Come scoprire se si è cattivi pagatori

Come scoprire se si è cattivi pagatori

La mancanza di regolarità nei pagamenti delle rate comporta il rischio di essere segnalati come cattivi pagatori. Questa etichetta non è solo un modo di dire: significa essere registrati in database specifici che possono rendere estremamente complicato l’accesso a futuri prestiti o finanziamenti. Capire come funzionano questi sistemi, quali sono le conseguenze e come regolarizzare la propria posizione è fondamentale per tutelare la propria salute finanziaria.

Cosa significa essere un cattivo pagatore e chi fa la segnalazione

Essere un “cattivo pagatore” significa essere segnalati in una banca dati per ritardi o mancati pagamenti di rate di prestiti, mutui o altre forme di credito. Esistono due tipi di sistemi:

  • Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC): sono banche dati private, la più nota delle quali è il CRIF. Registrano sia informazioni positive (pagamenti regolari) che negative (ritardi).
  • Centrale dei Rischi (CR): è un sistema pubblico gestito dalla Banca d’Italia. Registra i debiti di persone e imprese verso il sistema bancario e finanziario, ma la segnalazione di un ritardo scatta solo per esposizioni di una certa entità.

Importante: prima di segnalare un ritardo a un SIC, la banca o la finanziaria è obbligata per legge a inviare un preavviso al cliente, dando 15 giorni di tempo per regolarizzare il pagamento.

Come verificare se sei segnalato: CRIF e Centrale Rischi

Per sapere se sei stato segnalato, puoi richiedere una “visura” direttamente alle società che gestiscono le banche dati. La procedura è solitamente online, compilando un modulo con i propri dati personali. La richiesta può essere fatta solo per se stessi. I principali sistemi sono:

  • CRIF: è possibile fare richiesta direttamente sul loro sito ufficiale.
  • Centrale Rischi: la richiesta è gratuita e può essere fatta online tramite la piattaforma “Servizi Online” della Banca d’Italia.
  • Altri servizi: esistono servizi specializzati come TuttoVisure che possono assistere nella procedura.
Tempi di conservazione dati nei SIC (CRIF): dopo quanto avviene la cancellazione?
Tipologia di dato Durata della segnalazione
Richiesta di finanziamento in corso di valutazione 6 mesi dalla data della richiesta.
Richieste di finanziamento rinunciate o rifiutate 90 giorni dalla data di aggiornamento.
Ritardo nel pagamento di 1 o 2 rate (poi regolarizzate) 12 mesi dalla comunicazione di avvenuta regolarizzazione.
Ritardo nel pagamento di 3 o più rate (poi regolarizzate) 24 mesi dalla comunicazione di avvenuta regolarizzazione.
Finanziamenti non rimborsati (sofferenze o gravi inadempienze) 36 mesi dalla data di scadenza del contratto o dall’ultimo aggiornamento (massimo 5 anni dalla scadenza).
Rapporti creditizi regolari e positivi 60 mesi dalla data di estinzione del rapporto.

Fonte: Codice di condotta per i SIC, approvato dal Garante per la Protezione dei Dati Personali.

Le conseguenze di una segnalazione negativa

Essere segnalati come cattivi pagatori danneggia il proprio merito creditizio, ovvero la “reputazione” finanziaria. Le conseguenze principali sono:

  • Difficoltà di accesso al credito: forte probabilità di vedersi rifiutare nuove richieste di prestiti, mutui o carte di credito.
  • Condizioni peggiori: anche se un finanziamento viene concesso, avrà probabilmente tassi di interesse più alti.
  • Limitazioni su altri servizi: in casi gravi, si possono avere difficoltà anche ad aprire un conto corrente o a ottenere un carnet di assegni.

Come avviene la cancellazione (e cosa fare)

È fondamentale chiarire un punto: non è possibile pagare per ottenere una cancellazione anticipata. La cancellazione avviene automaticamente una volta trascorsi i tempi di conservazione dei dati stabiliti dalla normativa (vedi tabella). L’unica azione che si può e si deve compiere è regolarizzare il debito. Una volta saldato il pagamento in ritardo, l’ente creditore comunica l’avvenuta regolarizzazione al SIC, e da quel momento iniziano a decorrere i termini per la cancellazione automatica. Per verificare che tutto sia corretto, si può esercitare il proprio diritto di accesso ai dati come spiegato sopra.

Prevenzione: come proteggere la propria reputazione creditizia

La prevenzione è la migliore strategia. Per mantenere una buona storia creditizia, è essenziale pagare sempre le rate puntualmente. In caso di difficoltà economiche impreviste, è fondamentale contattare immediatamente la banca o la finanziaria, prima di saltare una rata, per cercare una soluzione concordata (come la sospensione o la rinegoziazione del debito). Una buona reputazione creditizia è un patrimonio prezioso, da costruire e proteggere con attenzione.

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