Halloween in epoca vittoriana: come si festeggiava?

Halloween in epoca vittoriana: come si festeggiava?

Halloween è una celebrazione di origine celtica in cui si credeva che il confine tra vivi e morti si facesse più sottile. Oggi è la famosissima festa che prevede intagliare zucche e fare dolcetto o scherzetto; se prima era un’usanza unicamente dei paesi anglosassoni, attualmente è diffusa, anche se con diversa intensità, più o meno in tutto il mondo. Ma come si festeggiava Halloween nell’epoca vittoriana? Scopriamolo.

Tradizioni in epoca vittoriana

La festa di Halloween era molto sentita ed era festeggiata come una festa comune, al pari del Natale. Infatti, secondo le evidenze storiche dell’epoca, esistevano proprio le cartoline di auguri di buon Halloween con illustrazioni di zucche, ad esempio, e venivano organizzate grandi feste con inviti a tema. Il sentimento verso Halloween in epoca vittoriana era così forte che anche la regina Vittoria soleva festeggiarlo con grandi celebrazioni. In quest’epoca c’era grande attrazione e interesse verso la divinazione e l’esoterismo, nonostante il forte sentimento cristiano e l’impronta di austerità che la caratterizzava. Ricordiamo che in questi anni, dove c’era un’alta mortalità, il lutto era una cosa frequente e molto sentita. Le donne ad esempio, per la morte dei mariti, osservavano un lungo lutto tramite l’uso di abiti solamente neri, e dovevano evitare la vita mondana per alcuni anni. La regina Vittoria, alla morte del marito Alberto di Sassonia-Coburgo, indosserà il lutto per tutta la sua vita. Sarà proprio questa sua usanza a far diventare il nero di moda.

Summerween: Halloween in estate

Giochi di Halloween nel periodo vittoriano

Halloween in epoca vittoriana era considerata come un evento giocoso, oltre alle zucche, le mele erano un altro elemento fondamentale della festa nell’età vittoriana. Un gioco famoso era quello di riuscire a prendere le mele solo con la bocca da una ciotola piena d’acqua; inoltre, se si riusciva a sbucciare una mela facendone un’unica striscia era segno di buona sorte. In effetti spesso i giochi e le credenze dell’epoca non si collegavano tanto al culto dei morti, quanto appunto alla fortuna e a cosa riservava il futuro. In particolare le donne, ma anche gli uomini, erano interessate a sapere se si sarebbero sposate o altri dettagli sul loro futuro coniuge.
Infatti, un’altra tradizione era quella di buttare la buccia di mela nell’acqua e se da questa fosse uscita la forma di una lettera, sarebbe stata l’iniziale del futuro consorte; un modo per vedere come sarebbe andata la relazione tra due fidanzati era gettare due fagioli nell’acqua, se questi affondavano era indice di buon auspicio.
Un’altra tradizione era quella dei tre piatti: uno vuoto, uno con l’acqua e l’ultimo con la farina. Se la persona bendata toccava quello vuoto indicava miseria per quell’anno, l’acqua indicava matrimonio entro l’anno, mentre la farina simboleggiava ricchezza.

Insomma Halloween in epoca vittoriana era sicuramente un’occasione di svago e divertimento.

Fonte immagine di copertina: Public Domain Pictures

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A proposito di Teresa Errichiello

Nata nel 1995, laureata in Lettere moderne e Discipline della musica e dello spettacolo , grande appassionata di scrittura, arte, cinema ma soprattutto serie tv.

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