Black Desert Online: recensione di un MMORPG dalle grandi potenzialità inespresse
Black Desert Online è un videogioco multiplayer online massivo (MMORPG) pubblicato nel dicembre 2014 e sviluppato dalla Pearl Abyss. Il gioco rappresentava, al tempo, un’avanguardia grafica grazie a uno stile iperrealistico e a una personalizzazione totale del proprio alter-ego virtuale. Anche per le meccaniche di combattimento, BDO si proponeva come un’esperienza rivisitata, con battaglie esteticamente sorprendenti e complesse, grazie all’intricato sistema di combo delle sue classi.
La promessa di Black Desert Online: grafica iperrealistica e personalizzazione
Il titolo sembrava incarnare tutto ciò che i giocatori di MMORPG chiedevano: un’estetica nuova, un sistema economico interno e meccaniche capaci di svecchiare il genere. Ed effettivamente le potenzialità c’erano. Sin dalla creazione del personaggio, il giocatore resta ammaliato dalla profondità della personalizzazione. Va detto che nessun altro gioco uscito successivamente ha raggiunto un tale grado di varietà, al punto da permettere di modificare persino la texture dei capelli dell’avatar.
I problemi tecnici: quando la funzionalità non regge l’estetica
Se dal punto di vista dell’estetica Black Desert sembra un capolavoro, ciò che manca è la funzionalità e la manutenzione costante di cui un prodotto del genere ha bisogno. Non ha senso avere un comparto grafico così avanzato se l’esperienza di gioco viene compromessa da lag e cali di frame.
Lag e cali di frame che compromettono l’esperienza
Esplorando l’immensa mappa open world, chi non possiede un computer abbastanza potente dovrà necessariamente fermarsi di tanto in tanto per dare tempo al gioco di caricare le texture di edifici e personaggi, per evitare di trovarsi in una zona completamente amorfa. Ci sono dunque problemi evidenti, che il team potrebbe risolvere con un aggiornamento del sistema grafico e un’ottimizzazione specifica per le diverse piattaforme.
Un sistema di combattimento penalizzato dalle performance
Dal punto di vista del combattimento, l’idea di base è fenomenale: le abilità sono spettacolari e ben rese, ma a causa dei problemi sopra citati, è difficile godere di un’estetica così sviluppata se le fondamenta del titolo sono tecnicamente instabili.
Il multiplayer massivo: un’ambizione delusa
Black Desert Online dovrebbe distinguersi per il carattere massivo del suo multiplayer, con battaglie su larga scala tra gruppi ingenti di giocatori. Ciò che le aspettative promettono viene però smentito dalla triste realtà: a meno di non disporre di un computer di estrema potenza, è praticamente impossibile giocare in modo fluido come questa modalità richiede. Il problema della portabilità su console è stato solo parzialmente risolto con il cambio generazionale, che non cancella però le problematiche strutturali che affliggono il titolo.
Il futuro incerto: tra nuovi progetti e scarsa manutenzione
Viene da chiedersi se la casa produttrice abbia ancora interesse a mandare avanti il progetto. Pearl Abyss ha recentemente annunciato un nuovissimo titolo single player, suggerendo un impegno totale verso questa nuova iniziativa. Allo stato attuale, Black Desert Online rischia seriamente di finire nel dimenticatoio a causa di una scarsa manutenzione, cosa che poteva essere evitata con un remake o un’ottimizzazione mirata per le nuove generazioni di console. Il titolo è ciò che poteva essere ma che non è, e forse non sarà mai. Era la promessa di un nuovo modo di intendere il genere MMO, ma lo sforzo richiesto si è rivelato forse troppo ingente, portando a un deterioramento del gioco. Per questi motivi, il titolo non ce la fa a entrare nella rosa dei giochi da consigliare, e purtroppo nemmeno da provare, a causa dei troppi impedimenti tecnici che ne minano la potenziale bellezza.
Fonte immagine: store.pearlabyss.com