Le creature tascabili targate Nintendo e Game Freak hanno fatto la loro prima apparizione nel 1996 con la coppia di titoli Rosso e Blu (Verde in Giappone), cambiando completamente il mercato videoludico e segnando un’intera generazione. Dopo i due giochi ambientati a Kanto la serie ha continuato ad arricchirsi, arrivando con la pubblicazione di Scarlatto e Violetto a oltre 1000 mostriciattoli totali. Una domanda, però, rimane tra gli appassionati: qual è stato il primo Pokémon in assoluto? La questione, che potrebbe risultare banale, presenta diverse risposte a seconda della definizione di “primo” che si vuole dare.
Indice dei contenuti
I “primi” Pokémon: una sintesi
Per fare chiarezza, ecco una tabella che riassume i diversi candidati al titolo di “primo Pokémon” in base al criterio considerato.
Criterio di primato | Pokémon corrispondente |
---|---|
Numero #001 nel Pokédex nazionale | Bulbasaur |
Creatore dell’universo Pokémon (lore) | Arceus |
Antenato genetico di tutti i Pokémon | Mew |
Primo Pokémon mai ideato e disegnato | Rhydon |
Bulbasaur
Secondo il Pokédex regionale di Kanto e quello nazionale, il Pokémon #001 è proprio lo starter di tipo erba, spesso sfavorito nel confronto con i suoi due “fratelli” Squirtle e Charmander. Basato su un incrocio tra una rana ed un bulbo, Bulbasaur è lo stadio base di Ivysaur e dell’imponente Venusaur.
Arceus, il Dio dei Pokémon
Un altro possibile candidato è la divinità creatrice introdotta nei giochi di quarta generazione. Con Pokémon Perla e Diamante per Nintendo DS Game Freak ha deciso di approfondire la cosmogonia del mondo dei mostriciattoli tascabili, introducendo il trio composto da Palkia, Dialga e Giratina — rispettivamente associati allo spazio, al tempo e all’antimateria — comandato dal mitico Arceus. Secondo la leggenda, Arceus nacque da un uovo comparso in mezzo al nulla, iniziando subito dopo la sua opera di creazione dell’universo. Al Pokémon Primevo è stato dedicato recentemente un titolo della serie principale, Pokémon Leggende: Arceus per l’appunto.
Mew, il Pokémon novaspecie
Mew è sicuramente, insieme al clone Mewtwo, uno dei Pokémon leggendari più iconici. La sua natura misteriosa è anche frutto dell’opera di Game Freak stessa ed in particolare di Shigeki Morimoto, che decise di inserire Mew nei primi titoli a sole due settimane dal lancio e all’insaputa di tutti. Mew viene descritto nei diversi Pokédex come l’antenato di tutti i Pokémon, il cui DNA contiene quello di tutte le altre creature. A riprova di ciò, Mew è l’unico Pokémon in grado di apprendere quasi ogni mossa. In qualità di progenitore, anche Mew potrebbe essere definito il “primo Pokémon”.
Rhydon
Uscendo dalle logiche interne dei giochi, anche il Pokémon Trapano risulta essere uno dei candidati più validi. Come affermato da Ken Sugimori stesso in diverse interviste, e come testimoniato dal suo numero d’indice interno nei dati di gioco di Rosso e Blu, Rhydon è stato di fatto il primo Pocket Monster ad essere ideato e finalizzato. Il suo design è uno dei più vicini all’idea iniziale del progetto embrionale Capsule Monsters, che vedeva i mostri molto simili ai kaijū del cinema giapponese. Questa informazione è ampiamente documentata su enciclopedie del settore come Bulbapedia.
La complessa e stratificata lore dei Pokémon è uno degli elementi che ha garantito al franchise un successo duraturo, distinguendolo da altri fenomeni “monster-collecting” nati nello stesso periodo, come il suo principale rivale, di cui abbiamo analizzato le differenze in Pokémon vs Digimon.
Approfondimenti
- Pokémon deboli: i 5 con le statistiche più basse
- Pokémon e mitologia: 5 ispirati a quella giapponese
- Migliori giochi Pokémon: la top 5
- Spin-off Pokémon: 5 da non perdere
- Pokémon popolari: i 5 più apprezzati
- Pokémon e folklore: 5 ispirati alla mitologia europea
- Pokémon forti: i 5 con le statistiche più alte
- Pokémon shock: l’episodio bandito dalla televisione
Fonte immagine in evidenza: Pixabay
Articolo aggiornato il: 09/09/2025