Il profumo sa chi sei, il nuovo libro di Cristina Caboni

il profumo sa chi sei

Il profumo sa chi sei è il nuovo libro di Cristina Caboni, uscito qualche giorno fa per l’editore Garzanti. La storia riprende un filo già srotolato, quello della famiglia Rossini, o meglio delle sue donne, che l’autrice ci racconta nel suo romanzo d’esordio nonché bestseller europeo Il sentiero dei profumi. La storia riprende dove si era interrotta, ma questa volta il destino della protagonista, Elena Rossini, sembra essersi capovolto. Da giovane donna che si affaccia alla vita con il fardello di un passato ingombrante che le ha fatto perdere fiducia nell’amore, ma che ha piena consapevolezza di sé e delle sue passioni che diventano il suo mestiere, a donna smarrita, amata ma che non ha ancora fatto pace con i fantasmi del passato. Fil rouge indiscusso della narrazione è ancora una volta il profumo, che da costante indiscussa diventa variabile da riconquistare, e la sua riscoperta passa inevitabilmente per la riscoperta di sé, che forse risulta essere una rivelazione più che una acquisizione aprioristica.

Non possiamo quindi fare a meno di seguire la scia e immergerci in un viaggio fisico e mentale, ma soprattutto olfattivo in grado di coinvolgere il lettore sin dalle prime pagine.

Il profumo sa chi sei; il viaggio dei sensi per riscoprirsi

Elena Rossini vive a Parigi e lavora in una boutique di profumi; il suo precedente negozio di profumi, dove creava fragranze personalizzate lo ha chiuso da poco. Da sempre l’olfatto è il suo strumento per decodificare il mondo; è quello che le è stato trasmesso sin da bambina, da sua nonna Lucia dove la madre l’ha lasciata e con la quale è cresciuta; nelle vene delle donne della famiglia Rossini scorre l’arte della profumeria; tutte conoscono i segreti, le virtù e le debolezze di ogni fragranza, e riescono in questo modo a combinarle nella giusta dose per creare qualcosa di unico e che ha un che di magico. Eppure è da tempo che Elena sente che quella magia è svanita; ha smarrito la strada e perdendo la sua arte e con essa la passione per le sue fragranze, Elena non riconosce più il suo posto, non sa più chi è. Ma una chiamata inaspettata sembra stravolgere i suoi piani e allo stesso tempo rispondere a una sua esigenza profonda, anche se inconsapevole. Sua madre Susanna, con la quale da sempre ha un rapporto conflittuale e dalla quale si sente molto distante, la invita a Firenze con una certa urgenza.

Firenze è la città dove tutto ha avuto origine, dove Elena è cresciuta insieme alla nonna, dove ha imparato per la prima volta l’arte di famiglia, dove ha scoperto il suo talento. Firenze è anche il luogo dove il passato la aspetta al varco, annidato in quel palazzo dove hanno abitato tutte le donne della sua famiglia. Da qui partirà il suo viaggio, mentale e reale; in ogni luogo che visiterà, il profumo, che sente di aver smarrito, la accompagna e sembra quasi tracciare il percorso che la condurrà al centro di sé. Ogni persona che incontriamo ne Il profumo sa chi sei è legato a quest’arte che si costruisce proprio sull’essenza, sulla realtà più profonda dei fiori. E così Elena compirà il suo percorso interiore, alla ricerca del vero, quello che spesso si nasconde sotto le aspirazioni e le aspettative degli altri, portandola a ripercorrere strade già corse anche se inconsapevolmente. Le magiche atmosfere del Giappone con le sue tradizioni secolari e intime, e poi la vivacità e la sfrontatezza degli aromi dell’India e dell’Arabia coloreranno il percorso, trasmettendo ogni aroma e profumo attraversato dalla protagonista.

Il profumo sa chi sei è un’esperienza sensoriale ed emozionale oltre che un percorso interiore verso la riscoperta della propria essenza.

La delicatezza delle parole di Cristina Caboni spinge il lettore a immergersi totalmente nella storia di Elena, a percepire le sue emozioni contrastanti e la sua esigenza di vivere una vita centrata, che non può prescindere dal pregresso e che mette in evidenza l’esigenza del perdono come balsamo necessario per curare le proprie ferite. Una storia di riscoperta che parte dalla radici, dalle tradizioni, da uno spiccato senso di famiglia, che non è mai una famiglia tradizionale, ma che non può prescindere dall’amore, che a sua volta parte dall’amore di sé, di ciò che si è veramente. 

Fonte immagine: ufficio stampa.

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