Cosa vedere a Laos: 4 posti must-see

Cosa vedere a Laos: 4 posti must-see

Circondato da confini come Thailandia, Vietnam e Cina, il Laos è spesso messo in secondo piano rispetto a mete più pubblicizzate. Eppure, il suo territorio offre una vasta varietà naturale: cascate azzurre, laghi dalle acque limpide e ampie pianure che attraversano villaggi rivestiti di verde. Le città, seppur piccole, sono cariche di storia, circondate da templi e luoghi di preghiera buddhisti che si intrecciano perfettamente con le tradizioni locali, creando un’atmosfera indimenticabile. A ciò si aggiungono le tracce del passato coloniale francese, visibili nei caffè, nell’architettura e nella cucina: baguette che accompagnano zuppe piccanti e sticky rice servito in foglie di banana. Un altro punto a favore del Laos è senza dubbio il suo costo contenuto: nel 2025, viaggiare qui è ancora possibile con budget ridotti, senza rinunciare alla qualità. Negli ultimi anni, inoltre, il paese ha iniziato a rafforzare i legami con il resto dell’Asia, migliorando lentamente ma costantemente le proprie infrastrutture. Tra i cambiamenti più rilevanti ci sono i nuovi collegamenti ferroviari, che hanno ridotto notevolmente i tempi di viaggio tra le principali città e reso molto più semplice l’arrivo anche nelle zone meno conosciute. Questo processo di apertura sta avvicinando il paese non solo ai turisti, ma anche a nuove opportunità di scambio e sviluppo.

Luang Prabang: il cuore culturale del Laos

Ex capitale reale, Luang Prabang è un punto d’incontro tra spiritualità, architettura e memoria storica: ogni dettaglio racconta un passato ricco di tradizioni, ancora presente nel ritmo quotidiano della città. Oggi è considerata il cuore culturale del paese, tanto da essere riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Il centro è un intreccio ordinato di templi antichi, residenze coloniali e mercati locali, che danno vita a una scenografia urbana di grande valore. Un simbolo inconfondibile della città vecchia è il Wat Xieng Thong, un complesso templare situato nei pressi del Mekong (il dodicesimo fiume più lungo del mondo): la sua struttura, con decorazioni in vetro colorato, rappresenta uno degli esempi più raffinati dell’arte religiosa laotiana. Tra le pratiche più rappresentative c’è la raccolta mattutina delle offerte: prima dell’alba, decine di monaci percorrono le vie della città per ricevere il cibo donato dalla popolazione, un rituale che scandisce l’inizio della giornata per molti abitanti. Luang Prabang è un’esperienza imperdibile per chi vuole immergersi in una città che ha saputo mantenere intatta la sua identità antica, tra religiosità e luoghi storici.

Veduta panoramica della città di Luang Prabang in Laos, con il fiume Mekong e le montagne verdi sullo sfondo.

Veduta di Luang Prabang dall’alto (Foto di Shelly Zohar – Wikimedia Commons)

Vang Vieng: avventura tra montagne e fiumi

Adagiata lungo il fiume Nam Song e circondata da verdi montagne, Vang Vieng offre una delle cornici naturali più affascinanti del Laos. Si presenta come una meta adatta a chi cerca paesaggi intensi, esperienze attive e un contatto più diretto con l’ambiente. Il territorio intorno alla cittadina è dominato da alture rocciose ricoperte di vegetazione, campi coltivati e grotte profonde, che rendono Vang Vieng ideale per chi ama esplorare. I voli in mongolfiera sono un’avventura consigliabile, un’occasione per ammirare dall’alto la geometria delle risaie e la bellezza del fiume. Il fiume Nam Song, che attraversa la città, è al centro di molte delle esperienze proposte: il kayak permette di seguire il suo corso tra pareti rocciose e piccoli insediamenti rurali, mentre il tubing, su grandi ciambelle galleggianti, offre una discesa più lenta e tranquilla, adatta anche ai meno sportivi. La zona è attraversata da numerosi sentieri, perfetti per camminate o giri in bicicletta, che conducono verso punti panoramici e villaggi mozzafiato: uno dei percorsi più apprezzati è quello che porta al Nam Xay Viewpoint, una salita breve ma ripida che regala una vista indimenticabile, soprattutto al tramonto. Vang Vieng rappresenta quindi una tappa versatile, adatta sia a chi desidera un’immersione nella natura sia a chi vuole vivere esperienze emozionanti senza rinunciare al comfort.

