Canzoni metalcore 2024: top 5

Canzoni metalcore 2024: top 5

Il 2024 è stato un anno molto importante per la scena metalcore mondiale, numerose band hanno pubblicato dischi validissimi che hanno confermato o rilanciato la fama di tali formazioni. Parlare di un solo artista, un solo disco o una sola canzone sarebbe troppo riduttivo, e forse anche questo articolo non riuscirà a rendere giustizia alla vastità di belle uscite rilasciate lo scorso anno. Tuttavia è necessario escludere molti elementi, scegliendo di trattare di alcuni esempi che possano mostrare il calibro del valore dei brani pubblicati nel 2024.

In questo articolo si prenderanno in considerazione Imminence, Silence/156, Knocked Loose, Boundaries, Alpha Wolf, senza però classificarle.  

1. Imminence – The Black

Da qualche anno a questa parte, gli Imminence stanno conquistando i cuori di centinaia di migliaia di ascoltatori in tutto il mondo. Partiti poco più di 10 anni fa e attraversando molte fasi in cui cercavano di trovare il proprio sound, nel 2024 hanno pubblicato il loro capolavoro The Black, dal quale è tratta la title track omonima.

Eddie Berg accompagnato da una base di pianoforte e, l’ormai cardine della band, il violino (suonato dallo stesso Berg) parla delle sue sofferenze, di una speranza di liberazione dal dolore, dal Nero. Sono disseminate parti strumentali con distorsioni e doppio pedale, che subito si ritrasformano in sezioni melodiche, per poi arrivare a un ritornello che cattura grazie ad un’atmosfera sognante e una voce ammaliante, che si trasforma finalmente in un primo scream. 

Tuttavia, la parte che rende questo brano tra i punti focali del 2024 musicale è quella eseguita durante gli ultimi due minuti: un assolo di violino, accompagnato poi da un tappeto di sedicesimi di doppio pedale con un riff solido ed efficace. Il tutto è sormontato dallo scream impressionante di Eddie Berg, che si proietta nell’olimpo dei cantanti metal moderni, per abilità di canto clean, scream, e per la sua abilità col violino. Semplicemente un capolavoro del symphonic metalcore.

2. 156/Silence – Healing Process (Leave of absence)

Copertina dell'album: People Watching dei Silence/156, presa dalla pagina Spotify.
Copertina dell’album: People Watching dei Silence/156 (pagina Spotify dell’artista)

Il nome dell’album People watching e la copertina trasmettono un senso di inquietudine che perdura per l’intero disco e questa traccia è la perfetta conclusione che non delude le aspettative e soprattutto il build-up costruito durante le 14 tracce. L’atmosfera della canzone è semplicemente ipnotica, la voce del frontman James Murray si districa abilmente tra pulito e sporco, proprio come la base strumentale.

Si tratta di una traccia metalcore classico, ma non cade in stereotipi scontati e soprattutto non manca di originalità: il testo, l’uso di canto e controcanto (che a loro volta alternano canto pulito e sporco), i synth ambientali, rendono la canzone un vero e proprio gioiello musicale. Decisamente più accessibile al grande pubblico rispetto ad altre uscite del genere, nonostante la lunghezza della traccia, momenti meno “listener friendly” e una struttura poco delineata che rompe i canoni classici del metalcore-pop.

La canzone si avvicina alla fine con un crescendo sempre più incalzante, che sfocia prima in un breakdown potentissimo, e poi in una outro malinconica, quasi avvilente. Non c’è dubbio che questo album sia stato candidato tra i dischi metal migliori del 2024.

3. Knocked Loose – Suffocate 

La canzone che forse ha fatto più scalpore negli ultimi anni, forse non tanto in Italia, ma decisamente negli Stati Uniti, dal momento che i Knocked Loose sono stati ospitati in uno dei Late Show più guardati di sempre, ovvero il Jimmy Kimmel Live, lasciando a bocca aperta milioni di spettatori, addirittura scatenando la reazione di molte persone evidentemente disturbate dalla performance caotica della formazione americana, in collaborazione con l’artista Poppy. 

