Come investire sul petrolio: guida agli strumenti principali

Il petrolio, o “oro nero”, si conferma una delle materie prime più scambiate sui mercati globali. La sua centralità nell’economia lo rende un asset strategico per la diversificazione del portafoglio. Data la sua volatilità, chi vuole investire sul petrolio deve conoscere a fondo gli strumenti disponibili e i rischi associati. Le opzioni sono molteplici e vanno dalle azioni delle grandi compagnie energetiche ai derivati come i CFD.

Principali modalità di investimento sull’oro nero

L’investimento nel petrolio si è evoluto oltre il possesso fisico dei barili. I mercati finanziari offrono oggi una serie di strumenti per operare su questa commodity con diversi profili di rischio e complessità.

Contratti per differenza (CFD)

I Contratti per Differenza (CFD) sono derivati che permettono di speculare sulle variazioni di prezzo del petrolio senza detenerne la proprietà fisica. L’operazione consiste in un accordo con un broker per scambiare la differenza di valore dell’asset tra il momento dell’apertura e quello della chiusura della posizione.

Punti di forza:

Flessibilità: Consentono di posizionarsi sia al rialzo (long) sia al ribasso (short) sul prezzo del greggio.

Leva finanziaria: Permettono di esporsi sul mercato con un capitale inferiore al valore nominale dell’operazione, amplificando i potenziali profitti.

Accessibilità: Il mercato è liquido e operativo 24 ore su 24 per cinque giorni alla settimana.

Fattori di rischio:

Perdite amplificate: La leva finanziaria agisce in modo simmetrico, potenziando anche le perdite. I CFD sono strumenti complessi che espongono a un elevato rischio.

Complessità: Richiedono un’attenta gestione del rischio e una solida conoscenza dei mercati; sono quindi più indicati per trader consapevoli.

Azioni di società petrolifere

Un approccio più tradizionale consiste nell’acquisto di titoli azionari di società attive nell’estrazione, produzione e raffinazione di idrocarburi. Tra i principali nomi del settore si annoverano ExxonMobil, Shell ed ENI.

Punti di forza:

Dividendi e crescita: Oltre all’apprezzamento del titolo, molte di queste società distribuiscono dividendi, che assicurano un flusso di reddito.

Investimento in asset reali: L’investimento è diretto verso aziende con infrastrutture e operazioni concrete.

Fattori di rischio:

Rischio aziendale specifico: La performance del titolo non è legata unicamente al prezzo del greggio, ma dipende anche dalle strategie manageriali, dai costi operativi e dalle normative.

Andamento del mercato azionario: Il valore delle azioni risente delle dinamiche generali delle borse.

ETF ed ETC sul petrolio

Gli Exchange Traded Funds (ETF) e gli Exchange Traded Commodities (ETC) sono fondi negoziati in borsa che replicano l’andamento del prezzo del petrolio o di un indice di società energetiche.

Punti di forza:

Diversificazione: Riducono il rischio specifico, poiché l’investimento è distribuito su un paniere di asset.

Efficienza: Sono liquidi, facilmente accessibili e presentano di norma costi di gestione contenuti.

Fattori di rischio:

Tracking error: Può verificarsi una lieve discrepanza tra la performance del fondo e quella del sottostante replicato.

Rischio generale di mercato: Sono esposti alle fluttuazioni del mercato petrolifero e finanziario.

Futures sul petrolio

I futures sono contratti standardizzati che impegnano due parti a scambiare una quantità predefinita di petrolio a un prezzo e a una data futuri. Rappresentano lo strumento primario per gli operatori istituzionali.

Punti di forza:

Trasparenza del prezzo: I prezzi dei futures costituiscono il benchmark per il mercato fisico.

Elevata liquidità: Il mercato è profondo e molto liquido.

Fattori di rischio:

Elevata complessità: Il trading di futures è un’attività complessa, adatta a investitori professionali con capitali significativi.

Obbligo di consegna: Sebbene quasi tutti i contratti vengano chiusi prima della scadenza, esiste un obbligo teorico di consegna fisica della materia prima.

I driver del prezzo del petrolio

La quotazione del greggio è soggetta a forte volatilità, determinata da un insieme di fattori:

Domanda e offerta: L’equilibrio tra produzione globale (influenzata dalle decisioni dell’OPEC+) e domanda (legata alla salute dell’economia mondiale). Per analisi approfondite, è possibile consultare i report dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA).

Geopolitica: Tensioni nelle aree di produzione possono causare shock sull’offerta.

Dollaro USA: Il petrolio è quotato in dollari. Un apprezzamento del dollaro tende a deprimere il prezzo della materia prima.

Transizione energetica: Le politiche a favore delle energie rinnovabili rappresentano una variabile strutturale per la domanda di lungo periodo.

L’investimento nel petrolio presenta quindi un ventaglio di opportunità, dalla speculazione di breve termine con i derivati alle strategie di lungo periodo tramite azioni ed ETF. Risulta peraltro indispensabile che ogni operatore valuti con attenzione il proprio profilo di rischio, i propri obiettivi e il funzionamento specifico di ogni strumento prima di impegnare il proprio capitale.

Avvertenza sui rischi

Questo testo ha uno scopo puramente informativo e non costituisce una consulenza finanziaria. Qualsiasi operazione di investimento nel mercato del petrolio è soggetta a un elevato grado di rischio, data la sua volatilità, e può comportare la perdita del capitale investito. Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri. Prima di operare, si raccomanda di svolgere le proprie analisi e di considerare la consulenza di un professionista qualificato. L’autore e l’editore declinano ogni responsabilità per eventuali perdite.