Una fila di bungalow in legno rosso su palafitte con terrazze a Vang Vieng, Laos.

Bungalow di legno rosso a Vang Vieng (Foto di Basile Morin – Wikimedia Commons)

Cascate di Kuang Si: un’oasi turchese

A meno di un’ora da Luang Prabang, in una zona dove la vegetazione si fa più fitta, si trova uno dei luoghi più sorprendenti del Laos: le cascate di Kuang Si. Non è solo l’impatto visivo a renderle speciali, ma il modo in cui la natura sembra aver disegnato questo paesaggio, mescolando acqua e luce con una precisione surreale. Il tragitto che porta alle cascate è piacevole e, una volta giunti all’ingresso, un sentiero ombreggiato conduce lentamente verso il primo salto d’acqua. Da qui si apre un vero sistema di terrazze dove l’acqua, filtrata dalla roccia, assume sfumature che vanno dal celeste all’azzurro intenso. Le vasche naturali che si formano lungo il percorso invitano a fermarsi, e alcune sono accessibili per la balneazione, mentre altre sono protette per motivi ambientali. L’acqua è limpida e fresca, ideale per una pausa dalle temperature elevate. All’ingresso del parco si incontra anche un’area dedicata alla tutela degli orsi della luna, una specie minacciata dalla caccia illegale. Il piccolo centro di recupero lavora alla salvaguardia di questi animali, offrendo rifugio e informazioni ai visitatori. Una giornata alle cascate di Kuang Si è un’esperienza completa; lungo la strada, inoltre, si trovano bancarelle e piccoli ristoranti dove gustare piatti locali, spesso preparati con ingredienti raccolti nei dintorni, contribuendo a creare un forte legame con il territorio.

Le cascate di Kuang Si in Laos, con piscine naturali di acqua turchese disposte su più livelli.

Cascate di Kuang Si (Foto di Basile Morin – Wikimedia Commons)

Si Phan Don (4000 Isole): il ritmo lento del Mekong

Si Phan Don, che in lingua locale significa “4000 isole“, offre un’interpretazione più tranquilla e rilassata del Laos. Le tre isole più conosciute sono Don Det, Don Khon e Don Khong, ognuna con un’identità distinta. Don Det, ad esempio, ha un’atmosfera perfetta per chi cerca un contatto diretto con il luogo. Collegata a Don Khon da un ponte costruito in epoca coloniale, conserva ancora tracce del vecchio sistema ferroviario francese. Tra le attività più singolari c’è la possibilità di avvistare i delfini dell’Irrawaddy, una specie rara che vive solo in alcune aree del Mekong. Le escursioni si svolgono su barche tradizionali, condotte da abitanti locali, e anche se l’avvistamento non è garantito, il solo viaggio sull’acqua regala grandi emozioni. Trascorrere qualche giorno alle 4000 Isole significa lasciarsi alle spalle i ritmi frenetici e godersi le bellezze naturali, tra animali rari e acque placide.

Una barca tradizionale naviga sul fiume Mekong al tramonto vicino all'isola di Don Det in Laos.

Veduta dell’isola di Don Det (Foto di Basile Morin – Wikimedia Commons)

Dai templi di Luang Prabang alle lagune turchesi di Kuang Si, dai sentieri di Vang Vieng fino alla calma delle 4000 Isole, ogni tappa in Laos offre qualcosa che va oltre la semplice immagine. Basta camminare, osservare e ascoltare per entrare davvero in sintonia con ciò che lo rende unico: un equilibrio sottile tra natura, cultura e quotidianità.

Fonte immagine di copertina: Pexels (Foto di Suraphat Nuea-on)

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