La Ryder Cup è una delle più prestigiose competizioni a squadre di golf, che vede affrontarsi con cadenza biennale 12 giocatori americani in rappresentanza degli Stati Uniti e 12 giocatori europei per l’Europa. Ogni squadra è guidata da un capitano e da un numero variabile di vice-capitani, solitamente cinque. La storia della Ryder Cup è legata indissolubilmente a Samuel Ryder, un commerciante inglese di tè e spezie. Fu lui l’ideatore di questa competizione, la cui prima edizione si tenne nel 1927. A causa di alcuni problemi di salute, i medici gli consigliarono di passeggiare frequentemente all’aria aperta e un suo amico gli suggerì di iniziare a giocare a golf.
Ryder si innamorò subito di questo sport e decise di investire per migliorarne la qualità. Così, nel 1920, quando i golfisti americani arrivarono in Europa per partecipare al British e allo Scottish Open, organizzò una sfida tra Inghilterra e Stati Uniti. Nel 1923, Ryder organizzò un evento con professionisti inglesi del tempo per aiutarli economicamente, distribuendo gettoni di partecipazione. Nel 1925, assunse come dipendente Abe Mitchell, uno dei più grandi golfisti inglesi del tempo, per prepararlo alla competizione che sarebbe stata istituita ufficialmente nel 1927 presso il golf club di Worcester, in Massachusetts. In quell’occasione, Ryder sponsorizzò il viaggio della squadra inglese e fece costruire un trofeo in onore della competizione, che prese appunto il nome di Ryder Cup.
La prima edizione della Ryder Cup fu vinta dai padroni di casa per 9 e mezzo a 2 e mezzo, con 10 giocatori per squadra. Gli americani dominarono la competizione dal 1935 al 1983, vincendo 20 occasioni su 21. Nel 1973 alla Gran Bretagna si affiancò l’Irlanda, mentre nel 1979 poterono partecipare tutti i golfisti del continente europeo. Già nel 1969 il numero di giocatori per squadra passò da 10 a 12. Fino al 1959, il torneo si giocava in un solo giorno; dal 1961 la durata fu estesa a due giorni e, infine, dall’edizione del 2002 si decise di giocare su tre giorni. L’edizione del 2001 fu rinviata al 2002 a causa degli attentati dell’11 settembre, mantenendo poi la cadenza biennale negli anni pari fino all’edizione del 2020, rinviata al 2021 per la pandemia di Covid. Generalmente si gioca sempre nel mese di settembre, alternando la sede tra Europa e Stati Uniti.
Il format di gioco della Ryder Cup
Nei primi due giorni di gara si disputano incontri a coppie, con quattro sfide al mattino e quattro al pomeriggio, secondo due formule diverse: fourballs e foursome. Nel fourballs, i giocatori usano ciascuno la propria palla e per ogni buca si considera solo il punteggio migliore della coppia. Nel foursome, invece, si usa una sola palla per coppia e i giocatori si alternano nei tiri. Il venerdì e il sabato, quindi, 8 giocatori sono impegnati al mattino e 8 al pomeriggio, mentre gli altri 4 riposano. La domenica, infine, tutti i giocatori scendono in campo per i 12 incontri individuali (singles). A differenza delle normali gare di golf, non si gioca stroke play (conteggio totale dei colpi), ma match play. Al termine di ogni buca, chi ha ottenuto il punteggio migliore segna un punto per quella buca. Il vincitore o la coppia vincitrice di ogni sfida ottiene un punto per la propria squadra. Con 28 partite totali (16 doppi e 12 singoli), la prima squadra che raggiunge 14 punti e mezzo vince la Ryder Cup.

Quando una partita finisce in parità, viene assegnato mezzo punto a ciascuna squadra. Se il punteggio finale è di 14 a 14, la squadra detentrice del trofeo lo mantiene. Sebbene si debbano giocare 18 buche, una partita può finire prima: ad esempio, se alla buca 16 un giocatore è a +3 (cioè ha vinto tre buche in più dell’avversario), la partita si conclude con il risultato di 3&2, poiché l’avversario, anche vincendo le due buche rimanenti, non potrebbe più raggiungere la parità. Il capitano non gioca, ma decide quali dei suoi 12 giocatori mandare in campo e come formare le coppie, comunicando l’ordine di gioco senza conoscere le scelte del capitano avversario.
Come funzionano la selezione dei giocatori e il montepremi
La squadra europea viene selezionata in base alla money list dell’European Tour e al ranking mondiale. Dall’edizione del 2018, entrano di diritto i primi quattro giocatori con più punti conquistati nel tour europeo e altri quattro in base ai punti del ranking mondiale. Il capitano europeo, come il suo collega americano, dispone di quattro wild card, con cui può convocare giocatori a sua discrezione, indipendentemente dalle classifiche.
La procedura di selezione per gli Stati Uniti è stata rinnovata dall’edizione 2008. Le qualificazioni iniziano con i quattro tornei major dell’anno precedente e terminano nel mese di agosto dell’anno in cui si disputa la Ryder Cup. I primi otto giocatori della classifica a punti sono qualificati automaticamente, mentre i restanti quattro posti vengono assegnati dal capitano.

Storicamente, il torneo non prevede un montepremi ufficiale. In palio ci sono la coppa, la gloria e l’onore della vittoria. Tuttavia, per la prima volta nel 2025, la federazione di golf americana ha stabilito un compenso di 500.000 dollari per ciascun giocatore statunitense, di cui 200.000 come compenso personale e 300.000 da donare in beneficenza. La squadra europea, invece, continua a giocare a titolo gratuito. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale della Ryder Cup.
L’albo d’oro e i record
L’albo d’oro storico recita: 25 edizioni vinte dagli USA e 3 dalla Gran Bretagna. Da quando la competizione è stata estesa a tutta l’Europa, il Team Europe ha vinto il trofeo 14 volte. Il trofeo di questa competizione di golf raffigura una coppa d’oro su un piedistallo di legno, sormontata dalla figura di un golfista. Il giocatore con il maggior numero di partecipazioni alla Ryder Cup è Lee Westwood, mentre uno dei giocatori più iconici per numero di vittorie è Seve Ballesteros. In totale, fino ad oggi, si sono disputate 45 edizioni.
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