Fonte immagine: Pexels

Altri articoli da non perdere
5×1000 alle Associazioni del Terzo Settore

Si avvicina il momento della Dichiarazione dei Redditi e del saldo delle imposte annuali. In genere non è un periodo Scopri di più

Partite Iva, i regimi agevolati conquistano sempre più professionisti
Il dipartimento delle Finanze ha diffuso i dati sulla diffusione dei regimi agevolati scelti dalle persone fisiche nel corso del 2017, da cui si nota un forte incremento di aperture di regime forfettario al posto di quello ordinario. Il "popolo" delle partite Iva in Italia ha deciso: il regime forfettario è il sistema migliore per la gestione delle propria (piccola) attività. È questo il messaggio più chiaro che arriva dal puntuale aggiornamento realizzato dall’Osservatorio insediato presso il dipartimento delle Finanze, che ha diffuso un report con le informazioni definitive sulle decisioni assunte nel corso dello scorso anno. Le adesioni al regime forfettario I numeri parlano chiaro: più di 182 mila soggetti, su un totale di 512 mila nuove aperture in proprio sia a livello imprenditoriale che professionale registrate nel Paese, hanno optato per il sistema "forfettario", vale a dire più del 35 per cento del totale, a conferma di come il metodo abbia un appeal crescente. Per fare un paragone, nel 2016 questa tipologia rappresentava "solo" il 27 per cento delle nuove posizioni, con un dato quantitativo stimato in 165 mila soggetti. I requisiti L'analisi si sposta dal piano quantitativo a quello qualitativo quando prova a chiarire le motivazioni del successo di questo regime, individuate innanzitutto nelle imposte ridotte di cui beneficia chi è in possesso dei requisiti per beneficiare del sistema agevolato. Come spiega anche l'approfondimento del blog di Danea, tra i requisiti per il regime forfettario 2018, validi dunque anche per questo anno fiscale, c'è innanzitutto il vincolo dei ricavi e compensi, che a seconda della attività esercitata può andare da una soglia di 25 mila fino ai 50 mila euro. Vantaggi e semplificazione In termini pratici, poi, il grande vantaggio principale che funge da calamita per accedere al regime agevolato sono le imposte ridotte, ma non bisogna trascurare gli aspetti legati alla semplificazione degli adempimenti fiscali e burocratici: giusto come citazione veloce, si deve ricordare che i professionisti rientranti in minimi e forfettari non devono compilare gli studi di settore né inviare lo spesometro, né tanto meno sono soggetti allo split payment. Niente obbligo di fatturazione elettronica Proprio nelle ultime settimane, inoltre, durante l'evento Telefisco (organizzato dal Gruppo 24 Ore) è stato possibile appurare che i sistemi agevolati saranno esclusi anche dall’obbligo di fatturazione elettronica tra privati che prende il via nel 2019, anche se invece sono sottoposti regolarmente alle norme che regolano l’e-fattura verso le Pa (e, allo stesso modo, sono obbligati a ricevere il documento digitale in scambi tra privati in qualità di fornitori). Una flat tax Insomma, il sistema si poggia su leve che attraggono i soggetti con Partita Iva, al punto che nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore si è spinto a parlare di "flat tax sui redditi delle persone fisiche", descrivendo i risultati del regime forfettario e, soprattutto, mettendo in relazione il sistema con la sua caratteristica di base, ovvero la presenza di un’imposta sostitutiva del 15 per cento. Un appeal crescente Sempre nello stesso articolo, poi, si invita a non misurare l’appeal del regime forfettario soltanto con le nuove aperture, segnalando le distinzioni con il vecchio regime dei minimi (in quest'ultima tipologia la flat tax è ancora più bassa, fissata al 5 per cento, ma le adesioni sono terminate nel 2016): con il forfettario è infatti possibile anche il "cambio in corsa", ovvero il passaggio durante l'anno da un regime ordinario e semplificato, "in cui comunque si applica l’Irpef ad aliquota progressiva con tanto di addizionali locali, ma anche l’Irap (se c’è il requisito dell’autonoma organizzazione) e l’Iva".

Regime forfettario 2025: guida completa a requisiti e vantaggi Cos'è il regime forfettario e come funziona nel 2025 Il regime Scopri di più

Assegno di mantenimento: cos’è, come si calcola e a chi spetta
Assegno di mantenimento: cos'è, come si calcola e a chi spetta

La fine di un matrimonio o di una convivenza rappresenta un momento difficile, non solo dal punto di vista emotivo, Scopri di più

Quali sono i migliori Exchange per comprare criptovalute in Italia?

Acquistare criptovalute è diventato il desiderio di tantissime persone. Molti utenti alle prime armi abbandonano però l'idea prima ancora di Scopri di più

Guida all’assicurazione sanitaria per liberi professionisti

Il mondo del lavoro autonomo offre molte opportunità, ma anche delle sfide significative. Tra queste, la questione dell'assicurazione sanitaria è Scopri di più

Processi comunicativi nell’export: come funzionano?
Processi comunicativi nell'export

L'internazionalizzazione è un passo fondamentale per le imprese che vogliono crescere, ma richiede una pianificazione attenta. Al centro di un Scopri di più

A proposito di Redazione Eroica Fenice

Vedi tutti gli articoli di Redazione Eroica Fenice

Commenta