Già dal primo riff si riconosce il tono divenuto marchio di fabbrica delle chitarre distorte dei Knocked Loose, che subito lasciano spazio alle voci di Garris e Hale e Calderon. Ma non è tutto, dopo una strofa e un bridge di un’intensità quasi spaventosa, subentra il featuring della canzone, che nonostante fosse conosciuta per i suoi scream presenti in moltissime delle sue canzoni, lascia comunque a bocca aperta l’ascoltatore. La canzone non rallenta il ritmo, fino al momento del build-up pre breakdown, che rende la traccia una canzone ambiziosa che non ne vuole sapere di smettere di sorprendere. Il breakdown è infatti supportato da un beat di batteria che richiama esattamente quelli tipici del reggaeton, solamente con un’accordatura del rullante che è assolutamente impensabile per quel genere. 

L’aggressività, l’effetto sorpresa, il ruolo nella sua diffusione del genere nel mondo, i featuring: sono tutti elementi che la candidano a miglior canzone metal del 2024.

3. Boundaries – Blame’s Burden

Copertina dell'album: Death Is Little More dei Boundaries, presa dalla pagina Spotify.
Copertina dell’album: Death Is Little More dei Boundaries (pagina Spotify dell’artista)

Senza alcun’ombra di dubbio, i Boundaries vincono il premio come album più violento del 2024, pregno di emozioni e voglia genuina di trasmetterle. Un ascolto sicuramente non per tutti, ma per un ascoltatore allenato è sicuramente facile apprezzare la sincerità di questo album, pietra miliare dell’hardcore moderno. Death Is Little More non si tira indietro dal cercare voci di cantanti di altre band che possano completare il progetto e tra queste, risalta quella di Marcus Vik, frontman svedese degli Invent Animate. Proprio lui partecipa a quella che personalmente ritengo la migliore canzone dell’album, Blame’s Burden, pienamente in stile Boundaries, ovvero con una dirompenza sonora senza rivali, con synth tra lo psichedelico e l’affascinante, che però in questo caso trova riposo con un bridge sereno. È proprio Vik che dona tranquillità alla canzone, dopo essere subentrato con i suoi scream nel controcanto alle linee principali del frontman Matthew McDougal. Successivamente vi è un contrasto tra le due voci che eleva la canzone a un livello ancora più alto, fino ad arrivare allo sfogo finale:

«I wish that I could disappear, that I could fade into the grey, without the burden of anyone missing me, without the burden of the blame.»

4. Alpha Wolf – Ambivalence

L’ultima traccia di questo articolo è tratta dall’ultimo album degli Alpha Wolf, altro capostipite del metalcore mondiale, direttamente da Melbourne. Durante l’ultimo ciclo di album, la band è stata criticata come “venduta” a causa dell’introduzione di alcune sezioni con voci cantate piuttosto che in scream, come in Whenever you’re ready, o nella stessa Ambivalence. Può essere invece  un segno di maturazione da parte della band, che riesce a introdurre elementi nuovi, seppur non innovativi, per donare varietà ai loro lavori. 

Ambivalence è poi un esempio perfetto: la traccia di chiusura del precedentemente citato album si fa forza proprio su quest’alternanza, accompagnata perfettamente da un riff di chitarra solista che addolcisce i riff pesanti di quella ritmica. Questi elementi sono perfetti anche nel contesto della canzone, creando una vera e propria ambivalenza.

Se tutta la canzone ha un’aria di epicità disarmante grazie al senso di fatalità che viene donato dal testo e dalla creazione di una perfetta ambience sonora, si raggiunge un picco inarrivabile durante l’ultimo ritornello. Questo perché gli Alpha Wolf hanno fatto una mossa geniale quanto azzardata, ospitando Drew York, Dylan Torres, Daniel Furnari, Jamie Hails, Marcus Bridge, Marcus Vik, Ryan Kirby, Tuck O’Leary, Garrett Russell, Luke Manson, Sean Harmanis e Jack Bergin, tutti membri di celebri band metalcore. Questa mossa ha lasciato tutti a bocca aperta e ha reso la canzone un punto d’incontro per tutti i fan del metal moderno, certamente felici di poter assistere a collaborazioni del genere.

Conclusione

Queste rappresentano le migliori canzoni del 2024: brani in cui convivono originalità, sperimentazione, collaborazioni di rilievo e puro talento. È stato un anno che ha dimostrato come il metalcore continui a evolversi senza perdere la propria identità, capace ancora di sorprendere e di emozionare. Se non conoscevate queste band, spero che questo articolo vi abbia incuriosito e vi spinga a scoprirne le discografie a partire da queste canzoni. 

Fonte immagine in evidenza: Pagina spotify dell’artista Imminence 

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