Lazarus (anime) | Recensione

Lazarus (anime) | Recensione

L’anime Lazarus, colpisce fin da subito per il suo stile originale e la grande attenzione ai dettagli. Nato direttamente come anime, punta a raccontare una storia che riesca a trovare un equilibrio tra bellezza visiva e profondità narrativa. La fantascienza e il cyberpunk non sono solo un’estetica ma qui vengono reinterpretati con uno sguardo nuovo, dando vita a mondi futuristici che potrebbero parlare anche del nostro presente. Al centro ci sono temi forti come il progresso scientifico, il potere e le scelte morali. La forza di Lazarus sta proprio nel coinvolgere sia emotivamente che a livello mentale, è un anime ambizioso, che non si accontenta di intrattenere, offrendo un’esperienza completa: visiva, emotiva, e anche etica.

Trama dell’anime Lazarus

Fin dai primi episodi dell’anime, Lazarus dà forma a un mondo narrativo complesso, dove esistono città futuristiche segnate dalla corruzione e da una tecnologia che, invece di portare sicurezza, alimenta tensioni e problemi. La trama non segue una linea retta, ma si sviluppa attraverso salti nel tempo, cambi di prospettiva e flashback passati, evitando qualsiasi prevedibilità. Questa struttura consente di indagare a fondo le dinamiche dei protagonisti, mantenendo alta la curiosità dello spettatore: ogni rivelazione è studiata per lasciare il segno, arricchendo il racconto. I protagonisti si trovano spesso a fronteggiare scelte complesse, che influenzano non solo il contesto ma anche i rapporti tra loro, e le conseguenze di ogni azione sono mettono in evidenza il peso della responsabilità individuale che hanno. La sceneggiatura preferisce mostrare l’evoluzione dei personaggi attraverso i fatti e informazioni chiave, che sono distribuite con attenzione lungo la narrazione. Questo consente allo spettatore di interpretare gli indizi, costruendo il proprio senso della storia. Ogni episodio aggiunge elementi essenziali, approfondendo i temi principali della serie in modo progressivo ma efficace. La struttura degli episodi è pensata per evitare ripetizioni o momenti morti: ogni parte della storia aggiunge elementi rilevanti e approfondisce i temi principali, mantenendo costante l’interesse. Insomma l’anime Lazarus si distingue per una narrazione raffinata, una complessità psicologica e una profonda riflessione. Una storia che non si limita a raccontare, ma costruisce un’esperienza avvincente e densa di significati.

Il legame del team        

Non un gruppo nato dall’amicizia o dalla fiducia, il team in Lazarus, è il risultato di circostanze che hanno spinto persone diverse a condividere lo stesso destino. Estranei costretti a collaborare, passo dopo passo imparano a fidarsi l’uno dell’altro e tra rivelazioni e sacrifici, diventano una vera e propria unione. L’avvicinamento tra i membri, messi insieme da Hersch, non avviene quindi in modo immediato, anche perché ognuno porta sulle spalle perdite, fallimenti che li perseguitano e impediscono loro di avvicinarsi ad altre persone. Le prime interazioni sono segnate dalla diffidenza, i personaggi non si vedono come compagni, ma come estranei costretti a condividere lo stesso obiettivo: ciò che li tiene uniti, all’inizio, è soltanto la necessità. Attraverso flashback e confessioni, lo spettatore scopre le storie personali dei membri del team, che non servono solo a rendere i personaggi più complessi, ma funzionano come passaggi fondamentali per avvicinarli tra loro.

Axel Gilberto è il personaggio che cattura subito l’attenzione per la sua agilità e il suo lato ironico, con un passato criminale, non ha scelto di unirsi al team volontariamente (più volte prova a svincolarsi) ma è stato costretto in cambio della completa liberazione e cancellazione dei suoi reati. Accanto a lui c’è Doug Hadine, il suo opposto, essendo razionale, metodico; I due si scontrano più volte, ma col tempo trovano un equilibrio e finiscono quasi per completarsi.  Christine, che tutti chiamano Chris, affronta tutto con una sicurezza che rassicura gli altri, e anche se è il personaggio con il passato più drammatico, protegge sempre chi le sta accanto. Infine Eleina, la più piccola, è capace di scovare qualsiasi segreto con la tastiera di un computer, con il soprannome di Mad screamer, il suo potenziale da hacker è fondamentale per la squadra.

Il loro rapporto, però, non è mai statico, e ogni evento mette alla prova la solidità del legame. Ci sono momenti in cui il gruppo rischia di spezzarsi e divergenze che sembrano insanabili, ma tuttavia, il loro rapporto continua a rafforzarsi passo dopo passo durante la serie.

Antagonista o profeta?

«Spetta a voi decidere se l’umanità meriti ancora di essere salvata»

Frase celebre del dottor Skinner, il suo personaggio si ritaglia senza dubbio un ruolo centrale. Presentato inizialmente come il principale antagonista, in realtà sfugge ai cliché del cattivo mosso da ambizione. La sua figura nasce piuttosto da un’idea radicale: la convinzione che l’umanità sia arrivata a un punto morto, e che solo uno shock profondo possa risvegliarla. Skinner è uno scienziato geniale, con una mente capace di spingersi ben oltre i limiti del suo tempo, ma proprio questa lucidità lo isola sempre di più. Si allontana dalle emozioni, dai rapporti umani che invece tiene insieme le persone comuni e nelle sue decisioni si legge un’amara disillusione nei confronti del genere umano. Per lui, gli esseri umani hanno smesso di soffrire in modo autentico e con questo hanno perso anche il senso più profondo del vivere. Il progresso scientifico, sotto forma di farmaco Hapuna, ha eliminato completamente il dolore fisico degli essere umani svuotando loro anche della loro esistenza, privandola di significato; ed è proprio per questo che decide di agire, nel modo più drastico possibile. Il suo messaggio, per quanto estremo, invita a riflettere su cosa significhi davvero essere vivi, sul valore delle emozioni autentiche. Ed è proprio grazie a lui che Lazarus si spinge oltre una semplice missione per fermarlo, diventando una riflessione profonda sul senso della vita, sul ruolo del dolore, e sulla responsabilità collettiva che abbiamo nel decidere il nostro futuro.

Fonte immagine di copertina: Crunchyroll

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