Uno dei franchise più conosciuti e amati al mondo è senza ombra di dubbio quello dei Pokemon. Nel lontano 1990 in Giappone, un giovane Satoshi Tajiri ebbe l’idea dei mostri tascabili riportando a galla uno dei suoi più grandi hobby, catturare e collezionare insetti. Quest’ultimo, era un passatempo molto comune fra i ragazzini giapponesi dell’epoca e Tajiri, dopo aver fondato la Game Freak ed essere venuto a contatto con il Game Boy e Nintendo, decise di utilizzare i suoi ricordi d’infanzia al solo scopo di creare le sue “creature tascabili da catturare“. Il tutto si concretizzò nel 1996, anno in cui uscirono in Giappone i primissimi “Pokemon Rosso” e “Pokemon Verde” che ebbero grandissimo successo anche in occidente. Il gioco era semplice, il giocatore poteva allenare e catturare tutti i 151 Pokemon della regione di Kanto, distinti per tipi e abilità. Durante il corso dell’avventura, il protagonista avrebbe dovuto affrontare gli otto Capipalestra della regione e infine la Lega Pokemon per poi diventare campione. Vennero vendute circa 31 milioni di copie in tutto il mondo, il franchise di Pokemon era ormai in pista grazie ai primi titoli di una lunga serie e nacque l’iconico slogan “Acchiappali tutti!” che invitava i ragazzi e bambini del mondo a catturare tutti i 151 mostri tascabili in giro per la regione di Kanto. Dal 1998, dopo il grande successo di Rosso e Verde, non solo nacque la famosissima serie animata che vedeva e vede tutt’oggi come protagonista Ash Ketchum e il suo amico Pikachu in cerca di avventure, ma anche i futuri titoli della serie videoludica che continueranno ad emozionare e sfidare i videogiocatori fino ai giorni nostri. Ad oggi esistono 41 giochi della serie principale, includendo l’attesissimo Pokemon Z-A e il recente Pokemon Leggende: Arceus, e 123 se prendiamo in considerazione tutti gli spin-off; La serie originale si divide convenzionalmente in generazioni, ad oggi nove, e l’inizio di una di queste determina il rilascio di nuovi Pokemon e regioni in cui la storia viene ambientata. Con l’obiettivo di stipulare una classifica dei cinque giochi più amati fra le nove generazioni Pokemon, non prenderemo convenzionalmente in causa i numerosissimi spin-off ufficiali della serie videoludica.
5. Rubino Omega e Zaffiro Alpha (2014)
Un anno dopo dall’uscita della sesta generazione, nascono Rubino Omega e Zaffiro Alpha, remake della terza generazione Pokemon su Game Boy Advance. Dal 2013, i videogiochi Pokemon iniziano il loro viaggio verso il mondo 3D, passo molto discusso dalla community di fan del franchise che però, con l’avvenire dei giochi sopracitati, venne in sommariamente rivalutato. Le avventure nella regione di Hoenn erano praticamente le stesse ma con grafica diversa, vennero aggiunte nuove meccaniche di gioco come le recenti megaevoluzioni, il volo interattivo con il flauto eone e naturalmente il gioco online. Se dovessimo parlare ancora meglio della storia, possiamo dire che quest’ultima abbia avuto delle piccole aggiunte. Non possiamo non citare l’archeorisveglio dei Pokemon Leggendari Kyogre e Groudon, evento possibile solo grazie all’ausilio delle archeopietre, che mostra ai fan di lunga data la forma Primordiale delle due creature mistiche, conferendogli dimensioni e poteri fuori dall’immaginario. Per quanto riguarda il postgame, conosciamo il beffardo Hoopa, disponibile solo tramite evento limitato, e i suoi anelli dimensionali che ci riporteranno grandi emozioni attraverso numerose battaglie con i Pokemon leggendari dei vecchi giochi della serie, permettendoci anche di catturarli tutti. Il gioco è stato probabilmente uno degli ultimi titoli della serie ad essere tanto acclamato dai fan della serie videoludica.
