Aveva solo 14 anni: troppi pochi per avere paura di chi diceva di amarla, troppo pochi per spegnersi. Martina Carbonaro sorrideva nelle foto, come la maggior parte delle ragazze della sua età, aveva occhi luminosi e ancora l’adolescenza tutta davanti. Ma il 27 maggio 2025, il suo nome è entrato tragicamente nelle vittime di femminicidio del 2025.
A strapparle la vita è stato Alessio Tucci, 17 anni, il suo ex fidanzato. Il ragazzo ha confessato l’omicidio, non lasciando spazio ai dubbi o alle speranze che non si trattasse dell’ennesimo femminicidio. Mentre la notizia correva tra i titoli di giornali, sui social media e e nei telegiornali, l’Italia si è unita in un grido di dolore, rabbia e incredulità.
Martina Carbonaro: una ragazza come tante
Martina era una ragazza di Afragola, una città in provincia di Napoli. Come tutte le adolescenti, aveva iniziato ad esplorare l’amore. Ma quel legame con Alessio si trasformò presto in qualcosa di tossico e soffocante. Aveva provato ad allontanarsi. Aveva detto basta. Ma non è stato sufficiente. Chi la conosceva dice che era una ragazza sensibile, innamorata della vita.
Il delitto ad Afragola
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Martina è scomparsa la notte del 26 maggio, per poi essere ritrovata senza vita il giorno seguente. La ragazza sarebbe stata attirata in un appartamento disabitato, dove Alessio ha compiuto il gesto irreparabile. Non un raptus, ma un atto calcolato. Una violenza lucida e feroce. Una punizione, forse, per quella libertà che Martina aveva osato rivendicare.
Quando il corpo è stato ritrovato, la città si è fermata. I parenti, gli amici, i compagni di scuola e i professori non riuscivano a credere che Martina non ci fosse più. La madre ha dovuto fare i conti con una realtà che non dovrebbe appartenere a nessuno: dover rendersi conto che la propria figlia è stata uccisa dal proprio ex fidanzato.
Una ferita che riguarda tutti
Il femminicidio di Martina Carbonaro non è un caso isolato. È l’ennesimo capitolo di un libro che non finisce più, una tragedia nazionale che colpisce donne di qualsiasi età. Ma la sua tenera età e la sua innocenza rendono il tutto ancora più insopportabile. Martina non aveva i giusti mezzi per allontanarsi da un rapporto tossico, eppure ci aveva provato.
Martina Carbonaro: l’ennesimo “mai più”
Martina è diventata il simbolo dell’ennesimo mai più sussurrato con le lacrime agli occhi. Ma quanti mai più abbiamo dovuto pronunciare, sperando che qualcosa potesse cambiare davvero? Afragola ha proclamato il lutto cittadino, la scuola è piena di fiori e i social media riportano solo il nome di questa ragazza.
Tocca alle istituzioni e a tutto il popolo impedire che un’altra ragazzina e un’altra donna muoiano perché ha detto no. Martina non verrà cancellata, resterà un volto, un simbolo di rivolta, che si spera possa portare al cambiamento tanto ambito.
Fonte Immagine: Social di Martina Carbonaro