Emilya Ndme presenta Piss off the neighbour: l’EP | Intervista

Emilya Ndme in questa intervista presenta “Piss off the neighbour”, il suo nuovo EP, disponibile su tutte le piattaforme streaming dal 20 Giugno 2025. L’ EP composto da sei tracce, sei “stanze” di una casa interiore, apre le porte di un universo personale fatto di relazioni complicate, non solo con gli altri ma anche con sé stessi, e di contraddizioni, quelle del quotidiano. Attraverso le sue composizioni Emilya dimostra che la fragilità non è un ostacolo, ma può diventare materia creativa e riesce a farlo attraverso l’atmosfera delicata, a tratti malinconica, del suo nuovo lavoro: un sound alt-rock stratificato e consapevole che si presta perfettamente al linguaggio emotivo dell’artista che accarezza e graffia.  Tutti i brani (Indaco, Grime, My Best, Swan, Lungs, Am I) creano insieme un spazio intimo e assolutamente piacevole all’ascolto e rivelano quanto l’artista sia capace di trasformare la fragilità in melodia e la vulnerabilità in forza. L’intervista ad Emilya Ndme per “Piss off the neighbour” è anche un momento interessante per scoprire come e dove nascono i suoi brani e le sue intenzioni artistiche, un momento in cui Emilya racconta con franchezza un po’ della sua interiorità e infine cosa ama di più del suo lavoro.

Ecco come ha risposto alle nostre domande.

L’atmosfera dell’EP per sonorità e testi è estremamente intima e delicata. È nata prima l’esigenza del messaggio, quella musicale o per scrivere brani così intensi lavori contemporaneamente sui vari livelli?

Non credo esista davvero un ordine preciso: arriva tutto insieme, o meglio, arriva quando smetto di cercarlo. C’è una specie di urgenza emotiva che poi si incarna in suono, parole, immagini mentali, cerco solo di stare zitta abbastanza a lungo da sentire cosa vuole uscire. Mi viene da pensare di non essere del tutto io a decidere: a volte ho fatto il gioco di ripercorrere in senso opposto le tappe che mi hanno portato a scrivere un pezzo e non ci sono riuscita quasi mai in modo lineare. C’è una sorta di incoscienza nello scrivere secondo me, non è un processo lucido, almeno per me. È un lavoro sotterraneo, lento e spesso scomodo. Non è per forza una scelta ed più come togliersi qualcosa da dentro.

Leggendo i testi sembri quasi voler celebrare il raggiungimento di una maturità emozionale, quella del “lasciare andare” che inevitabilmente regala un prezioso senso di libertà. L’ispirazione per questa scrittura nasce da un’esperienza tutta tua oppure anche da uno sguardo verso gli altri?

Tutto mio, purtroppo. Sarebbe stato più facile rubare storie agli altri, ma mi sono trovata dentro una specie di tempesta silenziosa da cui dovevo uscire intera. Scrivere è stato il modo per rendere reale il mondo di riflessioni e pensieri che mi portavo dentro già da un po’. Certo, poi scopri che quel dolore, quella stanchezza, quella rassegnazione tenera, ce l’hanno in tanti e ti accorgi che il tuo stare male può diventare un ponte, non solo una zavorra.

Chi sono i vicini da far arrabbiare?

I vicini veri, quelli delle pareti sottili e delle vite che ti passano accanto senza guardarti mai negli occhi, quelli che ti spiano fingendo di camminarti al fianco ma non ti sostengono mai veramente. Quelli sono i primi ad arrabbiarsi quando brilli e ti sollevi perché vogliono chiuderti nei loro schemi e controllarti. I vicini simbolici, quelli che si sentono disturbati quando occupi spazio, quando alzi la voce, quando smetti di essere accomodante. Con questo EP voglio disturbare in modo gentile, con la musica invece che con le urla, non solo gli altri ma anche le vecchie versioni di me. Una forma di vendetta un po’ cinica.

Chi sono gli artisti/band che hanno ispirato il tuo modo di fare musica sia a livello di scrittura delle melodie che delle parole?

Ce ne sono tanti, e cambiano col tempo. Sicuramente gente che ha fatto della fragilità una forza: Wolf Alice, PJ Harvey, Paramore, The Last Dinner Party, Daughter, boygenius che hanno questa capacità di sussurrare cose che ti aprono in due. Non ho mai cercato di copiare nessuno, ma inevitabilmente ti nutri di quello che ti salva in certi momenti.

Qual è la parte che preferisci maggiormente della tua carriera musicale? La composizione o il contatto col pubblico?

Il palco e il live: in quei momenti ho la sensazione che la mia musica prenda vita e diventi qualcosa di più grande e lo divento anche io con lei. Una parte del mio cervello è lì razionale che mi guida durante la performance ma l’altra parte è completamente libera, rapita da quello che succede, quasi scollata dal tempo. Non c’è niente di più bello dello scendere dal palco e sentire le parole del pubblico che ha vissuto con te quell’emozione.

Hai in programma qualche live per la promozione del tuo nuovo lavoro?

Si certo, le date del tour sono in aggiornamento continuo. La più vicina il 26 luglio a Genova in apertura a Francamente per il Lilith festival, poi Savona il 2 agosto, poi Verona, Torino.

In conclusione, l’intervista ad Emilya Ndme per “Piss off the neighbour” ci consente anche di riflettere sulle nostre sensibilità, su chi ci circonda e l’importanza che vogliamo attribuirgli, e sul dolore, quel dolore, quella stanchezza, quella rassegnazione tenera, ce l’hanno in tanti e ti accorgi che il tuo stare male può diventare un ponte, non solo una zavorra”.

Fonte immagine: Ufficio Stampa

Altri articoli da non perdere
Emilio Carrino e il nuovo singolo: Non me ne importa più
Emilio Carrino

Emilio Carrino, il cantautore partenopeo, torna con il suo nuovo singolo Non me ne importa più, prodotto da Max D'Ambra. Scopri di più

Festival di Sanremo 2018, la seconda serata tra ospiti e nuove proposte
Festival di Sanremo 2018

Dopo il successo della prima serata, il Festival di Sanremo 2018 fa registrare ancora buoni ascolti. Tuttavia i dati registrano Scopri di più

Mandalamarra: la loro personalissima ribellione

Eccolo il singolo con cui si danno i natali ad un progetto in bilico tra canzone d’autore, folk e quel Scopri di più

Canzoni di Drake: 5 da ascoltare
Canzoni drake

Aubrey Drake Graham, conosciuto come Drake, è un cantante e rapper canadese, con cittadinanza statunitense. Nasce a Toronto nel 1986, Scopri di più

Chi è Gloria Zoe Choi: la prima Idol italiana
Gloria "Zoe" Choi la prima Idol italiana

Introduciamo il profilo e le origini di Gloria Zoe Choi, la prima Idol italiana a debuttare nel mondo del K-Pop. Scopri di più

La storia del Tomorrowland: il festival delle favole
La storia del Tomorrowland: il festival delle favole

Tomorrowland è un festival di musica elettronica, che viene allestito in Belgio, a luglio di ogni anno, dal 2005. È Scopri di più

A proposito di Anita Polito

Vedi tutti gli articoli di Anita Polito

Commenta