4. Platino (2008)
La quarta generazione di Pokemon, rappresentata da Pokemon Diamante e Perla, si dimostra essere un “capolavoro completo” con l’avvenire del successivo Platino. Se parliamo di regione, mostriciattoli tascabili e colonne sonore, la formula è praticamente identica in tutti e tre i giochi; analizzando però la storia, notiamo che essa ottiene un finale più degno e completo rispetto a quello di Diamante e Perla. Se nei primi due dovevamo affrontare il team Galassia, incluso il suo boss, e il Pokemon leggendario per sventare i piani dell’organizzazione criminale, in Platino viene mostrata una sfumatura ben diversa e più piacevole del finale di storia: il mondo distorto e “ciò che porta con sé”. Giratina, Pokemon leggendario di Pokemon Platino, verrà richiamato al cospetto del capo del team Galassia, Cyrus, grazie all’intervento da egli stesso voluto di Palkia e Dialga, rispettivamente padroni dello spazio e del tempo e Pokemon leggendari delle due precedenti versioni. Dinanzi al Pokemon oscuro, Cyrus cercherà di impadronirsi del suo potere, allo scopo di dare vita ad un nuovo mondo, fallendo miseramente e venendo risucchiato nel Mondo distorto in cui Giratina giace. Il protagonista si addentrerà in questa dimensione alterata per placare il Pokemon e ritrovare Cyrus, quest’ultimo ben deciso a voler rimanere in questo luogo alternativo. Infine, Pokemon Platino si mostra affascinante per il nuovo look invernale conferito a personaggi e aree della regione di Sinnoh e si dimostra alleggerito rispetto ai primi due titoli sopracitati per quanto riguarda i tempi di gioco; battaglie e interazioni come il “Surf” saranno più veloci, garantendo meno momenti morti durante le numerose animazioni in gioco.
3. Bianco e Nero (2010)
Siamo nell’ormai lontano 2010 e a distanza di due anni dall’uscita di Pokemon Platino, nasce la quinta generazione di mostri tascabili nei giochi Pokemon Bianco e Nero. Nonostante la stragrande maggioranza dei fan li ritenga tra i migliori titoli della serie principale, Bianco e Nero non ottennero lo stesso successo in termini di guadagno, piazzandoli, tra tutti i giochi mainline, tra i peggiori per numero di vendite. Pokemon Bianco e Nero sono una “rinascita” della serie videoludica che di titolo in titolo iniziava a perdere pubblico; I ragazzini che inseguivano le prime avventure del franchise erano ormai cresciuti e il cambio generazionale non bastava. Si decise di alzare l’età del protagonista da 10 a 15 anni, per parlare di tematiche più mature e serie, Unima divenne la prima regione di ispirazione non Giapponese e il team Plasma cambiò rotta rispetto ai suoi predecessori. Se il team Rocket delle prime versioni rapiva Pokemon altrui, il team Magma/Idro volgeva i suoi piani verso l’estensione delle terre/mari e il team Galassia di Cyrus pianificava la creazione di un mondo migliore, il team Plasma puntava verso la liberazione dei Pokemon, scaturendo nei giocatori una singola domanda: è giusto catturarli? In questa quinta generazione ci sono 156 Pokemon, tutti nuovi con però grandi riferimenti alla prima serie di mostriciattoli tascabili. L’intento di The Pokemon Company era chiaro, ovvero riproporre la sua invenzione allontanandosi di poco o apparentemente dai primi giochi della serie. Questa iniziativa non piacque molto a una parte dei fan del franchise in quanto questi ultimi volevano continuare a catturare anche i vecchi Pokemon dei giochi precedenti, evento in realtà possibile nel post game. In conclusione, sappiamo che Pokemon Bianco e Nero siano stati, come tanti altri giochi , vittime della pirateria sfrenata di quegli anni, capitanata principalmente dalle famosissime R4. Le critiche dei giochi erano più che positive, le console all’epoca erano in pieno splendore in termini di vendite e la pirateria ha castrato a tutti gli effetti una generazione che meritava molto di più di ciò che ha ottenuto.
