La moda non è mai stata solo vestiti e tendenze: spesso diventa terreno di dibattito culturale. L’ultimo esempio? La campagna pubblicitaria di American Eagle con Sydney Sweeney, e la risposta di Gap, che ha scelto di puntare sulla diversità e l’inclusione con il gruppo globale Katseye.
American Eagle e lo spot che ha fatto discutere
Lo spot di American Eagle presenta Sydney Sweeney, bionda con occhi azzurri, in denim, accompagnata da un gioco di parole tra genes (geni) e jeans. Nel video Sweeney dice:
“I geni si trasmettono dai genitori ai figli, determinando tratti come il colore dei capelli, la personalità e persino gli occhi. I miei jeans sono blu.”
Segue la voce fuori campo: “Sydney Sweeney ha ottimi jeans.”
Quello che doveva essere un gioco di parole spiritoso è stato letto da molti come un messaggio ambiguo e problematico. Associando caratteristiche fisiche privilegiate a un prodotto, lo spot ha richiamato immagini legate a canoni estetici tradizionali, e alcune persone lo hanno percepito come un riferimento disturbante alle teorie eugenetiche. In pratica, il messaggio ha suscitato critiche soprattutto per il mix tra stereotipo estetico bianco e concetto di qualità.
Critici e osservatori hanno sottolineato che l’annuncio evoca un tipo di standard estetico legato a valori conservatori, inserendosi in un dibattito culturale più ampio. Anche nell’era della Gen Z, abituata a messaggi più inclusivi e sensibili alle questioni sociali, lo spot è stato percepito come irritante e fuori luogo.
Gap risponde con diversità e energia
A differenza di American Eagle, Gap ha scelto una strategia opposta. Il brand ha lanciato un nuovo spot con le Katseye, un gruppo femminile globale e multiculturale composto da Lara, indiana, Sophia, filippina, Megan, cinese, Yoonchae, coreana, Daniela, cubana e Manon, di origini ghanese-svizzera-italiane. Nel video le ragazze ballano sulla canzone “Milkshake” di Kelis, con il ritornello “it’s better than yours”, celebrando la diversità, la libertà e l’autenticità.
Lo spot di Gap ribalta il messaggio ambiguo dello spot di American Eagle, mostrando che la moda può diventare uno spazio inclusivo, dove l’identità e la multiculturalità contano tanto quanto il prodotto stesso.
Moda, cultura e responsabilità
Questa faida tra brand dimostra come la pubblicità non sia mai neutra. Un gioco di parole o la scelta di un volto non sono solo dettagli estetici: diventano simboli culturali. American Eagle e Gap mostrano due approcci diversi: uno rischioso e divisivo, l’altro inclusivo e moderno, e ci ricordano che oggi la moda parla, racconta valori e può influenzare il dibattito sociale.
Fonte immagine: Gap inc.