Nella suggestiva Sala delle Carceri del Castel dell’ Ovo si svolgerà fino al 26 Febbraio la mostra di Lello Bavenni, dal titolo “Resistenza ad oltranza.” Il titolo della mostra è un manifesto del percorso creativo e di vita di Lello Bavenni.
Lello è figlio del suo secolo, il’900. Sul piano artistico sente l’influenza del movimento d’Avanguardia. La produzione artistica, presente in sala, è perfettamente in linea con il movimento che pone gli artisti “avanti” rispetto ai contemporanei.
Da buon neo-avanguardista incarna il fenomeno e produce lavori che sono il frutto di tecnica mista tra scienza e applicazioni tecnologiche.
Lello Bavenni: Resistenza
Bavenni, uomo canuto e dallo sguardo intenso, ci ha concesso una breve intervista.
Quando nasce l’idea di questa mostra?
Qualche tempo fa sono ritornato su un vecchio progetto a specchi. Le tele con delle giustapposizioni coloristiche, realizzate anche con dei moderni dispositivi di creazione digitale che una volta riflesse su specchi consentono al fruitore di ammirare un gioco di immagini in uno spazio bidimensionale dal risultato bizzarro. Le luci della sala fanno, poi, il resto.
Quali sono state le influenze artistiche del passato?
Sicuramente l’arte d’ Avanguardia, pur essendo nato e cresciuto in una casa dove alle pareti erano presenti solo pittori dell”800 napoletano. La mia, forse, è stata una reazione al passato e ho seguito l’istinto. Ho subito da giovane il fascino di Paul Klee e di tutta quella corrente artistica. Ho metabolizzato la produzione di quegli anni ed ho elaborato, infine, un mio stile. Oggi, dopo circa quarant’anni di attività, mi è semplice sintetizzare quelle nozioni e portare in sala una mostra all’“Avanguardia.”
Perchè intitolare un’esposizione “Resistenza ad oltranza?”
In considerazione del fatto che abbiamo parlato anche dei movimenti d’Avanguardia, volevo recuperare dal linguaggio militare il termine “ Resistenza”, la sua etimologia richiama subito alla memoria l’azione contrastante il nemico o quanto meno un piano difensivo.
Ho combattuto nella mia vita per affermarmi nel contesto artistico.
Il messaggio concettuale che si vuol lanciare con questa mostra?
Quando la vita colpisce duramente, impara a resistere ad oltranza!