Nefertiti fu una delle donne più affascinanti e misteriose del mondo antico. Famosa per la sua bellezza iconica, fu una regina egiziana sensibile, spirituale e dal grande temperamento, ma anche una figura politica intelligente e diplomatica che esercitò un potere senza precedenti.
Il suo nome, Neferneferuaten Nefertiti, significa “la bella è giunta”. Venerata dal popolo, si pensa che sia stata divinizzata in vita, forse come reincarnazione della dea Tefnut. Nelle rappresentazioni artistiche, Nefertiti appare spesso come una figura quasi divina, importante tanto quanto il faraone stesso.
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Le origini incerte e l’ascesa al potere
La parentela della regina è ancora oggi oggetto di dibattito. Si pensa sia nata a Tebe intorno al 1370 a.C. Sui suoi genitori esistono varie ipotesi: la prima è che fosse figlia del faraone Amenofi III; la seconda attribuisce la sua paternità ad Ay, un alto funzionario di corte che sarebbe poi diventato faraone. L’unica certezza storica è che la sua nutrice si chiamava Tey.
All’età di circa 15 anni, Nefertiti sposò Amenofi IV, che in seguito cambiò il suo nome in Akhenaton. A differenza delle precedenti regine egiziane, Nefertiti fu coinvolta attivamente nella vita politica e religiosa. Grazie al suo temperamento, alla sua intelligenza e alle sue notevoli capacità diplomatiche, divenne in breve tempo una figura centrale nella gestione del potere, affiancando il marito in ogni decisione. Insieme ebbero sei figlie: Merytaton, Maketaton, Ankhesenpaaton (futura sposa di Tutankhamon), Neferneferuaton Tasherit, Neferneferura e Setepenra.
La rivoluzione religiosa: il culto di Aton
L’era di Akhenaton e Nefertiti segnò una svolta radicale nel mondo egizio. I due sovrani abbandonarono il politeismo tradizionale per fondare una nuova religione monoteista incentrata sul culto del dio Aton, il disco solare. Akhenaton si proclamò unico intermediario tra Aton e l’umanità, ponendo Nefertiti al suo fianco come controparte femminile. Per la prima volta, il re e la regina divennero la rappresentazione terrena di un’unica divinità. In qualità di grande sacerdotessa, Nefertiti presiedeva i rituali e presentava le offerte al dio. Dopo lo scisma religioso, la coppia reale fondò una nuova capitale, Akhetaton (l’odierna Amarna), dove si trasferì con la corte.
| I ruoli di Nefertiti | Descrizione del potere e dell’influenza |
|---|---|
| Grande sposa reale | Era la consorte principale di Akhenaton e madre delle sue eredi. Il suo status era superiore a quello di qualsiasi altra moglie del faraone. |
| Sacerdotessa di Aton | Svolgeva un ruolo attivo e centrale nei nuovi rituali religiosi, un compito di enorme prestigio e potere. |
| Consigliera politica | Affiancava Akhenaton nelle decisioni di stato e nelle relazioni diplomatiche, come testimoniano le rappresentazioni ufficiali. |
| Possibile co-reggente o faraone | Alcuni egittologi ritengono che abbia regnato come faraone a pieno titolo dopo la morte del marito, con il nome di Smenkhara. |
Nefertiti era una regina faraone?
L’importanza di Nefertiti fu tale che spesso il suo nome seguiva quello del re, formando un’unica entità reale. Godeva di privilegi unici, come quello di spostarsi sul suo carro personale. Un famoso bassorilievo conservato al Museum of Fine Arts di Boston la rappresenta mentre colpisce un nemico con una mazza, un gesto che, di norma, era riservato esclusivamente al faraone come simbolo di vittoria dell’ordine sul caos. Questi elementi hanno portato molti egittologi a ipotizzare che Nefertiti sia stata a tutti gli effetti una regina-faraone. È l’unica regina d’Egitto a essere stata raffigurata con la corona blu, un emblema di autorità che solitamente spettava solo al sovrano. Tuttavia, la documentazione storica è troppo scarna per giungere a una conclusione definitiva.
Il mistero della sua scomparsa
Intorno al dodicesimo anno di regno di Akhenaton, Nefertiti scompare improvvisamente da tutte le iscrizioni ufficiali. Le ragioni di questa sparizione sono sconosciute e hanno dato origine a diverse teorie. Alcuni studiosi pensano che sia caduta in disgrazia, altri che sia morta a causa di un’epidemia. L’ipotesi più affascinante, sostenuta da egittologi come Nicholas Reeves, è che non sia scomparsa, ma che abbia cambiato nome in Smenkhara per regnare come co-reggente o come faraone a pieno titolo dopo la morte del marito e prima dell’ascesa di Tutankhamon. La sua tomba non è mai stata identificata con certezza, alimentando ulteriormente il suo mito.
Il busto di Nefertiti: un’icona di bellezza universale
L’immagine di Nefertiti è indissolubilmente legata al suo celebre busto in calcare dipinto, scoperto nel 1912 nel laboratorio dello scultore Thutmose ad Amarna. Oggi conservato al Neues Museum di Berlino, è considerato uno dei massimi capolavori dell’arte egizia e un’icona universale di bellezza femminile. L’opera è ritenuta incompiuta, poiché l’occhio sinistro non ha l’intarsio di cristallo di rocca presente nel destro. Tutti gli indizi portano a pensare che Nefertiti, oltre a una bellezza disarmante, avesse un forte carisma, una grande intelligenza e una spiccata sensibilità che, ancora oggi, la rendono una delle figure più affascinanti della storia.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 19/09/2025

