L’amante giapponese di Isabel Allende | Recensione

amante giapponese

L’amante giapponese, la nostra recensione

Isabel Allende (Lima, 1942) si è affermata come una delle più note ed importanti voci della narrativa contemporanea in lingua spagnola col suo primo romanzo, La casa degli spiriti. Da allora, la sua carriera di autrice è stata costellata di successi. Tra i suoi recentissimi ultimi lavori, in Italia edito Feltrinelli come i precedenti romanzi, è L’ amante giapponese.

Ancora una volta, è l’universo femminile a farsi sfondo delle vicende raccontate dalla Allende, è una voce di donna quella che risuona tra queste pagine intrise di passione, di malinconia, di rimpianto, ma anche di voglia di vivere e di riscatto.
Si tratta delle voci di due donne, Irina e Alma, la badante dell’est e la ricca pittrice annoiata, diverse per personalità ed estrazione sociale, per attitudini e per interessi, che si trovano a convivere e inspiegabilmente, attratte l’una dall’altra per quella strana alchimia che è l’affinità, si scelgono nella moltitudine umana di una casa di riposo per anziani e si trovano a condividere l’una con l’altra i ricordi più intimi, quelli inconfessabili, quelli più oscuri e inaccettabili.

L’ amante giapponese, una passione da nascondere

La vita giunge all’epilogo per Alma Belasco, la ricca ed enigmatica pittrice ospite di una casa di riposo per anziani di San Francisco, in California. Apparentemente, Alma è un’anziana donna serena, apparentemente la vita le ha arriso, non le ha donato che gioie: una tranquilla esistenza borghese, un marito affettuoso, un lavoro che è in realtà uno svago,  un gran numero di viaggi in giro per il mondo.
Eppure non è tutto oro ciò che luccica, e la donna, in congedo col mondo e in ritiro volontario nella casa di riposo, sceglie finalmente di liberarsi delle convenzioni borghesi che hanno da sempre condizionato la sua vita, sceglie di aprirsi alla giovane badante, che nasconde anche lei un passato torbido, dal quale fugge.
La storia di Alma sarà per Irina uno stimolo, una via di fuga, una porta per aprirsi finalmente alla vita e lasciarsi alle spalle i brutti ricordi che la perseguitano.
Quella di Alma è la storia di una donna che è stata una bambina polacca dal passato terribile, segnato dalla perdita della sua famiglia in un campo di concentramento e dal trasferimento in un paese sconosciuto, dai ricchi zii d’America scampati all’Olocausto.
È la storia di una donna che si è aggrappata con tutte le sue forze alla vita borghese e convenzionale che le è stata proposta, come alla sola ancora di salvezza in mezzo alla confusione e alle macerie, e che alla fine ha scelto, anche a costo di rinunciare al suo io, alla sua essenza.
Ma è anche la storia di un amore contro le convenzioni del tempo, che è esploso con tutta la forza e la violenza di una passione giovanile oltre le regole, oltre le aspettative, l’unico impeto di follia al quale la giovane Alma non ha saputo rinunciare: l’amore tra la giovane Alma, figlia della ricca imprenditoria terriera di San Francisco, e l’amante giapponese, il giardiniere Ichimei.

Quello tra Alma e Ichimei è un amore impossibile, un amore inaccettabile, un amore da reprimere con forza, un amore senza futuro, che forse proprio per questo non ha saputo fermarsi fin quando era in tempo, ma che neppure ha saputo sfidare le convenzioni ed elevarsi al di sopra di esse.
Un amore che non ha mai conosciuto il mondo fuori dalle quattro mura della stanza che ha ospitato i due amanti per cinquant’anni.

Ichimei, l’ amante giapponese, diventa così emblema di una vita di lotta silenziosa contro un’immagine di donna alla quale Alma sa di non appartenere, una parte da nascondere agli occhi del mondo, che non capirebbe, così come va nascosto un amore così forte e delicato, un amore che non reggerebbe lo scarto con la realtà implacabile che vede Alma e Ichimei appartenenti a due universi così lontani ed irraggiungibili: lei ricca moglie di un avvocato, troppo legata agli agi e alle comodità della sua vita borghese, e lui umile giardiniere giapponese.
Grazie alla comprensione di una persona amica, che ascolta senza giudicare, questo amore represso e nascosto troverà finalmente il coraggio di uscire allo scoperto e vedere la luce, di esprimersi attraverso i ricordi di una fragile donna anziana, una donna che ha combattuto per tutta la vita tra un amore avvertito come sbagliato e le apparenze da preservare e che, nella quiete e nella rassegnazione della terza età, riconosce la propria codardia e i propri errori.

L’amante giapponese e altri libri

[amazon_link asins=’8807031604,4096810738,B0773JD5WQ,880460011X,B079YRYGTX,B007CFLJHY’ template=’ProductCarousel’ store=’eroifenu-21′ marketplace=’IT’ link_id=’fcac6454-6d44-11e8-b32e-cfa76a92b4c9′]

 

 

Altri articoli da non perdere
Tabish Khair: La notte della felicità, un libro sull’altro
Tabish Khair: La notte della felicità, un libro sull'altro

La notte della felicità, opera dello scrittore indiano Tabish Khair con traduzione di Adalinda Gasparini per Tunuè, porta con sé Scopri di più

Donato Zoppo e il suo “Il nostro caro Lucio”, un omaggio a Lucio Battisti
Donato Zoppo

9 settembre 1998 - 9 settembre 2018: a vent'anni dalla scomparsa di Lucio Battisti, Hoepli pubblica Il nostro caro Lucio-Storia, Scopri di più

Divergenze: la casa editrice anticonformista | Intervista
Divergenze: la casa editrice anticonformista |Intervista

Divergenze e lo slow book Divergenze è una casa editrice che nasce nel 2018 e vive sotto la direzione di Scopri di più

Fonofanie – paesaggi sonori / passaggi a Sud: a cura di Delia Dattilo
Fonofanie a cura di Delia Dattilo

Fonofanie – paesaggi sonori / passaggi a Sud è una recente pubblicazione a cura di Delia Dattilo che riunisce alcuni Scopri di più

La rocca di carta, un romanzo di Salvatore Giambelluca
La rocca di carta, un romanzo di Salvatore Giambelluca

Pubblicato da Koi Press Edizioni, La rocca di carta è il secondo romanzo del giovane scrittore palermitano Salvatore Giambelluca. Ambientata Scopri di più

Gli appunti necessari di Frank Iodice (Recensione)
Frank Iodice

Gli appunti necessari è un libro dello scrittore napoletano Frank Iodice. Si tratta del settimo romanzo dedicato alle avventure del dottor Scopri di più

A proposito di Giorgia D'Alessandro

Laureata in Filologia Moderna alla Federico II, docente di Lettere e vera e propria lettrice compulsiva, coltivo da sempre una passione smodata per la parola scritta.

Vedi tutti gli articoli di Giorgia D'Alessandro

Commenta