovo film di Zach Cregger I Recensione

Weapons è un film del 2025 scritto e diretto da Zach Cregger. Uscito nelle sale cinematografiche il 6 agosto, questo thriller ha da subito attirato l’attenzione degli amanti del genere e, soprattutto, non ha deluso le loro aspettative.

La trama

La strana vicenda raccontata in Weapons è ambientata a Maybrook, un’anonima cittadina della Pennsylvania. Qui, alle 2:17 di una notte all’apparenza normale, diciassette bambini – frequentanti tutti la stessa classe – abbandonano i loro letti e le loro case, scomparendo nel buio. Tutti, ad eccezione di uno. La comunità resta scossa dall’accaduto: tutti provano invano a trovare un colpevole e la principale sospettata diventa la maestra Justine Gandy, insegnante dei bambini scomparsi, interpretata da una grandiosa Julia Garner. La maestra e Alex, l’unico bambino della classe a non essere scomparso, diventano oggetto dell’attenzione della polizia, sottoposti a continui interrogatori, e dell’intera comunità ancora in cerca di risposte. In particolare, il padre di uno dei bambini, non soddisfatto dall’andamento delle indagini, segue una pista non battuta dalle autorità, riuscendo a ottenere informazioni preziose sul misterioso avvenimento.

La tecnica narrativa

Weapons, il nuovo film di Zach Cregger, è suddiviso in sei capitoli, ognuno dedicato a uno dei protagonisti (da cui prende il titolo). Ogni capitolo racconta la stessa storia dal punto di vista di un personaggio diverso. Il primo è incentrato sulla maestra Justine, il secondo su Archer, padre di uno dei bambini scomparsi; nel terzo capitolo il punto di vista è quello di Paul Morgan, il poliziotto che si occupa del caso, nel quarto è quello di Andrew Marcus, preside della scuola. Nel penultimo, la storia è raccontata attraverso gli occhi di un ragazzo tossicodipendente della città, James Anthony. L’ultimo capitolo, infine, spetta ad Alex Lilly, nella cui casa era da poco arrivata Gladys, una lontana zia della madre che diventerà un personaggio fondamentale per l’evoluzione della storia.

Cos’è che rende Weapons un film così magnetico?

Come nei suoi precedenti progetti, Zach Cregger riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore per tutta la durata del film. Attraverso l’uso di inquadrature dinamiche che contribuiscono ad aumentare la tensione, riesce a trasportare il pubblico all’interno delle scene stesse. Tra i punti di forza del lavoro del regista (nonché sceneggiatore) troviamo la cura maniacale dei dettagli: nulla è lasciato al caso e, anzi, lo spettatore è invitato a memorizzare anche ciò che può sembrare banale, poiché potrebbe rivelarsi utile per risolvere il mistero. Weapons è un film che supera i rigidi schemi del genere thriller. Le scelte di sceneggiatura, l’ambientazione e i temi affrontati contribuiscono alla creazione di un’esperienza cinematografica avvolta da un velo di inquietudine e tensione. Il nuovo progetto di Cregger, dopo il precedente Barbarian (2022), si candida così a un posto sul podio dei migliori (e più spaventosi) film dell’anno.

Fonte Immagine: Youtube

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