2. Rosso, Verde e Blu (1996)
La prima generazione Pokemon, ancora oggi acclamata da quasi tutti i fan della serie videoludica, si dimostra essere uno dei giochi migliori del franchise soprattutto in termini di vendite; con le sue circa 31,38 milioni di copie rimane imbattuto con larga distanza dai suoi successori. Pokemon Rosso, Verde e Blu rappresentano a tutti gli effetti la volontà di Satoshi Tajiri, ovvero generare in ogni giocatore il desiderio di acchiappare tutti i Pokemon e sconfiggere la Lega della regione di Kanto. Secondo molti fan di lunga data, i “Pocket Monsters” di questa generazione appaiono più mostruosi, con grandi riferimenti al mondo animale e in qualche modo più originali. La trama, i paesaggi e i personaggi dei primi giochi della serie si dimostrano essere decisamente molto più semplici rispetto ai nuovi, rappresentando in tutto e per tutto l’avventura Pokemon in vecchio stile. Dire che non siano invecchiati sarebbe come mentire spudoratamente visto che le prime cartucce di gioco vennero sviluppate per il primo Game Boy, con grafica e qualità dei suoni decisamente molto datate e non per tutti, ma vedremo che molti anni dopo verranno riproposti in versioni aggiornate come Pokemon Rosso Fuoco/Verde Foglia, usciti nel 2004 per Game Boy Advance, e Pokemon Let’s Go Eevee e Pikachu, pubblicati per Nintendo Switch nel 2018. Le sfide nella regione di Kanto non saranno di certo serene con il team Rocket di Giovanni che cercherà di metterci i bastoni fra le ruote durante la nostra avventura e ciò che le darà ancora più fascino e curiosità sarà la presenza di molteplici leggendari tra cui il misterioso Mewtwo. In conclusione, possiamo dire che Pokemon Rosso, Verde e Blu siano stati i primissimi protagonisti della lunga PokeMania che ha dominato tutto il mondo per tantissimi anni, donando ai giovani e bambini un’avventura davvero indimenticabile.
1. Heartgold e Soulsilver (2009)
Probabilmente i giochi Pokemon per eccellenza, Heartgold e Soulsiver sono tra i titoli della serie più amati di sempre; la storia, gli ambienti e i Pokemon creano un mix così perfetto da lasciare a bocca aperta qualsiasi conoscitore della serie videoludica. I giochi in questione fanno riferimento alla seconda generazione, sono infatti i remake di Pokemon Gold e Silver del 1999. Una delle peculiarità di questi titoli è sicuramente l’ambiente, la regione di Johto infatti, presenta svariati riferimenti alla regione del Kansai, con tanti monumenti e città che rimandano ad un Giappone più tradizionale. A Johto potremmo incontrare nuovamente il team Rocket che, ormai sconfitto da diversi anni e senza più un leader come Giovanni, cercherà in tutti i modi di riaffiorare anche questa volta con i propri piani malvagi, o ad esempio i tre cani leggendari, Raikou, Entei e Suicune, creature avvolte da un grande mistero che stesso noi giocatori riporteremo a galla, e infine i due Pokemon leggendari, Ho-oh e Lugia. Il gioco presenta senz’altro una trama molto avvincente, nonché una continuazione degli eventi di Pokemon Rosso, Verde e Blu, e affronta il postgame in maniera unica e a quanto pare irripetuta. Dopo aver sventato i piani del team Rocket e aver sconfitto la Lega di Johto, il giocatore avrà la possibilità di ritornare nella regione di Kanto per catturare nuovamente tutti i Pokemon storici e battere ancora la Lega già affrontata nei primi titoli. Pokemon Heartgold e Soulsiver si dimostrano validi remake di seconda generazione, offrendo la storia e gli ambienti di Gold e Silver con grafica e colonne sonore rivisitate, adattandosi dunque a qualsiasi giocatore.
Ci sarebbe tanto altro da dire riguardo questi splendidi titoli ma renderebbe tutto ancora più difficile. Dopotutto,anche con dati alla mano, ognuno di noi ha una propria concezione delle generazioni Pokemon. Il franchise si dimostra comunque meritevole anche per i giochi più vecchi della serie, presentandoli ancora oggi come pietre preziose incastonate per sempre nella storia dei videogiochi.
Fonte immagine in evidenza: trailer di Youtube, The Official Pokemon Youtube channel.